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Gli assenteisti e il pubblico impiego: quando il sindacato sbaglia tutto.

A Roma, il 31 dicembre, 4 vigili urbani su 5 si sono dati per ammalati o hanno scelto proprio quel giorno per donare il sangue e godere del relativo permesso per le ore seguenti. La cosa è subito servita al governo per tuonare contro gli irresponsabili e annunciare: “cambieremo il pubblico impiego, licenzieremo i fannulloni”.

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Tonino Correale. Un ricordo

Avrei voluto scrivere un pezzo sulle questioni sollevate da David Arboit a proposito del Pd e delle scelte di governo (lo farò prossimamente), ma mi giunge improvvisa la notizia della morte di uno dei miei più cari amici (e forse più che un amico, un generosissimo fratello maggiore), Tonino Correale, segretario generale della Feneal, il sindacato dell’edilizia della Uil di cui ho fatto parte sino ai primi anni novanta. Tonino faceva parte di un gruppo di sindacalisti la cui storia merita d’essere ricordata. Nei primissimi anni ottanta si formò nella Feneal un gruppo legato alla sinistra lombardiana del Psi che conquistò prima le federazioni di Pescara, Napoli (dove operava Peppe Galasso insieme a Tonino Correale) e Bari (poi Firenze), aggregando le federazioni di Perugia, Bolzano, Treviso, Genova, Catanzaro, Cosenza, Asti, Viterbo. Il gruppo mi accolse, nonostante la mia dichiarata posizione di estrema sinistra vicina a Dp e mi affidò compiti nel centro studi e formazione quadri, poi nel 1985 entrai anche nel Comitato Centrale dell’organizzazione.

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Sindacati: una modesta proposta

Alzi la mano chi sa chi sono Bernadette Segol e Fernandez Toxo.
Non  lo sapete? Sono, rispettivamente, la segretaria ed il Presidente della Confederazione Europea dei sindacati (Ces), insomma i capi del movimento dei lavoratori a livello europeo.
Chi ne ha mai sentito parlare?
Nata nel 1973 per assicurare la rappresentanza dei lavoratori nei confronti della Ue, conta una ottantina di organizzazioni affiliate, per un totale di 60 milioni di iscritti. Potenzialmente, una forza immensa con un grande potere contrattuale. Ma la montagna, sinora ha partorito qualche  raro e macilento topolino del tipo le direttive sul congedo parentale (1996 – rinnovato nel 2008), sul lavoro a tempo parziale (1997) e sul contratto a tempo determinato (1999) o gli accordi “autonomi” sul telelavoro (2002), lo stress legato al lavoro (2004), le molestie e violenze sul posto di lavoro (2007) o il  mercato del lavoro inclusivo (2010).
Considerato quello che costa il mantenimento di questo apparato (svariati milioni di euro) non è un bilancio entusiasmante.

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