[2005] – Una strana vittoria

UNA STRANA VITTORIA /Aldo Giannuli ; a cura di Vincenzo Vasile

[Roma] : Nuova Iniziativa Editoriale, [stampa 2005].

142 p. ; 19 cm.

[supplemento di] L’Unità

fa parte di “Le internazionali anticomuniste” ; vol. 2

IT\ICCU\RAV\1352787

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[dalle conclusioni di Aldo Giannuli] C’è chi pensa che il più grande risultato dell’anticomunismo militante sia stata la caduta del comunismo in Urss ragionando in questo modo: se il comunismo ha perso vuol dire che l’anticomunismo ha vinto e quello radicale e militante più di tutti. Ma la storia non è una partita di calcio. (…) Il comunismo è effettivamente caduto in Urss, ma non per l’azione di movimenti anticomunisti o per una rivoluzione della società civile comunque connotata. Esso è finito perchè la classe politica del Pcus ha deciso di porre termine a quella esperienza, ma restando saldamente al potere: ancora oggi, a distanza di quindici anni dalla fine dell’Urss e del regime comunista, la nomenklatura è composta in larga parte da personale proveniente dai quadri del vecchio Pcus. Vedendo le cose con maggiore distacco si è indotti a pensare che l’anticomunismo, più che ad est, abbia vinto la sua battaglia ad ovest. Non ha abbattuto il totalitarismo orientale, ma ha generosamente contribuito alla nascita di forme di autoritarismo ad occidente. Forse l’anticomunismo non ha lo spessore culturale ed ideologico dell’antifascismo, ma sicuramente non ha un rilievo storico minore di esso; sempre più urgente si avverte la necessità di ricostruire la storia per capire pienamente questo ultimo mezzo secolo.