Ci mancava Marrazzo.
Ci mancava Marrazzo.
Nei giorni scorsi le prime pagine di tutti i giornali erano saldamente occupate dal “caso Marrazzo”, un nuovo scandalo a luci rosse: decisamente questo paese non sta perdendo occasione di esser poco serio. E’ arrivato il momento di dire che delle avventure sessuali dei nostri politici –che si chiamino Marrazzo, Boffo, Berlusconi o come vi pare- non ce ne può fregare di meno e che i giornali la piantino di deliziarci con queste storie che, una volta, erano biada per i giornaletti scandalistici per domestiche e camionisti (con tutto il rispetto per queste due categorie).
Mentre i giornali dedicavano paginate intere a questo futilissimo episodio, passava in cavalleria un’altra cosa di ben altro peso: lo strano viaggio di Berlusconi in Russia.
Ricapitolando: all’improvviso, il Capo del Governo disdiceva il previsto incontro con il Re di Giordania – uno sgarbo istituzionale non da poco- per volare in Russia. Motivo ufficiale: la vicinanza del suo compleanno a quello di Putin che si intendeva festeggiare insieme. Da quelle parti passavano per caso (forse l’onomastico) anche il premier turco Erdogan e l’ex cancelliere Schroeder –attualmente a capo della società per il gasdotto Northstream.
Con ogni evidenza si trattava di un summit del nuovo polo energetico che sta nascendo fra Russia, Italia e Francia ( recentemente si è associata al gruppo Southstream anche la francese Gdf-Suez) suscettibile di saldarsi a Germania, Venezuela e Libia. Dopo di che, Berlusconi sarebbe dovuto rientrare per venerdì, in modo da presiedere il Consiglio del Ministri che, peraltro, cadeva in un momento particolarmente teso per gli scontri fra Tremonti e gli altri. Ma il rientro slitta ed il Consiglio dei ministri salta. Causa una tempesta di neve che, però, nel giro di pochi minuti -e grazie ad internet- si appura inesistente.
Insomma: a quanto pare è successo qualcosa che ha provocato questo summit improvviso della nuova lobby petrolifera italo-russo-francese (diversamente non ci sarebbe stata ragione di annullare l’incontro con il re di Giordania) e l’imprevisto ha causato anche il ritardo del rientro. E, considerando le difficoltà interne alla maggioranza, non deve essersi trattato di cosa da poco, se è saltato il Consiglio dei ministri. Di che si tratta? Non c’è bisogno dei tarocchi per indovinare che non di compleanno si è trattato ma di affari in gran parte petroliferi (ma non solo).
Per ora non entriamo nel merito della questione (può benissimo darsi che si tratti di una scelta strategicamente giusta e condivisibile: d’altro canto, pur non amando affatto nè Berlusconi nè Putin, non abbiamo motivi per amare gli Usa e per difendere la loro invadenza sul mercato petrolifero). Il problema è un altro: non si possono prendere decisioni di questa portata e gravità senza una discussione in Parlamento e tenendo all’oscuro l’opinione pubblica.
Ci piacerebbe che qualche giornale ponesse a Berlusconi queste nuove dieci domande:
Signor Presidente,
1- in quale storia ci sta cacciando e a quali rischi andiamo incontro?
2- quali sono le implicazioni non solo economiche, ma anche politiche e militari di queste scelte ?
3- perchè l’incontro di Pietroburgo è stato tenuto segreto e cosa si è detto?
4- in questa partita, ci sono interessi privati, oltre che pubblici e quali?
5- sino a che punto le scelte che ci apprestiamo a fare incidono sugli orientamenti generali di politica estera del paese?
6- quale è l’atteggiamento degli Usa rispetto alle nostre iniziative in campo energetico?
7- quale è l’atteggiamento degli altri paesi dell’Unione Europea?
8- c’è un nesso fra queste scelte ed il recente attacco dei media inglesi sull’operato del Sismi in Afghanistan?
9- ci sono altri partner coperti in queste operazioni?
10- chi le ha suggerito questo particolare indirizzo di politica energetica?
Magari potrebbe trattarsi di domande un po’ più interessanti di quelle su Noemi. Che ne dite?
Aldo Giannuli, 26 ottobre ’09
aldo giannuli, berlusconi, eni gazprom, marrazzo, northstream, pd, politica energetica, putin, russia
davide
dico che vedo benissimo l’alleanza con la russia di Putin.
Dico che l’imperialismo american-britannico-sionista è ancora forte,ma che sta andando anche verso un momento di debolezza,mentre altri stati e imperialismi stanno crescendo,faticosamente ,ma stanno crescendo.
Per questo è redittizio fare affari con la russia,come partner,piuttosto che sostenere il nabucco.
Berlusconi non lo sopporto affatto,ma in questo momento ha il mio sostegno per quanto riguarda la politica estera
Gli altri-suoi alleati di area an,il centro sinistra,i reucci dell’anti-sistema sono pagliacci in mano all’america e ai suoi interessi.
Puntiamo ad est,che per me è meglio.
ps:per quanto riguarda marazzo:è un buon giornalista?hA fatto bene il suo lavoro di governatore?Questo conta.
Il moralismo è una brutta piaga,figlio dell’ipocrisia cattolica e benpensante.
Non è che un vizio sessuale renda una persona peggiore di altre,insomma chi se ne frega!
A me Marazzo piaceva e non ho cambiato idea
Forzutino
Concordo in toto e mi congratulo per la chiarezza.
Mi domando, per altro, se il “signor B.” si renda conto di quali piedi “sta pestando” con questo suo legame con la Russia di Putin.
O, forse, se n’é già reso conto visti gli attacchi subiti da Agosto a questa parte…
Klaudyo
Buongiorno Professor Giannuli,
la leggo sempre con grandissimo interesse. In genere non mi sento di commentare; lascio per me stesso le riflessioni che faccio. Sono un connazionale residente all’estero per lavoro (che altro..), seguo le vicende italiane via internet, ma ascolto anche i notiziari russi (piu’ che altro in modo coatto) grazie a mia moglie; volevo quindi darvi un piccolo contributo. Anch’io sono rimasto molto sorpreso nel vedere il nostro Premier un paio di sere fa a colloquio con Putin su Channel One, nessun quotidiano italiano riportava ne’ il viaggio ne’ il contenuto dei colloqui. Cosa che almeno a me personalmente fa davvero rabbia.
Il canale russo riportava (sicuramente in versione “proponibile”) di un accordo con Turchia e Italia (veniva mostrato il premier Turco Erdogan in video conferenza, nessuna traccia di Sarkozy o Schroeder, in quel servizio) per la costruzione di un gasdotto. In coda al servizio seguivano le dichiarazioni del nostro Premier, che ho potuto capire chiaramente anche se sovrapposte alla traduzione russa; egli annunciava un accordo di partecipazione di un’azienda italiana alla costruzione di tram e altri mezzi pubblici per la Federazione Russa.
Infine i due amici (Berlusconi e Putin) partivano per una dacia per trascorrere alcune ore assieme.
Ora, il mio non ha pretesa di essere un gran contributo, pero’ mi chiedo: perche’ tanta segretezza in Italia? Sicuramente il nostro Premier era li’ per tutelare i nostri interessi, estendere alleanze strategiche, etc..niente da dire. Ma lui, che è senz’altro un gran comunicatore (senza contraddittorio), non avrebbe tutto da guadagnare facendo pubblico sfoggio di cotanto sforzo per procurare appalti e lavoro in questo periodo cosi’ difficile?
Ma si, devo sforzarmi di tenere d’occhio Porta a Porta, forse una di queste sere, in Pompa Magna, ci chiarira’ ogni dubbio.
Saluti.
Klaudyo
alessandro
Berlusconi va in segreto da Putin/Erdogan/Schroeder, e quindi DEVE relazionare in parlamento, ma di cosa? Di pestare i piedi al bravobuonissimo Obama?
Quando è stato approvato dal parlamento il tratatto di Lisbona (che viola la costituzione) non mi pare che lei, prof. Giannuli, ne nessun altro, abbia espresso indignazione e richiesto la consultazione referendaria popolare, che secondo l’oramai cestinata costituzione nazionale, era d’obbligo.
Ora si chiedono spiegazioni a Berlusconi, perchè fa accordi pestando piedi a Washington? Spiegazioni che non sarebbero state necessarie, presumo, se invece il barzellettiere d’Arcore si fosse gettato ai piedi della starlette del momento di Washington (un pupazzo delle corportions che ha appena, e ‘democraticamente’, imposto lo stato d’emergenza in tutti gli USA), magari chiedendo qualche royalties agli israeliani, per poter usufruire dei pozzi del gas strappati a Gaza a suon di bombe ‘antiterroristiche’. (Una opzione che avrebbe avuto il plauso e l’approvazione da quei very italian-style democratic-men, di Fini-Rutelli-Casini-Dipietro).
Qualsiasi ozpione o indirizzo che vada di traverso all’asse malefico WallStreet-City-Telaviv è ben accetto.
E quanto a consultare il parlamento, è salutare lasciarlo stare dov’è, finchè è frequentato da gente che non conosce l’anno della rivoluzione francese, o non sa cosa sia il Darfur, o che frequenta ‘piste di neve’, puttanoni o trans (questi ultimi preferiti dalla ‘sinistra’; da cui si spiegherebbe l’indignazione verso il gradimento del barzellettiere arcoriense per le escort femminili?)
Nicoletta
concordo con davide
berluscni sta cercando una via di uscita dall’atlantismo che sta facendo acqua da tutte le parti e i soliti conformisti ligi agli USA devono protestare
marta
La simbologia numerica è molto importante così pure la disposizione delle domande. Il decalogo di Repubblica sarà più banale però è importante perchè ha dato il via alla curiosità e alla capacità di insistere con le stesse domande finchè non c’è una risposta chiara da parte di uno che si ritiene intoccabile. Chissà che ciò serva a creare un cedimento in B. e una maggior consapevolezza nelle persone.
davide
a me sta storia delle domande , mi pare abbia lo spessore di un gossip estivo.
Per il resto la classe politica non è il bersaglio del luna pak,contro qualsiasi persona alzandosi la mattina possa gettare accuse e maledizioni.
Mi chiedo ad esempio,quando ci sarà un bel libro o studio,fatto da un professore ,storico,filoso,qualcuno che abbia spessore e sostanza, sul Popolo.
Perchè se i politici possono essere archiviati con il voto o una rivoluzione,o un golpe,come facciamo a liberarci dal Popolo,dalla Società Civile:quella italiana con la sua indulgenza per i propri errori-che c’è sempre un andreotti e un berlusconi da condannare,spessissimo anche con una certa ragione,furba,intrallazzona,servile con i potenti e meschina quando essi sono in pericolo,brontolona,spocchiosamente benpensante e profondamente democretina..ecco dove la mettiamo,quando affronteremo questo discorso?
Per cui esaltare le 10 scemenze passate per domande dalla repubblica,mi pare un passo indietro per quanto riguarda la riflessione e successiva azione politica
marta
Davide, le domande che porrebbe Aldo B. non hanno niente a che vedere con il gossip estivo. Sicurante qualche domanda sulla politica te la sei posta anche te. Perchè la domanda al politico, ha il sapore del gossip e la domanda fatta ad un’altra persona (es. te) richiede il confronto? Il politico è una persona con delle responsabilità e di queste responsabilità deve rendere conto a me, a te e agli altri.
davide
non parlo delle domande del professore,dico quelle di repubblica.
Non hai visto come in questi ultimi tempi, i falsi moralisti al servizio dell’imperialismo americano, hanno ridotto l’informazione politica.
Pruriginosa,alla ricerca dello scandaletto.
Intanto ci stanno fregando con il trattato di lisbona-leggi paolo barnard in merito-il lavoro è insicuro e insomma di cose “serie” da analizzare succedono
A me dispiace e mortifica vedere una classe politica sotto ricatto perpetuo.Perchè non sono anti politico,anti-partitico, e trovo anche un po’ facile prendersela con certi bersagli-vedi marrazzo.
ciao,buona giornata
davide
Marco86
Qui non si sta facendo un processo tout court alle relazioni internazionali del paese, ci si chiede semmai se le relazioni del paese debbano limitarsi ad un asse tripoli-mosca-villa certosa…Aggiungo: è possibile che questa europa piccola piccola delle banche e del trattato di lisbona non abbia uno straccio di politica energetica comunitaria? In ogni caso dopo Enrico Mattei l’italietta non ha più avuto una figura in grado di mediare a testa alta con il medioriente sulla questione energetica, perciò il Nostro va in giro a vendere la dignità già ampiamente compromessa del paesuncolo con i peggiori figuri della politica internazionale (dal nazi-stalinista putin al massacratore gheddafi). Sulle domande di Giannuli ampia condivisione, è evidente che l’asse villa certosa-mosca non è finalizzato soltanto alla politica energetica. Sullo zio sam niente da aggiungere a quanto detto da altri che mi hanno preceduto…ciò non toglie che tra il pericolo imperialista dei petrolieri e quello imperialista dei militari io proprio non ho voglia di scegliere…
davide
si,nazistalinista…si.
Già qui vi è un grosso errore politico e storico.O si è nazi o si è stalinisti,invito a leggere Losurdo.
Fa specie che i sinistri e i rebeldi vedano come elementi di grande malignità Putin -che deve difendere la crescita della Russia contro false rivoluzioni colorate e a spesa della cia,per non parlare dei nemici interni a uso e consumo dell’imperialismo americano.
Si,insomma se vi pare poco un’alleanza politica ed economica che darà un peso notevole alla crescita della nazione.non posso farci nulla.
Continuiamo nei fatti-nonostante le parole siano pregne di democrazia e libertà- a sostenere i Mousavi,a santificare Obama,a far affari con americani e sionisti.Abbiamo visto quanto bene hanno fatto alla nostra nazione.
Non ho visto invece interesse e condanna nei confronti della dittatura golpista in Honduras.
Magari dieci domande a obama e alla clinton su questo fatto ci stavano no?
Insomma,pur essendo fieramente anti-berlusconiano,credo che i suoi affari con libia,russia,turchia e spero anche cina e iran siano assai giusti
marta
Forse sbaglio però sono arrivata alla conclusione che non è l’America ad aver comprato i vari Governi, sono, sono stati i Governi a vendersi come prostitute: Il contratto di permanenza sul suolo italiano da parte degli USA durato 50 anni è stato rinnovato da D’Alema. Il lettone di Putin è servito a qualcosa: Rendere l’Italia ancora più fragile. Se invece di rifugiarsi da Putin, B. andasse da Obama e affrontasse il problema della permanenza degli USA qua e dell’oltre il 40% che l’Italia sborsa per la costruzione della base No dal Molin, probabilmente lo stimerei un po’ di più.
marta
Dimenticavo: I miliardi di euro che B. ha dato e che forse continuerà a dare a Gheddafi. Chissà cosa avrà dato a Putin. l’amicizia a certi livelli ha un prezzo molto alto.
Marco86
Il bello è che le spiegazioni di davide mi pare di averle già sentite da alcuni amici bielorussi che nell’anno domini 2009 motivavano la loro avversione per l’occidente, a scopo di difesa del criminale internazionale Lukaschenko, con la frase “lasciateci in pace, voi ci avete rubato le icone di Bisanzio”. Capisco che per alcuni questo possa essere considerato un contributo di modernità, ma il fatto che l’opposizione bielorussa (certo una di quelle opposizioni che vuole una rivoluzione “colorata”) si sia gentilmente “accomodata”(poco importa se volontariamente o meno) in Polonia spiega molte cose. Sul nazistalinismo eviterei a approfondire, invece di limitarsi ad una lettura pedissequa di santoni della filosofia revisionista. Se si mette in discussione l’incontro tra dottrine politiche apparentemente contrapposte si mette in discussione l’intero assetto dei movimenti sessantottini per esempio(vd. esperienza dei nazi-maoisti). Poi vedremo i “grandi risultati” degli accordi economici italo-russi, risultati ottenuti da un’italia che dosa sapientemente il manganello nella politica interna e il leccaculismo con le canaglie internazionali in quella estera. Buona fortuna
IL NERO
PROF BERLUSCONI QUA NON ASSOMIGLIA MICA A UNO CHE DOVEVA ELIMINARE L’AGIP INVECE LA RAFFORZO’ ULTERIORMENTE ANDANDO CONTRO L’INTERESSE ECONOMICO DELLE SETTE SORELLE? CADUTO A CAUSA DI UNO SBALZO AL MOTORE DELL’AEREO?
IL NERO
Guardi prof cosa sono riuscito a trovare tra le innumerevoli pagine di internet, una bellissima dichiarazione di un nostro conoscente. Manco quando Mussolini fondò l’IRI aveva questi propositi:
“Mi trovo ogni tanto a dibattere di questi temi in incontri internazionali e, quando sono l’unico italiano al tavolo, provo una certa soddisfazione nel ricordare che questi cinque pilastri del management non li hanno inventati gli amerciani e nemmeno gli inglesi, che con la Compagnia delle Indie si sentono i precursori delle multinazionali di oggi. Le regole per la gestione delle grandi organizzazioni internazionali le abbiamo inventate noi, proprio noi, con l’impresa internazionale di maggior successo nella storia del mondo: l’Impero Romano…
.. Noi italiani, che di quei formidabili romani siamo i discendenti, queste qualità le abbiamo da qualche parte nei nostri cromosomi. E’ il momento di recuperarle e utilizzarle per uscire dalla crisi e ricominicare a primeggiare nel mondo. Se l’abbiamo fatto una volta, possiamo rifarlo!”
Paolo Scaroni
Amministratore delegato di ENI
Quale sarà la sua prossima mossa?