Tag: putin

Ma che strana telefonata che fa Scajola alla moglie… ascoltatela

Cappuccino, brioche e intelligence n° 46

Il “fatto” ha pubblicato il testo di una intercettazione telefonica fra Scajola e la moglie, una telefonata molto strana che merita qualche commento. Se non l’avete ascoltata, fatelo ora, vi assicuro che sono 4 minuti ben spesi.

Sentito? Ragioniamo: la prima cosa che colpisce è che Scajola faccia di questi discorsi per telefono, sapendo che la magistratura gli sta addosso.

Continua a leggere

La Defenestrazione Eccellente del Principe Bandar

Come sempre, ringrazio Lorenzo Adorni per la collaborazione ed i contributi preziosi che aricchiscono questo blog. Oggi si concentra su una “defenestrazione eccellente” che potrebbe avere conseguenze molto più rilevanti di quanto si pensi. Buona lettura!

Disegnate una linea. Breve, molto breve. Su di essa disponete, in ordine, quattro elementi: l’Arabia Saudita, il suo Ministro della Difesa, l’Ambasciatore saudita a Washington e gli Stati Uniti. Agli estremi avete uno dei maggiori stati acquirenti di armi e aerei, l’Arabia Saudita, e uno dei maggiori stati produttori di sistemi d’arma e aeromobili, gli Stati Uniti. Nel mezzo trovate, per l’appunto, Sultan bin ‘Abd al-Aziz, il Ministro della Difesa saudita e il principe Bandar bin Sultan, Ambasciatore saudita a Washington. Il primo è il padre del secondo. A questo punto, sotto i vostri occhi, avete un sistema perfetto. Un sistema che per anni ha funzionato egregiamente, producendo scambi commerciali per miliardi di dollari.

Continua a leggere

Cosa c’entra il Quatar con la crisi del governo Letta?

Spesso gli analisti sono portati a stabilire rapporti causa-effetto mettendo in relazione eventi che, invece, si sono succeduti casualmente. E’ sempre un rischio presente e conviene sempre sciogliere un po’ di dubbio nelle proprie ipotesi. Soprattutto quando non si abbiano prove certe a sostegno ma solo indizi.  Questo non vuol dire che si debba rinunciare ad avanzare supposizioni da sottoporre a verifica, man mano che gli eventi procedono.

Continua a leggere

Nella crisi ucraina Putin entra sconfitto, ma da sconfitto non vorrà uscirne

Sono giornate molto intense e purtroppo non riesco a rispondere a tutti coloro che mi scrivono ne a dedicarmi a tutto ciò su cui sarebbe interessante intervenire. Con grande piacere e gratitudine però, pubblico il contributo di Lorenzo Adorni sulla crisi ucraina, che offre, come sempre, svariati punti di riflessione ed approfondimento. Buona lettura!

Nella crisi ucraina Putin entra sconfitto, ma da sconfitto non vorrà uscirne
Di Lorenzo Adorni

I balaclava coprono i volti dei giovani soldati russi d’istanza in Crimea. Soldati che in queste ore ultimano l’occupazione dei centri nevralgici della penisola, aiutati da alcuni “volontari” locali.

Continua a leggere

Euro: ma cosa ha in mente la Merkel?

Come si sa, la Merkel ha ordinato ai suoi consulenti di studiare i termini di una revisione dei trattati istitutivi della Ue che consenta ad un singolo paese che lo voglia, di uscire dall’Eurozona, tornando alla moneta nazionale, senza per questo dover uscire dalla Ue. Tutti hanno interpretato il passo come un avvio del processo di “riduzione dell’Eurozona”, cioè l’uscita “volontaria” –forse definitiva, forse temporanea- dei paesi più deboli e la nascita dell’Europa a due velocità. Il punto di approdo sarebbe uno sdoppiamento per cui ci sarebbe un club di 9 paesi “fondatori” dell’Euro che continuerebbero ad avere la moneta unica e gli altri 18 paesi della Ue con moneta propria (CdS 11.11.11 p. 18).
Ma, a quanto pare, i primi studi hanno segnalato che l’operazione potrebbe avere costi da capogiro: circa il 50% del Pil della Ue, con un milione di disoccupati in più nella sola Germania. Per di più, visto che la Francia sta subendo un attacco della speculazione internazionale, ha un deficit di bilancio oltre il 5% per tutti i tre anni prossimi (il doppio dell’Italia e cinque volte della Germania) e il Belgio ha un debito pubblico record,  il club potrebbe risultare ancora più ristretto. Dunque: neanche a parlarne.

Continua a leggere

Fine della Seconda Repubblica: come si rimescoleranno le carte?

Scontato l’incarico a Monti, direi inevitabile: se non ci fosse stato a quali valori sarebbe schizzato lo spread nella giornata di lunedì? E poi c’è un argomento semplice semplice di cui non parla nessuno: se questo anno sono scaduti 60.000 miliardi di titoli italiani, nel 2012 ne scadranno per 250.000, il che significa che, all’interesse attuale del 6% circa, dovremo trovare 15.000 miliardi solo per pagare gli interessi. Inoltre, nell’anno prossimo arrivano a scadenza una valanga di altri titoli: una congiuntura senza precedenti per cui tutti saranno a caccia di liquidità come dispersi nel deserto.
Inimmaginabile affrontare nuove elezioni con un vuoto di potere di tre-quattro mesi  nel mezzo di una tempesta così. Dunque, Monti non ha alternativa e ci tocca sorbircelo (anche se siamo perfettamente coscienti che sarà un governo che farà impallidire il ricordo di Quintino Sella). Ed è abbastanza logico che arrivi alla fine della legislatura. Molte cose cambieranno in questi 18 mesi ed andremo ad un rimescolamento generale di carte.

Continua a leggere

Cappuccino, brioche e intelligence n°18. Wikileaks: segnali di terremoto in arrivo.

Wikileaks sinora ha dimostrato di fare il serio: quando ha annunciato qualche pubblicazione, poi non ha sgarrato di un giorno. Ora si parla di documenti riguardanti le banche americane (forse una in particolare) e si parla di 2.700.000 mail (avete letto bene: duemilionisettecentomila). Immaginiamo che questo darà vita alla più feroce caccia all’uomo di tutti i tempi ed il mandato di cattura internazionale, che mette in moto l’Interpol, è già un segnale in questo senso: in fondo non ricordiamo precedenti di un mandato di cattura internazionale per un reato di violenza sessuale. Ma immaginiamo che anche Assange abbia preso le sue precauzioni.

Continua a leggere

Cappuccino, brioche e intelligence n°16. Wikileaks: Aveva ragione il Cavaliere a preoccuparsi…

L’annuncio della pubblicazione dei documenti americani su Wikileaks aveva reso molto nervoso il Cavaliere, che se ne era uscito con un “l’Italia è sotto attacco”, anche se non si capiva di chi (dei cinesi? dei boscimani? degli extraterrestri?). Ed avevamo ipotizzato che buttasse le mani avanti, temendo qualcosa da quella pubblicazione.
Poi quando i documenti sono usciti, la maggior parte dei mass media (per non dir tutti) sono stati delusi: “tutto qui”? Si, sapevamo che Berlusconi era amico di Putin e poi sai che novità che fa i festini!
E invece no, se si leggono i documenti con la dovuta attenzione.

Continua a leggere

Cappuccino, brioche e intelligence n°16: Wikileaks, l’attacco all’italia e il Cavaliere.

Wikileaks promette di mandare in rete molti documenti riservati degli Usa riguardanti i paesi alleati. Probabilmente si tratterà di reports riservati dalle ambasciate (o delle stazioni Cia), dunque testi rigorosamente ufficiosi e destinati ad esclusivo uso interno, nei quali l’autore si lascia andare a considerazioni che mai farebbe in sedi ufficiali e fornisce informazioni confidenziali. Cose del tipo notizie su quella particolare azione ostile che gli Usa devono far finta di ignorare, o sul “vizietto” del capo di Stato straniero che si può ricattare, su quella particolare azione di condizionamento svolta dagli Usa per condizionare una determinata decisione di questo o quel paese la cui opinione pubblica assolutamente non deve conoscere e così via.

Continua a leggere

Ci mancava Marrazzo.

Ci mancava Marrazzo.

Nei giorni scorsi le prime pagine di tutti i giornali erano saldamente occupate dal “caso Marrazzo”, un nuovo scandalo a luci rosse: decisamente questo paese non sta perdendo occasione di esser poco serio. E’ arrivato il momento di dire che delle avventure sessuali dei nostri politici –che si chiamino Marrazzo, Boffo, Berlusconi o come vi pare- non ce ne può fregare di meno e che i giornali la piantino di deliziarci con queste storie che, una volta, erano biada per i giornaletti scandalistici per domestiche e camionisti (con tutto il rispetto per queste due categorie).
Mentre i giornali dedicavano paginate intere a questo futilissimo episodio, passava in cavalleria un’altra cosa di ben altro peso: lo strano viaggio di Berlusconi in Russia.

Continua a leggere