Sostanze stupefacenti e ideologia.

Sino alla fine degli anni cinquanta le sostanze stupefacenti (essenzialmente oppiacei e derivati della coca) erano in vendita nelle farmacie dietro presentazione di ricetta medica. Mio cognato era medico e ricordo di aver visto nel suo studio il ricettario per questo tipo di prodotto, che erano di color rosa per distinguerle dalle ricette ordinarie che erano di colore bianco. Ovviamente c’erano una serie di limiti e una parte del mercato passava per il canale del contrabbando.

Ma, nel complesso, i traffici di droga erano una parte molto ridotta dei traffici di malavita che, piuttosto si dirigevano verso la prostituzione, il gioco d’azzardo, i furti d’appartamento e le rapine. Ma, a partire dagli anni sessanta, venne l’idea geniale di proibire ogni forma legale di vendita di stupefacenti e configurare il reato sia di vendita che di consumo di sostanze stupefacenti, la cui lista andava ingrossandosi di giorno in giorno (hashish, marijuana, mescalina, Lsd eccetera) mentre si diffondevano leggende metropolitane la più diffusa delle quali voleva che l’assunzione di queste sostanze avesse funzione afrodisiaca e di potenziamento sessuale. Salvo poi scoprire che la quasi totalità di quelle sostanze hanno effetto, semmai, depressivo ed anche la coca, che sul momento ha effettivamente capacità eccitanti, poi, può provocare impotenza! Nel frattempo il clima di rivolta libertaria degli anni sessanta-settanta (ma anche ruolo attivo dei servizi segreti americani nel promuovere la diffusione dell’eroina per disgregare il Black Panters Party) favorì la diffusione di questi consumi.

A distanza di mezzo secolo. Il bilancio è questo: le tossicodipendenze non sono affatto diminuite ma, al contrario, sono esplose, di conseguenza il traffico di droga è diventato il super affare di mafia del secolo. Mai la criminalità organizzata ha incassato tanto denaro quanto ne è venuto da questo traffico. Pertanto, la criminalità è diventata uno dei grandi attiri economici della scena, molti consumatori sono diventati piccoli spacciatori, con un effetto moltiplicatore, le tossicodipendenze sono diventate uno dei principali problemi sociali, portando con sé l’affollamento delle carceri, il sovraccarico investigativo per le forze di polizia molti problemi sanitari specificamente legati al consumo di droghe (dall’Aids alle epatiti croniche), senza calcolare i decessi per over dose e consumo di sostanze tagliate con la stricnina.

Con un bilancio del genere, non dovrebbero esserci troppi dubbi a dichiarare fallito l’esperimento e passare ad altra strategia di contrasto al fenomeno diversa dal proibizionismo. Cosa lo impedisce? Solo l’ottusità della maggior parte del ceto politico e l’azione interessata degli altri politici, quelli legati alla mafia? Non è solo questo. C’è una dimensione propriamente ideologica che ritiene ch, per debellare un fenomeno indesiderato, bisogna sanzionarlo penalmente e questa è la condizione necessaria e sufficiente per farlo finire o, quantomeno arginarlo. Peccato che non sia sempre cos’ e proprio il caso delle tossicodipendenze, cresciute a dismisura nonostante il proibizionismo, lo dimostra ad abbundantiam. Ma a sostegno di esso c’è un’altra convinzione altrettanti ideologico: quel che è moralmente illecito non può essere legalizzato perché peccato è uguale a reato. Sono i postumi dell’ideologia cattolica conservatrice. E magari poi vi dicono che quelli “ideologici” siete voi.

Aldo Giannuli

aldo giannuli, proibizionismo


Aldo Giannuli

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Comments (57)

    • L’Acme è certamente a conoscenza di uno degli ultimi ritrovati – si fa per dire – circa lo “sballo”: le feci, proprie o altrui, lasciate dapprima fermentare in contenitore chiuso per poi venir sniffate (!). Che non ne abbia fatto cenno per via del fatto d’essere relegato ai soli “disperati”? Ah, per kit rapidi ed eliminazione dal mercato, come ci mettiamo?
      ////

      Mah, che il cattolicesimo conservatore sia il padre del proibizionismo fine a sé stesso – venuto dall’ovest – si potrebbe discuterne. Magari facciamo mente locale per individuare anche la madre, però.

      • Magari facciamo mente locale per individuare anche la madre, però.(Seneca )
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        La Madre della tragedia (in tutti i sensi ) della droga….è senza ombra di dubbio quella” puttana” (in tutti i sensi del termine: una lercia prostituta bugiarda e senza dignità ) chiamata S-I-N-I-S-T-R-A e la sua cultura. Senza ombra di dubbi. Il fenomeno droga..è figlia di quella puttana …la paternità ? sconosciuta…””quella puttana”” ha sempre avuto diversi partner..a seconda della contingenza del momento.

      • @Seneca
        se cotanto filosofo viene infastidito da un cartone animato, vuol dire che costui non era grande abbastanza. Suggeriscono la visione di canali tv tematici dedicati ai più piccini.

        • Se Gaz spaventa il gerontofilo, che lo fa sapere a tutti, e’ messo male. Il mondo è pieno di Gaz. Pensavo fosse uno dei tanti mediocri. E’ un Luigi XVII

  • «non dovrebbero esserci troppi dubbi a dichiarare fallito l’esperimento e passare ad altra strategia di contrasto al fenomeno diversa dal proibizionismo.»

    Tralasciando la questione che il termine “proibizionismo” possa veicolare connotazioni ideologiche non si può dedurre che ¬ [no] “proibizionismo” → ¬ [no] fallimento
    https://it.wikipedia.org/wiki/Negazione_dell%27antecedente

    E sarebbe una falsa dicotomia considerare che qualsiasi alternativa debba _necessariamente_ “sostituire” la presente invece che complementarla “additivamente” con ulteriori strategie di contrasto.
    https://it.wikipedia.org/wiki/Falsa_dicotomia

    PS: il traffico/vendita di farmaci (non psicoattivi) è anch’esso un reato penale e non si conoscono “non ideologici” che ritengano di poter invalidare totalmente l’approccio corrente semplicemente dichiarando che #cambiandoverso si andrebbe #avanti (#standosereni)

    Somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica
    http://www.brocardi.it/codice-penale/libro-secondo/titolo-vi/capo-ii/art445.html
    Esercizio abusivo della professione di farmacista
    http://www.brocardi.it/codice-penale/libro-secondo/titolo-ii/capo-ii/art348.html

      • La questione esaminata, per quanto potesse risultare “meno semplice”, era di logica:
        Un piano formale che impedisce ingiustificate accuse di ideologismo o di retorica.

        • Retorica poiché elude, e continua a eludere, il nodo della questione: l’origine del divieto, la cui logica mi piacerebbe tanto sentire, se Lei fosse così gentile da spiegarci, senza incorrere, se possibile, in volontarismi irrilevanti.

          • Dal canto suo sembra che creda che creare definizioni di Sua convenienza valga come argomentazione ma finisce per creare assurdi come questo: «non si tratta di permettere ma di revocare il divieto.»

            Se la logica La elude inutile spostare su di altri l’onere ulteriori spiegazioni: Ne fornisca piuttosto Lei di argomentazioni e lo faccia “poco creativamente” soprattutto.

            Se “non si tratta di permettere o non permettere” Per quello che REALMENTE significa allora l’argomento è chiuso.

            Putacaso la prevenzione è qualcosa di differente dal “permettere o non permettere”.

            Prevenire è meglio che curare. 😛

          • @Allora Ditelo

            A quanto pare, l’unico argomento di Sua convenienza, e del tutto chiuso (al momento), è quello fornito dalla Convenzione sulle sostanze psicotrope, come se prima del proibizionismo non fossero mai esistite la logica, la droga né le buone abitudini.

            Quindi, ai fini di una migliore comprensione, e ringraziando la Sua “pensosa preoccupazione per la salute fisica e morale dell’umanità”, rifaccio il post oggetto di fraintendimento, per causa indipendente dalla Sua volontà:

            Non si tratta di permettere o non permettere (l’intromissione dello stato, o di chiunque altro, in questioni di natura assolutamente personale), ma di revocare il divieto (sancito nel 1971).

            https://es.wikipedia.org/wiki/Convenci%C3%B3n_sobre_sustancias_psicotr%C3%B3picas

        • @Foriato a me risulta che non Lei non sia in grado di parafrasare quanto da me considerato su certi errori sul piano logico in modo accettabile.

          L’onere di argomentare poi andrebbe a chi pretende di modificare le normative e necessita del consenso pubblico per conseguire tale risultato.

          Le rendo chiaro da subito che a me frega poco cosa Lei consideri “questioni di natura assolutamente personale” ma Le ricordo che in questo paese la Costituzione garantisce alla popolazione la possibilità di abrogare normative di vari settori.

          Ne risulta dunque che ci sono questioni di interesse collettivo e non c’è autosuggestione che tenga che possa materializzare una qualche sedicente extraterritorialità.

          Peraltro le ricordo che la premessa di questo topic era di “debellare un fenomeno indesiderato”.

          • L’oggetto di questo post, aperto ai diversi commenti e suggerimenti, credo sia abbastanza chiaro fin dall’inizio: “Sostanze stupefacenti e ideologia”, a cui io aggiungerei (col permesso del professore) il sottotitolo: “Valga la ridondanza”.

            A me, invece, pare che Lei non sia in grado di vedere oltre la Convenzione del ’71, la quale non so se fu sottoposta a referendum in Italia (come per esempio la riforma Renzi), nonostante riguardasse questioni di interesse collettivo (come la riforma Renzi), materializzando in questo modo una certa “sedicente extraterritorialità”, tuttora in vigore.

            Riguardo l’onere di argomentare, finalmente siamo d’accordo: la prova spetta a chi afferma, e tutti gli argomenti allegati in quel trattato sono stati sistematicamente confutati uno per uno, nel corso degli anni. Quindi le misure adottate dalla Convenzione sulle sostanze psicotrope del 1971 sono decisamente assurde, sia sul plano logico sia sul piano sociale…

        • @Foriato, a parte tirare in ballo artificiosamente la convenzione per dichiararla “retoricamente” (Argumentum ad lapidem) superata, Lei finora non ha mai detto di desiderare sostanze stupefacenti.
          https://en.wikipedia.org/wiki/Appeal_to_the_stone

          Non avendo Lei proposto alcuna argomentazione esplicita, né adeguatamente parafrasato quanto da me originariamente considerato, la questione avrebbe dovuto dirsi ampiamente conclusa.

          E se Lei intende cantarsela e suonarsela può farlo da solo senza pretendere che Le faccia da spalla richiamando la mia attenzione.

          Il suo modo di porsi è utile per mostrare i “malintesi” che potrebbero generare certi modi di perseguire il come «debellare un fenomeno indesiderato» a prescindere da cosa Ella abbia creduto fosse l’obiettivo dell’autore del virgolettato da me riportato.

          Un fenomeno “indesiderato” rimane tale anche ove qualcuno pretestuosamente lo dichiarasse fatto privato.

          PS: Altro discorso sarebbe in senso lato quello sulla “morale” che a me risulta avere connotati ideologici ovunque.

          • Allora ditelo, mi vedo costretto purtroppo a richiamare la Sua attenzione ancora una volta. Si tratta di una precisazione e di una curiosità. Brevemente.

            Precisazione: Non ho dichiarato superata nessuna legge; ho detto che i fatti sono inconfutabili: dopo quasi 50 anni dall’entrata in vigore della Convenzione di Vienna (e come successe con la Volstead Act), i risultati sono contrari agli obiettivi che intendeva perseguire. La differenza credo sia importante, persino per Lei.

            Curiosità: Tra i vari rimproveri con cui mi ha voluto generosamente ammonire anche in questa occasione (ciao Venceslao), sono rimasto particolarmente colpito dalla seguente accusa, alquanto sensazionale: “Lei finora non ha mai detto di desiderare sostanze stupefacenti.” E la domanda ovvia è: Che importanza hanno i miei desideri in materia di droga (o i Suoi) per il caso di specie? Davvero sono incuriosito.

      • «sono rimasto particolarmente colpito dalla seguente accusa, alquanto sensazionale: “Lei finora non ha mai detto di desiderare sostanze stupefacenti.”» — @Foriato

        Testimoniare quello che non ha detto era fondamentale ed è differente dall’accusare taluni di riformulare termini di uso comune secondo la propria convenienza…

        Non intendo esaminare ulteriormente i motivi che La spingano a considerarla una “accusa” perché fattualmente si tratta di una constatazione funzionale ad un topic che avrebbe designato come indesiderate tali sostanze (noti il grassetto).

        In ogni caso rilevo che la “memoria a breve termine” avrebbe dovuto consentirLe di cogliere il nesso con la conclusione del commento ove si considerava che un fenomeno “indesiderato” (noti il grassetto) rimanesse tale (noti il corsivo) anche ove qualcuno pretestuosamente lo avesse dichiarato fatto privato.

        Solo in apparenza le parti erano separate ma potrebbe darsi anche che il nesso logico che avrebbe dovuto unirle La abbia elusa.

        «le misure adottate dalla Convenzione sulle sostanze psicotrope del 1971 sono decisamente assurde» — @Foriato
        «Precisazione: Non ho dichiarato superata nessuna legge» — @Foriato

        Se ne dovrebbe dedurre che per Lei “legge” e “convezione” siano equivalenti mentre “superato” ed “assurdo” o “confutato” no lo siano.

        Mi appare nuovamente che Lei non sia in grado di parafrasare adeguatamente quanto da me riportato.

        E “sarebbe” evidente che Lei non abbia consapevolezza dello status logico di quello che Lei stesso dice:

        Benché abbia sollecitato la mia attenzione risulta che Lei non sia in grado o non voglia proporre argomentazioni oltre argumentum ad lapidem (fallacia logica) o mere asserzioni (fallacia logica) .
        https://en.wikipedia.org/wiki/Proof_by_assertion

        Lei ha chiaramente ha affermato che si stia dando credito ad argomenti confutati senza spiegare perché.

        Ae intendeva dichiarare “questo o quello” senza fornire prove adeguate non aveva necessità di coinvolgere interlocutori.

        Ma come le dicevo non ho alcuna intenzione di accondiscendere alle sue peculiarità peraltro notando il suo uso di errori retorici capisco come Lei possa aver originariamente attribuito tale etichetta erroneamente: La conoscenza degli errori argomentativi è fondamentale qualora si desideri :_realmente_ un dialogo.

        Riguardo la sua serendipità finale per debellare il fenomeno “indesiderato” invece di renderlo “privato” (shift argomentativo) La invito a rileggere il primo commento a cui Lei ha replicato ed a soffermarsi su cosa sia la “negazione dell’antecedente”.

        PS: Non saprei confermare se Lei abbia effettivamente rinunciato a sostenere che l’uso di sostanze stupefacenti non vada considerato fatto privato, ma non importa.

        • Grazie ancora per le Sue gentili e congruentissimi osservazioni, eppur continua a eludere il nodo della questione: l’origine del divieto di certe sostanze da alcuni considerate ‘indesiderate’ e le conseguenze altrettanto ‘indesiderate’ dell’applicazione delle misure previste dalla Convenzione di Vienna, la quale, e alla luce del contenuto del Suo primo intervento, Lei non considera repressiva né fallita, ma adeguata e perfettibile.

          • In Spagna (dove è consentito il consumo di droga, ma non la fornitura), quando appare qualche giudice (sempre meno) impegnato a difendere le virtù del proibizionismo diciamo: Quando uno scemo prende un sentiero, il sentiero finisce ma lo scemo continua…
            Cordialmente.

    • Rocco nell’impianto originario del codice aveva incentrato il sistema sull’abrogato art. 729 per il quale l’importante era non farlo in pubblico.

  • Il reato penale non esiste. Il reato è tale e basta perché significa illecito penale. Non esistono infatti reati civili, amministrativi e tributari. Per favore fermiamo la deriva dell’italiano (tra l’altro in questo caso scientifico).

    • Al di là di questioni giornalistico – divulgative, filologiche ed etimologiche, pare che dopo la Pandettistica, di cui per la verità c’è un revival, ci sia stato altro. Forse si iniziano a intravedere i primi segnali di un nuovo pensiero unificate, ma non è detto che si abbia successo.

  • Professore buongiorno,

    tra i due estremi ci sono… gli svizzeri. 🙂

    Due articoli recenti per farsi due risate e riflettere:
    http://www.caffe.ch/stories/Attualit%C3%A0/57280_la_canapa_light_conquista_la_svizzera/
    http://www.caffe.ch/stories/cronaca/58254_il_piano_si_trasforma_in_un_grande_canapaio/
    Riassunto delle puntate precedenti:
    quando ero molto più “verde” di adesso (nel senso dell’età, ovviamente), esistevano i CANAPAI. D’estate si facevano i fatidici 19 km che ci separavano dall’estero e si andava in gita nel “verde” Ticino (questa volta nel senso del colore): appena superato il Gaggiolo, c’era un simpatico omino in una casa pitturata in modo variegato e riconoscibile, che dispensava “tisane” del tutto legali. La serata, ovviamente, si concludeva sul lungolago fino a esaurimento (scorte, e per qualcuno non solo…).
    Situazione, ovviamente, ingestibile, e non per italici pischelli neopatentati in cerca di canna facile che, per il naturale disprezzo che ci riservano abitualmente gli insubrici cugini, avrebbero potuto crepare (appena superato il gaggiolo, ovviamente) su qualche tornante lungo la strada del ritorno.
    Situazione ingestibile per la stessa gioventù elvetica, ritrovatasi di colpo col cervello in pappa (meglio, più in pappa della norma, restituendo loro campanilisticamente la pariglia).

    Così scomparvero i canapai, la casa variegata c’è ancora ma vende cornici… fino a quest’anno! E’ arrivata la canapa light, ovvero una pianta che non so cosa ci han fatto ma sa di maria senza avere tutti gli effetti psicotropi della maria. E qui potete farvi tutte le risate che volete… sul vino che non è vino ma sa di vino, ecc. Si fanno risate ancor maggiori gli “agricoltori” dell’ancor più “verde” Ticino (perché verde la terra insubrica lo è già di suo, senza l’aggiunta di sostanze psicotrope): con un giro già di centinaia di milioni di franchi l’anno, si tiran via zucchine e melanzane e si coltivano ortaggi più redditizi. Il secondo servizio, poi, un reportage “sul campo” (in tutti i sensi), non esclude che insieme alla varietà legale sia coltivata anche l’altra varietà… con un giro quindi ancor maggiore di milioni di franchi!

    Questo, lo ricordo, in un Paese dove le regole sono regole, dove i suv vanno a 130 all’ora in autostrada quando il limite è 130 e 80 quando il limite è 80 (si rifanno subito dopo Chiasso, comunque, giunti sull’italica terza corsia…), e dove i controlli degli ispettori sul lavoro si fanno per davvero (http://www.caffe.ch/stories/cronaca/58271_controlli_pi_incisivi_contro_il_lavoro_nero/)

    Ma anche nel Paese rossocrociato… l’agricoltura assume nuovi significati. E non oso immaginare quanti ne assumerebbe qui… 🙂

    Un caro saluto.
    Paolo

  • Caro Aldo, hai ragione. Se non mi sono spiegato bene, ripeto: hai ragione! Ma mi pare che non se ne siano ancora accorti molti attori del blog. Tu ricordi le responsabilità politiche degli USA nella diffusione della droga, tu ricostruisci il fiasco totale della repressione, e infine prendi atto che il commercio delle droghe – anche in conseguenza di quei fatti – è aumentato. Non sono mai stato – politicamente – catturato da Pannella, ma dico che lui, nelle campagne sulla droga, aveva ragione. La necessità della liberalizzazione è stata capita nei paesi scandinavi, che con giudizio hanno agito di conseguenza. Ma in Italia tutto questo appare molto difficile: prima di tutto a causa della nostra sudditanza ideologica e politica dagli USA, e poi per la presenza della chiesa cattolica. La quale tuttavia mostra capacità di ragionare anche su questo argomento. Insisti, Aldo! Ti abbraccio, Nico

  • Ma a sostegno di esso c’è un’altra convinzione altrettanti ideologico: quel che è moralmente illecito non può essere legalizzato perché peccato è uguale a reato. Sono i postumi dell’ideologia cattolica conservatrice. E magari poi vi dicono che quelli “ideologici” siete voi.(Articolo)

    —–

    La droga è tutta colpa dei cattolici (non cattocomunisti )…anzi dei cristiani in generale. Che brutta genia. Vanno incoraggiate due dinamiche anti cristiane: il progressismo intransigente fascista (quello del moto : siete liberi di pensarla come volete ma guai a voi se non la pensate come noi ) e l’Isis …il primo per correggere sti cristianacci ottusi… cattolici e non (eccetto i cattocomunisti …) ed i secondi per eliminarli.

    Un altro po è la colpa delle tossicodipendenze è dei cattolici o dei cristiani ottusi e retrogradi (eccetto i cattocomunisti ) .
    Si si… va incrementato il progressismo fascista e l’Isis …eliminiamo sti cazzo di cristiani….è tutta colpa loro.
    Buone vacanze.

    si si…è questa la soluzione.

    • La droga di massa è frutto di una certe cultura di sinistra : la favolosa “rivoluzione degli anni sessanta” …è stata un ottimo collante ideologico /marketing per la diffusione di massa di una tragedia senza fine….e mo è “anche” colpa di “certo” pensiero cristiano cattolico e non se non si promuovono le giuste leggi per frenare il fenomeno. Caro Professore sinceramente la sua mi sembra una forzatura nel discorso dell’articolo…che mi lascia perplesso….glie lo dico con molto rispetto..

      ma si…che la soluzione ideale è perseguitare sti cazzo di cristiani…d’altronde una certa ideologia (con caratteristiche molto ma molto religiose di una religiosità intransigente ) lo ha sempre teorizzato, predicato e…..messo in pratica (ha fallito ma ci ha provato ).

      Ovviamente è una provocazione la mia (Lei non ha affatto manco lontanamente detto questo )….però mi sembra una forzatura la sua….un qualcosa preso per i capelli e sbattuto là nell’articolo…

  • a proposito : da un po di tempo mi domando come mai in Afghanistan con l’invasione americana (di invasione si tratta ) la coltivazione del papavero sarebbe dovuta drasticamente diminuire ed invece è “notevolmente” aumentata. Un altra cosa non approfondita ma che mi incuriosisce…è la battaglia del padre ideologico del neoliberismo Milton Friedman per la legalizzazione della droga.

    Lui era se non erro a favore della droga legalizzata …detto questo interessante questa sua frase:

    “…..L’unico effetto negativo che potrebbe avere la legalizzazione è che molto probabilmente ci saranno più persone che assumeranno droghe. Comunque ciò non può essere affermabile a priori. Ma se legalizziamo, distruggeremo il mercato nero, il prezzo delle droghe scenderebbe drasticamente. E in qualità di economista posso dirvi che prezzi più bassi tendono a generare una maggiore domanda. Tuttavia, ci sono alcune critiche forti da apportare a questa tesi…..” (Milton Friedman )…

    dimenticavo: ottimo il pensiero “ottuso” cattolico che considera peccato l’iniettare sostanze stupefacenti nel proprio corpo.

  • Economicamente eliminare dal mercato i venditori legali significa monopolizzare il mercato per i venditori illegali.
    Le attuali leggi infatti NON sono proibizioniste, gli spacciatori NON ricevono pene proporzionali allo spaccio che fanno e i consumatori sono completamente nella legalità (sia quando acquistano che quando consumano).
    Il il cosiddetto “proibizionismo” è stato semplicemente l’introduzione di un monopolio e nei fatti ha proibito solo la vendita legale A BASSO PREZZO.

  • Non sapevo che negli anni Sessanta ci fosse stata questa proibizione.
    Ma, i cattolici conservatori non avevano più potere prima?
    Nella storia ci sono dei paradossi.

    • nessun paradosso, semplicemente le tossicodipendenze nonberano ancora un problema sociale ma il consumo di pochi uomini di potere o molto ricchi

  • Al suo non limpido articolo, parere del tutto personale, converrebbe accostare molti degli interventi del procuratore Nicola Gratteri che, in sedi istituzionali, nelle scuole, in tavole-rotonde, ecc… contrasta limpidamente e valorosamente, con ragionamenti che mi persuadono molto, le tesi sulla liberalizzazione delle droghe. A quanto ne so, poiché non c’ero all’epoca, l’uso sociale di sostanze psicoattive-psicotrope risale ai primi del ‘900. A livello più macroscopicamente diffuso, anche nei ceti sociali cd bassi, l’alcool da sempre ha tenuto il posto privilegiato. Questa è stata la vera droga per millenni, le cui conseguenze nella storia dell’umanità non sono state ancora evidenziate. Tutt’oggi presentissima nel nostro mondo, molto più che non le altre sostanze naturali o sintetiche, dà più dipendenza e causa più disastri di tutte. L’unica a bassissimo costo e di facilissima reperibilità. Il problema vero, secondo me è questo: perché c’è il bisogno di assumere sostanze che hanno il solo scopo di modificare lo stato di coscienza? Nell’antichità questo era usato come mezzo di comunicazione col divino. Oggi sembra che il divino si rifiuti di comunicare con chi è “sballato”

  • Il problema è vasto e non si risolve con due paroline ideologicamente orientate. La legalizzazione eliminerebbe il mercato nero e parte della criminalità legata alla tossicodipendenza, ma assai probabilmente estenderebbe il bacino d’uso delle droghe, che non fanno danni solo in termini di tossicodipendenze conclamate, ma anche di uso quotidiano da parte di gente ‘normale’ (dai rapporti sociali alla guida). Non ho una risposta al problema.

    Dal punto di vista personale, tuttavia, traggo laute soddisfazioni dal regime proibizionista. Grazie ad esso i marciapiedi di diversi Paesi del nord e dell’est Europa si riempiono di ragazzine disperate (celebri i Drogenstriche tedeschi) pronte a qualsiasi degradazione pur di arrivare alla dose. Purtroppo ormai anche le tossiche vanno trasferendosi su internet.

    • Il problema è vasto e non si risolve con due paroline ideologicamente orientate. La legalizzazione eliminerebbe il mercato nero e parte della criminalità legata alla tossicodipendenza, ma assai probabilmente estenderebbe il bacino d’uso delle droghe, che non fanno danni solo in termini di tossicodipendenze conclamate, ma anche di uso quotidiano da parte di gente ‘normale’ (dai rapporti sociali alla guida). Non ho una risposta al problema.(Lorenzo ).

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      come giustamente disse Milton Friedman padre del Neoliberismo teorico e premio nobel …(stranamente favorevole alla legalizzazione ) …la legalizzazione equivale ad un incremento dell’uso di droga perché il mercato nero non ci rinuncerebbe comunque …abbasserebbe semplicemente i prezzi e cercherebbe di aumentare la quantità di droga nel mercato a bassissimo costo. Ve lo immaginate che spasso : hashish , marjuana, acidi, ecstasy e varianti vari sottoforma di pasticca , cocaina ed eroina , crack e varianti (devastanti ) …più altre nuove droghe tipo quelle per uso sessuale (devastanti ) etc etc il tutto legalizzato o a buonissimo prezzo nel mercato clandestino. Un danno enorme…dei giovani e non , psichico , sociale, nella salute e quindi a carico della sanità etc etc .
      Non si può e non si deve legalizzare una cosa del genere. Fa benissimo un certo “pensiero cristiano” cattolico o meno…a non veder di buon occhio la legalizzazione . E non è un caso che l’humus culturale che ha promosso lo scempio / piaga della droga dagli anni sessanta in poi (la droga di massa prima degli anni sessanta non esisteva ) , promuovendola ed esaltandola…sia quello stesso humus che oggi suggerisce di legalizzarla. I cristiani non c’entrano nulla ne prima ne poi …fanno benissimo a non volerne la legalizzazione (peccato o non peccato ).Legalizziamo l’eroina ? il crack ? le droghe chimiche ? ma dico stiamo scherzando ? …..e poi questa legalizzazione in cosa consiste ? lo Stato provvede a distribuire le “droghe” gratis o le fa pagare come le sigarette e l’alcol ? e poi verrano legalizzate tutte le droghe o alcune si e altre no…? nell’ultimo caso quali verrano legalizzate (eroina, cocaina, crack, anfetamine, marijuana, hashish, anche le droghe chimiche..tipo ecstasy..o derivati degli acidi…o anche le droghe a scopo sessuale .— che son devastanti— ??? ))…ma si può “legalizzare” una cosa del genere ??….mi voglio fare una trombata ad orgasmo infinito di 4 ore consecutive e viaaa…vado in farmacia e mi prendo la droghetta chimica ad hoc per la bisogna….(un paio di mesi e son devastato ). Oppure si legalizzano le classiche anche quelle pesanti cocaina ed eroina e quelle chimiche no (e il settore resta in mano alla criminalità come adesso ). Lo stato non puo legalizzare droghe del genere (al massimo è tollerabile la legalizzazione della marjuana e dell’hashish …ma non di più ). Ma prendiamo ad esempio la Cocaina…lo studente deve dare un esame…è stanco e va in farmacia e se ne prende un bel po di grammi …si fa la sua sniffatina e si presenta bello fresco e brillante a sostenere l’esame (funziona…ma poi a lungo andare devasta ..) .
      E poi suppongo che chi si serve del canale legale sarà identificato o si darà droga a go go a chiunque senza certificato di identità ? : quindi tantissimi per ovvie ragioni si rivolgeranno sempre e comunque al mercato nero …con la droga stavolta a bassissimo prezzo——>>> ullalà che spassooooo …e vai con lo sballooo !!!

      mi dispiace: ottimo il concetto cristiano della droga come “peccato”..sicuramente è il più sano. I cristiani cattolici o meno non c’entrano nulla. La responsabilità anche morale di questa piaga sociale e di altri….(una certa cultura di sinistra..progressista…si quella là…proprio quella là……..che ha promosso ogni tipo di stronzata da 50 anni a questa parte…è là la responsabilità morale di questa piaga ….il pensiero cristiano non c’entra un bel cazzo…….).

      ciao;-)

    • Ma prendiamo ad esempio la Cocaina…lo studente deve dare un esame…è stanco e va in farmacia e se ne prende un bel po di grammi …si fa la sua sniffatina e si presenta bello fresco e brillante a sostenere l’esame (funziona…ma poi a lungo andare devasta ..) .(Paolo)
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      Anzi questo esempio calza bene…perché più o meno tutti conoscono lo stress pre esame…
      Ipotizziamo la cocaina accessibilissima legalmente. Se presa in giuste dosi…aiuta tantissimo nella fase pre esame e anche “durante” l’esame (se presa una modica quantità..si sta rilassati ma attenti , pronti nella risposta , estremamente freddi e lucidi mentalmente, viene in mente tutto in modo chiaro, sparisce il panico , si è sicuri di se …dando un ottima impressione al Prof..perchè lo studente appare “brillante”…etc etc )….talmente che se uno non è debole caratterialmente e sa usarla apparentemente “funziona ” e funziona non bene ma benissimo…

      un altro esempio : le droghe chimiche a funzione sessuale—->>> sono inodori , insapori…tolgono totalmente i freni inibitori ed aumentano notevolmente anzi sproporzionalmente il desiderio sessuale anzi la “libidine “…infatti le usano nei party a sfondo sessuale…con l’ausilio magari di materiale porno che scatena ancor di più il desiderio…poi ci si lascia andare al rapporto sessuale in coppia o in gruppo…e son rapporti che durano ore…perché non si ha freni e non c’è “spossamento fisico”…piacere su piacere senza stancarsi…poi c’è il crollo passato l’effetto dopo ore e ore di “performance ” …la depressione…la sconnessione mentale…etc etc ….
      Sia nel primo caso che nel secondo caso…se si legalizzano droghe del genere…c’è in qualche modo una “giustificazione sociale” dell’uso…(come il tabacco e l’alcol )…e in entrambi i casi…aumenterebbe tantissimo il numero di fruitori…con un danno incalcolabile. Sarebbero tantissimi gli studenti (ma non solo ) nel primo …che ne farebbero uso perché tutto sommato “legittimati ” …poi gli effetti della cocaina a lungo andare son molto seri (esaurimento, insonnia, aggressività esagerata, ipernervosismo, trascina ad usare altre droghe “rilassanti” dalla marjuana all’hashish sino all’eroina per “scendere” dall’eccessiva tensione ..quindi la cocaina trascina ad altre droghe , in più porta alla schizofrenia comportamentale , al bipolarismo, perché se se ne fa abbondante uso magari perché il soggetto è debole e non riesce a controllarsi…altera permanentemente la personalità etc etc ) ..nel secondo caso : le droghe ad uso sessuale idem…il sesso la carica erotica ce la abbiamo tutti…la possibilità di accedere a droghe del genere sarebbe devastante ..soprattutto in soggetti deboli…un po di cocaina per essere brillanti nell’approccio e poi droga chimica per il rapporto…piacere assicurato per molte ore…e poi la vita distrutta dopo soli sei mesi (si sfascia tutto letteralmente tutto, cervello, fisico, ossa, fegato etc etc …ed è difficile fermarsi..perché quelle ore di piacere son troppo belle rispetto alla normale sessualità…è un piacere moltiplicato per 10 e prolungato nel tempo….).

      Domando : si può legalizzare una cosa del genere ???
      ps: poi c’è sempre il problema dell’identità: se si richiedono i documenti per la droga….tantissimi ovviamente continueranno a rivolgersi al mercato illegale (e la legalizzazione avrà solo l’effetto di far abbassare i prezzi …cioè un maggior danno sociale perché aumenteranno i fruitori ) …se sarà liberamente accessibile come il tabacco e l’alcol…inutile dire cosa succederà: una devastazione totale….

      la legalizzazione è una via impraticabile. Insisto sulla responsabilità morale di chi in questi ultimi 50 anni ha promosso una certa cultura …ripescherei volentieri e rivaluterei certi modelli pre anni 60..considerati ottusi, beceri, e bigotti…col senno del poi non erano affatto male..in tutti i sensi….certamente molto ma molto più sani per l’individuo e per la collettività.
      Spero che dopo la “sbornia”di questi ultimi decenni un giorno ritornino in “auge “tra i giovani certi valori : una sana CONTRORIVOLUZIONE .

  • La legalizzazione abbasserebbe il prezzo di queste schifezze, aumentando i tossicodipendenti.
    Le carceri sono piene? Si aumentino i posti letto: questa è politica di accoglienza 🙂
    E basta anche con l’omicidio legalizzato chiamato ‘aborto’, oltretutto deciso solo dalle gravide.

    • beh …mo a parte gli scherzi…non so sino a che punto ma pare che anche Hitler ne facesse uso .. …tra i gerarchi nazisti in particolare tra quelli delle SS …pare che si facesse abbondante uso di droga specialmente anfetamine o cocktail a base di anfetamine sotto forma di pillola che davano euforia e resistenza venivano distribuite anche ai piloti , agli ufficiali ai soldati ..e forse non disdegnavano pure qualche orgetta a base di droga , sesso e non sempre esattamente eterosessuale…pare che non disdegnassero i maschietti (alla faccia della persecuzione dei gay che ce stata ) ….una cosa è certa—–>> era forte in certe frange : la droga & l’occultismo ( quest’ultimo era molto ma molto praticato ..forme di esoterismo magico /occultismo legato all’uso di stupefacenti, ) e i festini sessuali etero e sovente anche gay…non si facevano mancar nulla. Droga , occultismo erano diffusissimi . Anche certe sperimentazioni per condizionare il cervello per sviluppare una sorta di controllo mentale (progetto MK ULTRA ) a base di droghe furono iniziate dai nazisti e poi continuate dagli americani ed infine proibite negli anni settanta per intervento del Congresso degli Stati Uniti che lo portò a conoscenza al grande pubblico ..fu istituita una commissione di studio e furono proibiti quel genere di studi (e furono anche distrutti i documenti nel 1973 )…ufficialmente quel genere di studi son cessati…di fatti non gli hanno mai interrotti…ed è proprio un sistema di controllo mentale ove fondamentale è l’uso di tutta una serie di droghe insieme a diverse tecniche di sofferenza inflitte al soggetto che alla fine diventa un automa e fa come un robot tutto cio che gli si ordina (non son fantasie da complottisti…è tutto vero , e tutto documentato …ci fu un intervento anche del senatore Ted Kennedy nel 1977…ove ci si domandava se quel genere di studi fossero stati realmente interrotti o no —–>>> dico io: ovvio che no…la CIA che rinuncia a quel genere di studi e sperimentazioni ??? ci credo poco…non gli hanno MAI interrotti…e probabilmente la rivoluzione culturale degli anni sessanta inizialmente spontanea è stato un grande terreno di sperimentazione sociale per questo settore …il condizionamento di massa attraverso gli stupefacenti…la droga portata a quintali dalla stessa CIA negli Stati Uniti non serviva solo per disintegrare i Black Phanters…serviva anche a mio parere per ben altro di ben altra portata sociale ……poveri gli Hippies se sapessero a cosa è realmente servita la “rivoluzione” psichedelica degli anni sessanta /settanta e in funzione di cosa (del potere che farneticavano di combattere ) e a cosa serviva lo slogan ad hoc “vietato vietare” e la “fantasia al potere”….e tutte quelle fregnacce di quel tempo …(in proposito interessanti alcuni scritti di qualche decennio prima di Aldous Huxley )…e da chi erano circondati (e anche parenti ) certi famosi poeti ideologhi della cosiddetta “controcultura” come Kerouac, Ginsberg etc etc e da chi erano suggeriti quegli scritti (anche loro avevano i cosiddetti “spin doctor ” ..dritti dritti provenienti dalla Central Intelligence Agency….poveri illusi sognatori…pensavano veramente di cambiare il mondo….quella rivoluzione è stata un immensa ennesima puttanata e fregatura in America come in Europa anche se con caratteristiche differenti ….come tutte le rivoluzioni che si rispettino d’altronde…;-). Un altro mito da …non dico sfatare o un po sminuire …ma da gettare senza esitazione nella pattumiera.

  • O.t. Macron sostiene che Finmeccanica passerebbe i segreti navali della Stx alla Cina, cosa che gli acerrimo nemici della Corea del sud non hanno fatto, sebbene in forte perdita.
    A parte il voltafaccia di Parigi, la vendita di tre navi da guerra ai russi bloccata dalle sanzioni Ucraina, a parte la proposta di interazione dei due sistemi generali di difesa, se la maceomata fosse vera, sarebbe inaudita

  • La legalizzazione abbasserebbe il prezzo di queste schifezze, aumentando i tossicodipendenti.
    Le carceri sono piene? Si aumentino i posti letto: questa è politica di accoglienza 🙂
    E basta anche con l’omicidio legalizzato chiamato ‘aborto’, oltretutto deciso solo dalle gravide. (Ercole )
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    Be se fossi in Francia…in gattabuia ci finisci tu. In Francia parlare contro l’aborto per qualsiasi ragione (credo religioso o meno ) E’ REATO. Multe salatissimo (migliaia e migliaia di Euro) e qualche mese di carcere in prima istanza..se si persiste sanzioni pecuniarie e carcerarie più serie . Ovviamente fra un po sarà vietata anche l’obiezione di coscienza (quella che hanno sempre promosso per ciò in cui credono loro ovviamente…) il medico che si rifiuterà di far l’aborto sarà radiato….da notare: l’essere incinta non è una malattia…e i medici giurano con il Giuramente di Ippocrate …la versione attuale è questa:
    « Consapevole dell’importanza e della solennità dell’atto che compio e dell’impegno che assumo, giuro: di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento rifuggendo da ogni indebito condizionamento;
    di perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell’uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale;
    di curare ogni paziente con eguale scrupolo e impegno, prescindendo da etnia, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica e promuovendo l’eliminazione di ogni forma di discriminazione in campo sanitario;
    di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di una persona;
    di astenermi da ogni accanimento diagnostico e terapeutico;
    di promuovere l’alleanza terapeutica con il paziente fondata sulla fiducia e sulla reciproca informazione, nel rispetto e condivisione dei principi a cui si ispira l’arte medica;
    di attenermi nella mia attività ai principi etici della solidarietà umana contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze;
    di mettere le mie conoscenze a disposizione del progresso della medicina;
    di affidare la mia reputazione professionale esclusivamente alla mia competenza e alle mie doti morali;
    di evitare, anche al di fuori dell’esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il decoro e la dignità della professione;
    di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni;
    di rispettare e facilitare il diritto alla libera scelta del medico;
    di prestare assistenza d’urgenza a chi ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità, a disposizione dell’autorità competente;
    di osservare il segreto professionale e di tutelare la riservatezza su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell’esercizio della mia professione o in ragione del mio stato;
    di prestare, in scienza e coscienza, la mia opera, con diligenza, perizia e prudenza e secondo equità, osservando le norme deontologiche che regolano l’esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione. »
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    cosa c’entra l’aborto ??? nulla…non è una malattia (almeno nei casi di aborto perché non si desidera la gravidanza…la stragrande maggioranza dei casi..discorso diverso è l’aborto perché c’è una grave malattia della madre o del bambino “. Ora:—–>>> viviamo in democrazia…è permesso l’aborto per chi lo vuol praticare e l’obiezione di coscienza per gli operatori che hanno altre opinioni per motivi religioso o per altro. Niente da fare!!! l’obiezione di coscienza è permessa solo per cio che ritengono loro giusto o sbagliato a “loro ” dogmatico insindacabile giudizio. E si stanno muovendo in questa direzione: proibire il libero pensiero cioè per legge costretti ad essere pro aborto e costringere gli operatori sanitari a praticarlo volenti o nolenti …(anche se non è una malattia ). E il noto fascismo dei finti “libertari” del famoso moto: siamo libertari , progressisti e di sinistra…siete liberissimi di pensarla come volete ma guai a voi se non la pensate come noi!! (moto che cito spesso: perché descrive benissimo il loro grado di fascismo ;-). Ma dal punto di vista legislativo in tutto il mondo occidentale si stanno muovendo in questa direzione: render reato tutto cio che non concorda con il loro pensiero: appunto schifosamente fascisti 😉 Idem per altri temi etici: omosessualità , gender (di tutti i generi e tipi..ogni mese spunta un tipo di sessualità nuova…da “proteggere” legislativamente …alla fine l’unico reato sarà essere genuinamente eteressessuali (guaiiiii a sinistra non vogliono !!! ahahah….manica di froci…ahhah ops che ho dettooo: sono uno sporco omofobo ahahah merito l’impiccagione ahahah scusate l’ironia da bar.. ) , adozione bambini da parte delle coppie gay , l’educazione sessuale dei piccini secondo i loro “standart” ovviamente (sdoganamento della pedofilia??? per il piacere di certe èlite ??? ho il sospetto di si….) l’imposizione del termine genitore uno e genitore 2 invece di mamma e papà, l’abolizione di manifestazioni di tipo religioso appartenenti ad una tradizione secolare (presepi, crocefissi , manifestazioni religiose etc etc ), tranne ovviamente quelle islamiche in nome del multiculturalismo (sempre secondo il loro discernimento insindacabile : i cristiani oscurantisti da “mettere a posto !”..gli islamici no….non so se c’è da ridere o piangere …aimè credo ci sia solo da piangere .. ). .. Insomma decidono loro cio che è giusto o no cio che è democrazia o no. E decidono sempre loro se devi credere in Dio o meno e come crederci…come devi vivere e pensare ..come indirizzare la sessualità, etc etc Sia fatta la “loro” progressista ( ???!!!! ) volontà…sempre e comunque volenti o nolenti. E la vera democrazia ??? un optional….decidono loro cio che è democrazia o meno o cosa si intende per democratica libertà.

    Quando è che incominciamo “con forza ” a ribellarci a questa dittatura culturale ??? quando ???? mi fanno sempre più S-C-H-I-F-O………finirà che pur per reazione diventerò fascista nel senso classico del termine (e non lo sono manco lontanamente ). Ma devo dire la sincera verità sto incominciando a non veder male certi loro modi di vedere.

    • inutile dire che la storiella che è difficile praticare l’aborto perché ci son troppi obiettori è una sonora balla …..(sono dei bugiardi e fascisti patentati…)..un pretesto risibile per imporre legislativamente e culturalmente il loro modo di vedere.

  • « l’idea geniale di proibire ogni forma legale di vendita di stupefacenti »

    Direi che è geniale se l’idea viene ad un banchiere.

    D’altronde, come tutte le battaglie (a favore del capitale) di radicali e sinistre liberali varie, come quella “proibizionismo Vs antiproibizionismo”, fanno parte di quelle socialmente divisive per motivi moralistici e anticoscienziali rispetto al conflitto di classe.

    Esiste una certa letteratura sul rapporto tra banche e riclaggio dei traffici illeciti, sono i primi mercati per “fatturato” del capitalismo moderno.

    Da Sigonella, all’Afghanistan, al Kosovo, è noto da decenni (basti ricordare le inchieste del giudice Palermo) che sono i servizi atlantici per mezzo dell’apparato militrare atlantico coloro che gestiscono il traffico internazionale di stupefacenti. I soldi, come ricordava Falcone, prima o poi passano dalle banche.

    Non è un caso che la sinistra liberale e collaborazionista (quella finanziata da chi Soros rappresenta, con la sua pubblicità globale antiproibizionista e liberalizzatrice) abbia fatto della lotta alla mafia una crociata (tipo Saviano…): la mafia è, in fin dei conti, una forma di normalissimo capitalismo liberale fuori legge: l’importante è che non si tocchi il capitalismo finanziario al di sopra della legge.

    Quello che i buffoni chiamano “Terzo livello”.

    L’importante è non parlare di capitalismo, liberalismo, conflitto di classe e coscienza nazionale.

  • io ripropongo la questione: legalizzare marjuana e hashish ci “potrebbe” stare …..(ho detto “potrebbe ” )
    ma con le droghe chimiche ?? legalizziamo gli acidi ? e quali saranno le modalità di accesso dei fruitori ? e dove ? in farmacia …o dei centri particolari ? con documenti o senza ) ? a maggiorenni o anche minorenni ? ….ricordo che le droghe chimiche hanno un effetto devastante (basta anche una sola dose …in alcuni soggetti. E ti sei fottuto o la vita o parte del cervello o del fegato ..o altro ..). NON SI PUO’ LEGALIZZARE UNA COSA DEL GENERE.

    Io la droga la farei ingurgitare di “forza” gli imbecilli che in decenni hanno promosso la “cultura dello sballo” e del vietato vietare etc etc (tutti a sinistra )…questi si imbecilli calzati e vestiti passati per libertari..(dei miei calzini ) …la legalizzino per i loro figli e nipoti.

    • Basta che un qualsiasi soggetto senza saperlo sia bipolare o tendenzialmente bibolare o fortemente predisposto al bipolarismo ..prende una pasticca chimica e gli parte il cervello definitivamente….scivola dritto dritto nella schizofrenia (potrebbe bastare una sola pasticca …oppure diverse sniffate di cocaina ..magari “pulita ” e venduta regolarmente in un apposito centro ).
      ——>>>la pazzia dei (pseudo ) “libertari” dei miei calzini.
      Ma è un caso che la stragrande maggioranza di chi è impegnato magari da decenni nel salvare ed aiutare i tossici di vario tipo…sia contro la legalizzazione ?? no..non è un caso .

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