La caduta del muro di Berlino ha rappresentato la fine definitiva di qualsiasi processo rivoluzionario? Un invito alla discussione con Claudio Petruccioli.
Viviamo un tempo sempre più povero di intellettuali, dove il conformismo ha infettato la gran parte di coloro che dovrebbero stimolare un pensiero critico e analitico.
A partire dal recente volume "Comunisti a modo nostro. Storia di un partito lungo un secolo" di Claudio Petruccioli ed Emanuele Macaluso, abbiamo dialoghato con Claudio Petruccioli, Onorio Rosati e Andrea Ricciardi sul centenario del PCI e su alcuni nodi di della storia del comunismo in Italia.
Oltre che uno studioso di fama nazionale, Giorgio Galli era anche un mio grande amico personale. Una amicia, la nostra, che è stata epistolare quando ancora vivevo a Bari e si arricchita di tantissimi incontri una volta trasferitomi a Milano.
Erano gli anni della commedia all'italiana e quella vicenda è un insieme di trame eversive, pulsioni golpiste reali ed episodi tragicomici. Ma chiediamoci: ci fu davvero un reale rischio di colpo di Stato? Perchè non è mai stata chiesta una commissione di inchiesta su questa vicenda? Quale fu il ruolo di Giulio Andreotti? Seguitemi in questo approfondimento.
Nessun periodo storico torna e tornerà mai come prima. La tendenza degli storici a cercare analogie piuttosto che differenze è molto sbagliata. Vediamo perchè il '900 sarà un periodo storico destinato a non tornare e che ha segnato in maniere profonda la società umana, con una onda lunga destinata a durare ancora a lungo.
Con partecipazione e interesse, vi propongo questi due ricordi di Rossana Rossanda inviatimi dagli amici Nico Perrone e Adriano Voltolin. Spero siano di vostro interesse. Buona lettura, Aldo
Dopo le scomparse di Pintor (2003), Magri (2011), Parlato (2017), Rossanda chiude il ciclo degli esponenti storici del Mafifesto (di cui resta solo Luciana Castenni,a, piu giovane di una decina di anni). Ma di tutti la Rossanda è quella che ha lasciato l’impronta più profonda.