Argentina: un viaggio nella crisi sociale

Con grande gratitudine e interesse, vi propongo questo prezioso articolo di Angelo Zaccaria, di rientro da un lungo viaggio in Argenina. Buona lettura! A.G.

Argentina nel cuore 2019, parte seconda. La sorgente ed il motore della forza dei movimenti argentini sta nel grande lavoro di base fatto nei territori, con le donne in prima fila.

Come quello da me scritto oltre un anno fa, anche questo contributo nasce da una nuova lunga permanenza in Argentina, fra inizio di Marzo e poco dopo metà Settembre, per la maggior parte del tempo a Buenos Aires.

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L’Argentina nel cuore! Quando la violenza del potere produce organizzazione e lotta.

Con sincero e grande piacere, torno a proporvi un articolo di Angelo Zaccaria, di rientro da un lungo viaggio in Argentina, di cui ci propone una cronaca appassionata, approfondita e come sempre mai banale. Grazie Angelo e buona lettura! A.G.

Mi azzardo per la prima volta a scrivere sull’ Argentina, dove mi recai per la prima volta 15 anni fa, e dove sia quest’anno che l’anno scorso ho soggiornato per due periodi abbastanza lunghetti. Per questo azzardo devo ringraziare amici ed amiche, argentine e non, che vivono da quelle parti, per le loro preziose parole, racconti, consigli. Un ringraziamento particolare va a Marcela, Fabiana, Norma, Blanca, Nico, Carlos, Guillermo e Dario Clemente.

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Venezuela e post-democrazia autoritario: Maduro è parte della soluzione, o del problema?

Con il consueto piacere, torniamo ad ospitare l’amico Angelo Zaccaria che ci aggiorna con puntualità e profondità sulla situazione in Venezuela. Buona lettura! A.G.

Prima di affrontare gli ultimi sviluppi in Venezuela, all’indomani delle elezioni presidenziali del 20 Maggio, partiamo dal titolo. Assistiamo sempre di più nel mondo a situazioni di crisi di egemonia delle classi dominanti, che vengono risolte nel seguente modo: mantenendo un involucro istituzionale formalmente democratico, ma forzandolo verso un meccanismo di verticalizzazione e concentramento del potere nelle mani di governi strettamente legati ai poteri di sempre, economici, finanziari, militari, religiosi etc.

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8 marzo a Buenos Aires: resoconto diretto del corteo

Con molto piacere torno ad ospitare l’amico Angelo Zaccaria, che da Buenos Aires, dove si trova, mi ha mandato una interessante cronaca del corteo per la giornata dell’8 marzo. Buona lettura!

I numeri
Una manifestazione enorme. Percorso tradizionale, da Plaza de Mayo a Plaza Congreso. Alle 17,30, quando era prevista la partenza, la testa era gia’ arrivata in Plaza Congreso.

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Venezuela: aggiornamenti dopo le elezioni di ottobre 2017.

Il Venezuela è un po’ scomparso dai media italiani dopo la fiammata dei mesi scorsi. Come sempre dunque sono contento di ospitare i contributi di Angelo Zaccaria sul tema. Buona lettura! A.G.

Le elezioni dei governatori tenutesi il 15 Ottobre 2017, si sono risolte con un successo per il governo di Maduro: son risultati eletti 18 governatori del PSUV su 23. Uno di questi, quello dell’importante stato di Bolivar è stato eletto di stretta misura e fra polemiche su possibili frodi e brogli.

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Venezuela: il passo del gambero!

Interrompo momentaneamente la pausa estiva perché l’amico Angelo Zaccaria, che in queste settimane ci ha aggiornato spesso su quando sta avvenendo in Venezuela, mi manda un interessante articolo da Buenos Aires, dove si trova. Buona lettura! A.G.

Gli ultimi sviluppi della situazione venezuelana, mettono sempre più al centro questo nodo: dalla crisi della cosiddetta democrazia rappresentativa, in occidente come in Sudamerica e in Venezuela, si esce in avanti, con più libertà e partecipazione, e non all’indietro.

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Venezuela, dopo l’elezione della “Assemblea Costituente” si va verso la guerra civile.

Il governo ha annunciato trionfante il successo del voto per l’assemblea Costituente: ha votato bel il 41% dei cittadini. Bisogna dire che non c’erano osservatori internazionali, che ai giornalisti stranieri era proibito avvicinarsi ai seggi a meno di 500 metri, che l’opposizione non aveva scrutatori o rappresentanti di seggio, e che non c’è accesso ai registri elettorali. Il che rende il dato governativo per lo meno discutibile.

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Ancora sul Venezuela.

Come prevedevo, il mio ultimo pezzo sul Venezuela ha suscitato lo scontatissimo coro di proteste dei tifosi del golpista di Caracas ed il cui pezzo forte è, come sempre: “ Non possiamo credere a quello che si dice: le fonti occidentali sono inquinate, i giornali non sono imparziali e stanno dalla parte della destra”. Scoperta dell’acqua calda! Certo che le fonti sono inquinate e che la maggioranza dei mass media occidentali sta dalla parte della destra, sarebbe strano il contrario. Ma basta questo per liquidare la questione e ritenere del tutto infondate le notizie sulla repressione madurista? Peraltro, anche le fonti del regime e quelle che gli sono vicine sono fonti interessateme fanno abbondanti operazioni di “nebbia di guerra” , ma questo non è determinante per stabilire chi dei due si avvicini di più alla verità. Normalmente, in questo tipo di conflitti, le fonti più o meno di parte, dicono cose false o montate, ma anche cose vere e per stabilire quanta verità ci sia occorre un lavoro certosino di confronto e verifica.

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