
Cari amici 5 stelle: calma e gesso!
Il M5s ha molte qualità positive come la spontaneità o la ricerca del nuovo, ma sicuramente la stabilità emotiva non è fra queste. Quando hanno un successo, anche parziale, come la conquista di Roma e Torino, si fanno prendere dall’euforia e si convincono che la conquista del governo è dietro l’angolo e già indossano la grisaglia ministeriale. Quanto poi c’è qualche intoppo e le aspettative vanno deluse (come nelle europee del 2014), cadono in depressione o iniziano a sbroccare.
Allora, partiamo da una semplice constatazione: il M5s ha incassato una battuta d’arresto nelle ultime amministrative: nulla di tragico o di irreparabile e la reazione più azzeccata è stata quella a caldo di Beppe: “Non illudetevi che sia il nostro funerale, ci siamo ancora” ed è così: il M5s è comunque un movimento con un seguito di massa che, peraltro, ha difficoltà, in genere ad esprimersi nelle elezioni amministrative. E, salvo alcuni casi negativi, il M5s è stato il terzo partito con percentuali, grosso modo, intorno al 20%.
Certamente c’è un segnale da capire: una parte dell’elettorato “Grillino” ha preferito astenersi o votare per le liste civiche (mai così numerose ed agguerrite). Perché è accaduto? Sicuramente le deluzioni per la giunta raggi, i pasticci genovesi, la solenne stupidaggine fatta sulle liste a Palermo (frutto di impreparazione, visto che c’era una soluzione rapidissima e semplice per cavarsi di impiccio) hanno influito tutte, ma, a mio modesto avviso, la ragione principale è stata un’altra: la percezione di una opposizione più debole e della ricerca del consenso dei poteri forti italiani ed europei. Il tutto culminati nella sciocchezza finale di sedersi al tavolo con i bari, per di più, in nome di una pessima legge elettorale che passava dal “Consultellum” al “Contortellum”.
Insomma, cari amici, se ti presenti come un Masaniello descamisado e poi di colpo indossi frak e cilindro e parli con la r moscia, che la gente resti un po’ disorientata ci sta. O vi pare strano? In questo state ripetendo gli stessi errori del Pci fra il 1976 ed il 1979: attenti perché poi non servono le improvvise virate di bordo ed il declino può diventare inevitabile. Ed è proprio quel che successe al Pci. Dunque è su questo punto che bisogna approfondire il discorso senza lasciarsi distrarre dalle notizie di cronaca o dalle provocazioni giornalistiche che ti tirano in trappola. E, invece, nel giro di pochi giorni, mi pare che che si stiano infilando una bella serie di errori.
Iniziamo: l’incontro Casaleggio-Salvini. Partiamo dall’idea che chiedere le prove, il nome dei testimoni ecc è una discussione perfettamente inutile: in questi casi chi vi vuol credere ci crederà anche senza lo straccio di una prova, e chi non ci vuol credere non ci crederà neanche se gli porti la pistola fumante con attaccata la mano dell’assassino. Allora smentire? Si ma senza troppa enfasi ricordandosi di quel che diceva Churchill (“una smentita è una notizia data due volte”). Querelare? E’ la stupidaggine peggiore, perché fa diventare una notizia quello che non è affatto una notizia. In fondo, scusate, Repubblica ha detto che c’è stato un incontro fra Davide e Salvini, ma questo non significa che si siano fidanzati o che si sia stabilito chissà quale accordo politico. Che Il responsabile di una forza politica parli con il responsabile di un’altra formazione, anche la più distante del mondo, è cosa abbastanza normale, vi pare?
Drammatizzare la questione, querelare serve solo a dare la sensazione di chissà quale retroscena si voglia nascondere e, quando si arrivasse alla sentenza più favorevole al M5s, nessuno si ricorderebbe del fatto di chissà quanto tempo prima e la cosa finirebbe con un pezzo da 60 righe a pagina 7. Intanto, però il caso monterebbe con tutto danno del M5s che ci fa la parte di chi vuole imbavagliare la stampa. Io avrei risposto con un comunicato brevissimo: “l’incontro Casaleggio-Salvini non è avvenuto e Repubblica è caduta in un grossolano inganno, ma anche se l’incontro ci fosse stato, la notizia dove è?”
Sempre a proposito di rapporti con la stampa, leggo una dichiarazione attribuita alla Casaleggio associali che però non ho trovato sul sito, per cui la prendo con le molle: “Di Maio non è in discussione”. Spero se la siano inventata i giornalisti, ma ragioniamo come se fosse vera. Che significa “non è in discussione”? Che non gli possono essere fatte critiche per le scelte politiche fatte o che è fuori discussione che sarà certamente lui il candidato Presidente del Consiglio. Se si vuol dire la prima cosa ricordo che in democrazia ed in criminologia nessuno è inattaccabile e tutti siamo discutibili. Se il significato è il secondo peggio ancora: ma allora le primarie in line che le fai a fare? Anzi dovresti preoccuparti di trovare altri competitori, altrimenti la consultazione avrebbe il valore delle elezioni nella ex Urss con lista unica. Ma si tratterà sicuramente di una balla giornalistica.
E veniamo al dente più dolorante: l’improvvisa fiammata in tema di immigrazione, rom e mendicanti. Ci sarebbero questioni di principio (immagino che il M5s abbia fra i suoi valori anche quello della solidarietà umana e del diritto alla vita di ogni essere umano) ma ne parliamo in una delle prossime occasioni, qui concentriamoci su due aspetti: fattibilità e senso politico. Sulla fattibilità direi che le politiche di blindatura anti immigrati sono sempre fallite. Quanto ai rom, va bene, togliamo di mezzi gli accampamenti, ma dopo dove li mettiamo?
Conosco la risposta: gli diamo i fondi europei per darsi casa e piantarla con il nomadismo, solo che ci sono un po di problemi: non so quanto i fondi europei siano sufficienti, non so se ci sia un’offerta abitativa adeguata, considerando che queste sono comunità che vogliono restar tali e che non accettano di essere dispersi sul territorio in nuclei familiari atomizzati (e sempre che il vicinato gradisca questi arrivi e non abbia reazioni peggiori di ora), senza dire dei sinti la cui cultura è orgogliosamente nomade. Certo sarebbe auspicabile che fosse superato il nomadismo, è irrinunciabile che i bambini vadano a scuola e non usati per l’elemosina (e su questo non trovo eccessiva la misura della decadenza della patria potestà) ma sono questioni su cui si debba andare con i guanti di velluto cercando di conquistare il consenso. Oppure diciamo che Minniti sta facendo bene con la sua politica del Daspo per migranti e rom (che, peraltro, spesso sono cittadini italiani). Ve la sentite di farvi seguaci di Minniti?
Quanto al significato politico dell’operazione, diciamoci le cose come stanno: il disegno è quello di dare un profilo di destra al movimento che risulti omogeneo a quello del candidato Presidente del Consiglio. Attenti che potrebbe essere un calcolo rovinoso: il M5s ha una consistentissima fetta di elettori di sinistra che potrebbero non gradire, mentre a destra è difficile che ci siano particolari sfondamenti perché, su questi temi, la Lega è più credibile.
Attenti a non porre le premesse per una vera batosta elettorale. Ed allora: calma e gesso, facciamo una riflessione molto attenta ed evitiamo di buttarci in scelte sconsiderate.
Aldo Giannuli

Allora ditelo
Sembra che le leggi elettorali possano fare molto per la paura dei partiti esistenti di perdere voti a destra ed a manca: basta che siano abbastanza subdole da ostacolare che si affermi una nuova offerta politica in concorrenza.
In economia i sedicenti liberali dicono di essere contro i cartelli economici ma in politica risulta che le leggi elettorali vengano concepite secondo altro registro per formare oligopoli o duopoli.
Gaz
“Italiani, elettori, inquilini, coinquilini, casigliani!
Quando sarete chiamati alle urne per compiere il vostro dovere, ricordatevi un nome solo: Grillo!
Italiano! Vota Grillo
Italiano ! Vota Grillo! (un condomino irriverente: “Sì, e la Fata Turchina eh…”)
Brutto mascalzone, figlio di…
(Riprende “alla Mussolini”): Italiani, italiani! Vota Grillo, vota Grillo, vota Grillo, vota Grillo!
Inquilini, coinquilini, condomini, casigliani, quando andrete alle urne per compiere il vostro dovere, votate la lista PNR, Partito Nazionale Restaurazione; scegliete un numero solo che è tutto una garanzia, tutto un programma: 47.
(il solito condomino irriverente: “Morto che parla!”)
E fesso a chi non sta zitto!
Ma guarda che numero mi hanno dato!
(Adattato da “Gli Onorevoli” con Totò, reg. Sergio Corbucci, 1963)
Paolo Selmi
Diavolo d’un Gaz!
Geniale!
Paolo
Gaz
Grazie Paolo, sei generoso.
Roberto B.
Proprio così, caro Gaz; con Grillo, La Trippa per i gatti finirà.
Roberto B.
Sull’incontro Casaleggio-Salvini, se ho capito bene la querela dovrebbe riguardare l’affermazione di Calabresi che su Repubblica ha dato pubblicamente del mentitore a Casaleggio quando ha smentito l’incontro, smentita arrivata peraltro anche da Salvini, per quello che vale.
Purtroppo, è anche molto vero l’aforisma di Churchill! Ma quando è in gioco la propria onorabilità, il silenzio o peggio la semplice protesta, ancorchè urlata, equivale ad assenso. Piuttosto, sempre che ci sia assoluta certezza di non essere poi smentiti in sede giudiziaria, bisognerebbe chiedere risarcimenti milionari, per cercare di mettere un po’ di sabbia nei serbatoi delle macchine del fango.
Penso anch’io che il nomadismo non è un problema risolvibile; ma siccome non si può dire con questa crudezza, la storia politica è piena di “grida” fatte per far credere di voler affrontare il problema, salvo poi che gli interventi sono stati di facciata e tutto è rimasto come prima. Sono curioso di vedere se e quali interventi l’amministrazione Raggi metterà in campo e se riuscirà davvero a portare a casa qualche risultato.
Sullo Ius Soli, il M5S ha annunciato la propria astensione, non il voto contrario. Forse non è molto, tuttavia lo distingue dalla Lega e da Salvini che si è subito affrettato a congratularsi con se stesso dicendo che “il M5S è infine pervenuto sulle nostre posizioni”.
Aldo S. Giannuli
conoscendo Davide so che se avesse incontrato davvero Salbini, lo dirette e non si nasconderebbe, per cui mi rendo conto della sua reazione di fronta all’accusa di ecr mentito, unico timore che ho è che il proseguire della polemica possa fare più danno al M5s che il lasciar cadere la cosa
Roberto B.
Questa polemica dovrebbe ormai continuare nelle aule giudiziarie, con i tempi della giustizia civile che ben conosciamo.
Allora dileto
Qualcuno mi spiga perché Grillo non ha chiesto agli iscritti del M5S (e che sono il M5S) cosa ne pensassero dello ius soli?
PS: In Inghilterra certe questioni sono risolta da un’authority indipendente (IMPRESS certificata dal Press Recognition Panel) finanziata da donazioni da privati cittadini e costituita in seguito all’inchiesta Leveson che ha comportato la chiusura della Press Complaints Commission.
http://pressrecognitionpanel.org.uk/
Allora ditelo
Fate una donazione a Rosseau e poi annunciate su Twitter che l’astensione al Senato vale come votare contro perché innalza il quorum del numero legale: altra cosa sarebbe il non essere presenti.
Allora ditelo
Questa problematica delle indizioni delle consultazioni online dovrebbe essere risolta con spiegazioni sul blog che non gestisce Grillo così che anche i meno dotati ogni volta che accada sappiano perché non sia stato necessario convocarle.
Per tutte le volte che ho letto o sentito qualcuno lodare la democrazia diretta non sono stato in grado di capire con quale criterio funzioni quella del m5s.
Se non erro talvolta veniva detto che le decisioni erano già fissate nel programma oppure erano state fissate come conseguenza implicita di qualche precedente votazione.
Sulla base della mia comprensione non ho mai avuto un parere favorevole ma il M5S si è sempre dimostrato al di là della mia comprensione: è sempre sbucato qualche cavillo interpretativo come nella logica paraconsistente.
Tenerone Dolcissimo
Il problema non è stato quello di sedersi al tavolo delle trattative della legge elettorale.
E’ normale che una legge elettorale sia fatta da tutti i partiti di comune accordo, come le riforme costituzionali e difatti a volte le leggi elettorali fanno parte della costituzione.
Il grave è stato cercare di aggregarsi all’ALDE cioè al piu’ combattivo reggimento delle forze di occupazione straniera che agiscono in Italia.
PS A proposito. La L di ALDE sta per “liberali” ma mai ho sentito qualcuno dell’ALDE esprimersi contro l’eccessiva tassazione nonostante sia noto che un liberale, per definirsi tale, ogni giorno deve sacramentare tre volte contro le tasse esattamente come ogni buon musulmano deve pregare tre volte rivolto verso La Mecca.
Tommaso B
Anche la questione dello Ius soli è una provocazione politico mediatica, per tentare di schiacciare il M5S a destra, con il doppio scopo di deludere gli elettori del M5S provenienti da sinistra e nello stesso tempo evitare ulteriori emorragie di voti dal PD e dai partiti di sinistra verso il M5S.
Meglio non cadere in queste trappole, tenersi alla larga, non partecipare a discussioni o votazioni su temi così divisivi, messi apposta per spaventare alcuni potenziali elettori.
Meglio tornare a parlare di legalità, corruzione, conflitto d’interessi, tutti temi da cui il PD si tiene alla larga.
Gaz
A volte mi chiedo se il pd non si avvii a diventare un partito radicale spannellato di massa ad insaputa dei duri e puri in una operazione tatticista, per trasmutarsi in seguito in altro, ma penzolando pur sempre nel campo neo liberista.
Que se vayan
Si infatti un milione di bambini sono nati qui apposta per consentire a Lotti di evitare il voto di fiducia.
Idem per quelli che rischiano la vita per attraversare il mediterraneo.
Sei capace di distinguere le “ragioni” dal “tifo” o sei forse come i politicanti del PD?
Tenerone Dolcissimo
Ho raccontato tempo fa che io, uomo di destra liberale, ho partecipato ad una manifestazione inondata di bandiere rosse dove il 99 per cento dei partecipanti era comunista. Questo perche’ delle tante manifestazioni contro la UE in programma quel giorno era quella più estremista.
Rinaldi, uomo di sinistra, non manca mai di parlare di amor di patria. Fusaro, noto esaltatore del marxismo, non manca di lodare lo stato nazionale. Entrambi usano parole che 40 anni fa uscivano dalla bocca del solo Almirante.
Non dimentichiamo poi che molti settori di sinistra scavalcano la Lega nella lotta contro l’immigrazione selvaggia e non stupisca, perché oramai lo capiscono anche le pecore con la meningite che questa immigrazione ha come scopo principale quello di inchiappettare i ceti popolari.
Forse questa crisi un qualcosa di buono lo ha prodotto: ci ha condotto ad apprezzare le idee dell’avversario e a condividerle almeno parzialmente.
Quindi se i piddini pensano di guadagnare posizioni oggi e salvare la testa domani accusando di fascismo chi non la pensa come loro hanno fatto male i conti.
Non dico che destra e sinistra non esistano più. Esistono e torneranno a dividersi come accadde durante la rivoluzione francese.
Ma prima ci sono tanti aristocratici da ghigliottinare. Mano alla mannaja.
Stefano Trucco
Che poi viene la parte davvero divertente, quando i ghigliottinatori cominciano a ghigliottinarsi l’un l’altro (o a mandarsi in campo di concentramento, se preferiscono).
Iacopo Biondi
Il problema sta nel tipo di consigli che sta dando. E’ possibile che un partito o movimento che dir si voglia possa essere segno di consigli che riguardano l’essenza di quello che dovrebbe essere un programma o almeno una linea politica? E’ concepibile che sia normale consigliare, non su un dettaglio, ma sull’adesione o meno a provvedimenti come la legge elettorale o la legge sull’immigrazione che dovrebbero essere incardinati in un programma, altro che consigli su cosa fare o meno! E la cosa più eclatante di tutto questo è che il partito o movimento che dir si voglia dovrebbe o meno aderire a tali indicazioni sulla base del vantaggio elettorale che la decisione porterebbe. E non dico questo biasimando il fatto che il consiglio venga dato; lo dico per rendere evidente la totale mancanza di un qualsivoglia programma, idea, ideale, disegno di società, obiettivo di questo partito o movimento, ragion per cui qualsiasi consiglio o indicazione proveniente dall’esterno può avere cittadinanza e accoglienza. La pericolosità di un siffatto movimento una volta al potere, la lascio considerare a lei; speriamo solo che continuino a consigliarlo delle brave persone. Purtroppo non sarà così.
Lorenzo
Conformemente alla sua teoria autoproclamata per cui l’avalutatività è riservata alle sole pubblicazioni scientifiche, in questi consigli rivolti al M5S (e nei suoi articoli in generale) Giannuli assimila senza parere le sue predilezioni ideologiche ad obbiettivi elettorali e di consenso. Ad esempio il processo di normalizzazione filosistemica dei 5S non gli è gradito, quindi meglio parlarne come fosse una deviazione occasionale e non un processo strutturale, largamente irreversibile.
Personalmente vedo un grande vuoto generato dalla morte delle ideologie e dei partiti in senso tradizionale, che assieme allo sfacelo economico e all’invasione extracomunitaria espone il gregge, pardon l’elettorato, a repentini sbandamenti di umore (e di voto). Un vuoto che tutti i soggetti politici, coll’eccezione molto (ma molto) parziale della Lega nord, cercano di sfruttare a forza di artifici verbali, sbandate programmatiche, trovate mediatiche e manovre di corridoio. Grillo fa quel che fan tutti; d’altro canto, mancando completamente i 5S di una cultura politica propria, non si vede come potrebbero riempire il nulla ideale ed esistenziale di questo tristo tramonto dell’occidente.
Gaz
Ci fu un ometto con velleità artistiche che provò a riempire di contenuti il tramonto dell’occidente e si è visto che fine ha fatto.
Ce ne fu un altro che non seppe far di meglio che reggere la coda al primo e fare disastri su disastri, che continuiamo a pagare tutt’ora.
Dubitare, dissentire, eccepire !!!
Ernesto Rossi
L’M5S non è un partito di sinistra ma è certamente di destra, anzi cerca di tenere i piedi un pò in tutte le scarpe, quindi sono dei moderni opportunisti di Destra. Chi lo organizza a livello locale è sempre un ignorante del tipo moderno, ovvero uno capace di leggere e scrivere nella misura in cui è pessimo lettore e scarso scrittore. un tecnicuccio furbastro che crede di essere un capace mentre si ritrova in una organizzazione da capo carismatico e non costringe gli associati a cercarsi effetticvmente un elettorato, dei sostenitori, questo però lo sanno benissimo, rappresentanti di un partito per il quale a loro è bastato versare 19 euro al mese per il meet-up. Troppo comodo e troppo furbo, dove furbo è sempre opposto ad intelligente! L’M5S non intende compiere nessun passo effettivamente rivoluzionario, come attaccare la Chiesa e mandarla definitivamente a monte, oppure rifiutarsi sin dal primo giorno di entrare in Parlamento con la giacca e la cravatta, allo stesso modo potevano dormire nelle stanzette sul tetto del Parlamento e mangiare alla mensa, mentre hanno chiesto cifre esorbitanti per svolgere la funzione di parlamentare, venendo meno a quel che avevano promesso. Di sicuro questi pavoni egocentrici che compongono i meet-up e riempiono le liste non sono differenti sul piano psicologico agli altri opportunisti politici, proprio perchè essendo popolani non hanno avuto altro riferimento imitativo. unico mezzo ancestrale che ogni uomo abbia da sempre usato per imparare. Inoltre costoro non possono essere che il frutto della manipolazione tipica della psicologia di massa, che domina i cittadini sin dagli anni 20; per cui dovrebbero prima liberare se stessi eppoi umilmente riconoscersi ignoranti e incapaci; manca infatti una concreta classe dirigente che possa dettare una agenda concreta. L’unica osa certa è che esiste un bacino di voti assolutamente maggioritario a Sinistra, ma appunto i fascisti consapevoli e questi che l’hanno respirato dall’aria, non ne vogliono sapere…
Roberto B.
Si vabbè ma fuma de meno.
Gaz
@Ernesto Rossi (che nick impegnativo !)
.. ma la Chiesa con tutte le processioni che organizza per i monti … già va a monte.
Non penso che i preti abbiano bisogno della sua autorizzazione.
Secondo gli ultimi sondaggi il partito della pagnotta è in testa.
Ha ragione quando afferma che le coreografiche delle parate degli anni venti e trenta erano grandiose. Nulla di paragonabile ai meet up .. dove si sta pure scomodi.
Mario Vitale
@ Tenerone Dolcissimo
Non è che Lei si definisce liberale, ma in realtà è un liberista? Per quale motivo un liberale dovrebbe sacramentare contro le tasse? Nelle idee di John Locke è l’intromissione dello Stato nelle libertà del cittadino che deve essere minima, non il prelievo attraverso le tasse. Il secondo punto è più critico per un liberista, il quale vorrebbe che tutto fosse privatizzato e lasciato in mano alla libera impresa ed al mercato. Non si può negare, ovviamente, che secondo la filosofia liberale le tasse dovrebbero essere minori, rispetto ad uno stato amministrato da un governo di sinistra, però lo stato sociale di per sé non è incompatibile con la dottrina liberale.
Tenerone Dolcissimo
Sinceramente stento a capire cosa significhi liberista.
Il liberale è per la libertà e contro l’intromissione dello stato in tutti i campi
In primis nelle libertà individuali e ci accorgiamo cosa vuole dire ora con le campagne di stampa goebbelsiante pro UE e pro Merkel della RAI
IN secundis per l’economia che vuole dire libertà di fare impresa senza troppe vessazioni statali e senza troppe tasse. ANche perché è illusorio che i politici usino le tasse per il bene dei cittadini.
Non nego che una certa dose di stato sociale possa essere accettata anche da un liberale
E ammetto anche che un pò di interventismo keynesiano possa essere utile ogni tanto purché non diventi un vizio.
Spero che nessuno voglia considerare liberale la UE considerato che è favorevole ad alte tasse per mantenere efficiente lo statalismo tedesco
Mario Vitale
Liberista mi risulta essere un seguace delle teorie economiche di Adam Smith, che non sono di per sé incompatibili con il pensiero liberale, ma per un buon liberale dovrebbero essere subordinate.
Mariulin
Riflessioni che possono interessare. Viene anche linkato un suo articolo.
Buon lavoro.
http://orizzonte48.blogspot.it/2017/06/sovranita-e-alleanze-un-falso-problema.html
Gaz
O.T.
Il negoziato tra EU e UK sulla Brexit ha segnato le prime battute.
Theresa May, con candore da guerriera vergine, come prima mossa ha lanciato sul tavolo delle trattative il processo di acquisizione della cittadinanza britannica ai residenti EU, tacendo che è capitale umano prezioso, ben istruito e integrato. Sono di gran lunga più numerosi gli UE in UK, di quanti siano gli inglesi in UE: l’affare è a tutto favore dei britannici.
Gli inglesi sono delle vecchie volpi nelle trattative. La May è stata ben supportata. Non bisogna dimentica di avere a che fare con dei pirata in giacca e cravatta.
Hanno fatto passare per vantaggio altrui un vantaggio per essi. Ma hanno mostrato di avere una buona riserva del materiale più prezioso per condurre una trattativa .. rispetto alla controparte UE .. e scrivere così l’agenda.
Nell’abilità ed esperienza nel reperimento del bene più prezioso durante un negoziato non c’è confronto tra le strutture inglesi e quelle dell’UE, che non dovrebbe neppure averne.
Qualsiasi accordo raggiunto sarà caratterizzato dall’asimmetria di informazioni tra UK e UE a tutto vantaggio dell’UK, col rischio di trovarsi i pirati di Inghilterra e Commonwealth liberi di gironzolare in casa a loro piacimento.
Altro che Cina !
Nel corso della storia nessuno ha fatto buoni affari con gli inglesi, neppure gli scozzesi.
Non illudiamoci che lo facciano con la UE.
I migliori affari con gli inglesi sono quelli non fatti.
Che sia allora hard Brexit !
All’UE costerà molto meno la hard Brexit, di quanto costerebbe avere l’Inghilterra con un piede dentro e l’altro fuori dall’UE, come del resto ha sempre fatto. Ora vuole alternare i piedi.
De Gaulle, che conosceva bene di qual pasta fossero fatti i politici inglesi, aveva buone ragioni per tenere fuori l’Inghilterra fuori dalla CEE.
Bisogna dargliene atto.
Gaz
Di qual foggia fossero gli abiti nascosti sotto le giacche cravatte, lo si è visto non appena la delegazione UE ha detto a quella UK che nell’Unione ci sono regole e vanno rispettate, onde c’è anche un Tribunale.
Gli inglesi hanno fatto orecchie da pirati.
Ma quando mai i pirati hanno avuto delle regole commerciali da rispettare ??