Xi Jimping, il Roosevelt cinese

Nel 2017, negli Stati Uniti, è stato pubblicato un testo fondamentale per comprendere i futuri sviluppi delle relazioni tra Cina e Stati Uniti. “Destined for War“, scritto dal professore di Harvard Graham Allison, è un’approfondita analisi dei potenziali focolai che potrebbero innescare una deflagrazione conflittuale tra le due principali potenze mondiali e, al tempo stesso, una dettagliata ricerca storica che indaga sulla potenziale riproposizione, nel campo della rivalità sino-americana, della cosiddetta “trappola di Tucidide”.

Questa è la situazione di conflittualità tra una potenza egemone e un rivale in rapida ascesa che potrebbe causare lo scoppio di una guerra, secondo una dinamica descritta dal grande storico ateniese nella sua cronaca della Guerra del Peloponneso che oppose la sua città, in dinamico sviluppo nel mondo greco, a Sparta nel V secolo a.C.


Allison, nel saggio, cita sedici esempi storici di rivalità modellate su quella tra Sparta e Atene che possono risultare istruttive per delineare gli scenari futuri della relazione sino-americana; dodici di queste rivalità (come quelle tra Regno Unito e Francia per il dominio dell’Europa tra XVIII e XIX secolo, tra Russia e Giappone in Estremo Oriente a inizio Novecento e tra Germania e Regno Unito per la supremazia navale e coloniale poco prima della Grande Guerra) sono degenerate in conflitti aperte, mentre altre quattro (come la sfida tra Stati Uniti e Unione Sovietica nel corso della Guerra Fredda) hanno visto un diverso svolgimento.

In questa seconda categoria, Allison descrive la sfida tra Regno Unito e Stati Uniti svoltasi a cavallo tra XIX e XX secolo, mentre la potenza americana sorpassava l’ex madrepatria britannica come prima economia mondiale e consolidava la propria supremazia sull’emisfero occidentale. L’uomo che guidò e impersonificò gli arrembanti USA del tempo fu il Presidente Theodore Roosevelt, la cui figura presenta non pochi tratti di somiglianza con il leader cinese Xi Jinping.

Xi Jinping cammina sul sentiero di “Teddy” Roosevelt in quanto leader capace di guidare la propria nazione alla consapevolezza della caratura globale delle proprie potenzialità e di porre in essere politiche capaci di concretizzarle. Cresciuti attraverso esperienze di vita degne di un romanzo di formazione e fattisi strada in un agone politico complesso e feroce, Roosevelt e Xi sono accomunati dallo stile della leadership, capace di garantire forti tratti personali a sistemi collegiali e di focalizzarsi sull’elaborazione di grandi strategie per i rispettivi Paesi.

Roosevelt consolidò la dottrina Monroe e sancì la primazia di Washington sul continente americano, dall’Alaska alla Patagonia, rintuzzando i tentativi di ingerenza britannica in Venezuela e vincendo contenziosi territoriali sui confini col Canada, imponendo manu militari alla Colombia l’indipendenza di Panama e, con essa, la costruzione del Canale che, aprendo alle comunicazioni dirette tra Oceano Atlantico e Pacifico, si trasformò sul lungo termine in un asset fondamentale per il dispositivo geostrategico statunitense, fondato sul controllo delle rotte di comunicazione oceaniche. Fu lo stesso Roosevelt a tramutare in realtà concreta le teorie dell’ammiraglio Mahan sul dominio dei mari e a avviare la rapida modernizzazione della United States Navy, ancor’oggi con ogni probabilità la più formidabile delle forze armate della superpotenza.

Con Xi Jinping, Mahan è letteralmente sbarcato in Cina: la Repubblica Popolare è conscia che per poter condurre una politica attiva su scala mondiale non può non consolidare la propria flotta, e si sta di conseguenza impegnando in profondità per svilupparla, destinando alla Marina dell’Esercito Popolare di Liberazione stanziamenti imponenti per rafforzare la dotazione di portaerei, sottomarini, incrociatori e missili antinave di interdizione. La Belt and Road Initiative e l’elaborazione della Nuova Via della Seta, al tempo stesso, rappresentano la prima, forte concretizzazione di una vera e propria strategia globale da parte cinese: Xi Jinping punta ad accrescere l’influenza del suo Paese negli affari mondiali ed è innanzitutto favorevole a un’estensione dell’interconnessione commerciale, politica e diplomatica tra i principali Stati asiatici, fonte di un’erosione indiretta dell’influenza di Washington sulle sponde dell’Indo-Pacifico che appare simile a una riproposizione edulcorata e “multilaterale” della “dottrina Monroe”.

Il parallelismo storico tra Roosevelt e Xi Jinping è sorprendente e richiama il confronto tra Stati Uniti e Cina che Allison, nel suo libro, descrive dettagliatamente. L’egemone, che si considera nazione indispensabile per l’ordine mondiale contemporaneo, convive e rivaleggia con il potenziale concorrente numero uno, certo della legittimità del suo ritorno al rango di indiscutibile protagonista della storia che appare inscritto nel suo stesso nome (non è un caso, infatti, che i cinesi chiamino il loro Paese “Impero di Mezzo”).

La “trappola di Tucidide”, tra Cina e Stati Uniti, potrebbe attivarsi da un momento all’altro, ma la guerra tra i due pesi massimi del sistema mondiale rimane, allo stato attuale delle cose, un’eventualità abbastanza remota. Ai decisori strategici spetterà il compito, nei prossimi anni, di disinnescare le tensioni che a più riprese si accendono nella dialettica tra Pechino e Washington: il monito di Tucidide sui potenziali fattori di rivalità che rischiano di trasformare la guerra in un atto inevitabile risulta ora più che mai attuale, segno distinitivo della rilevanza dei consigli che la storia può dare ai suoi protagonisti contemporanei.
Andrea Muratore

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Andrea Muratore

Andrea Muratore, classe 1994, è studente magistrale di Economics and Political Science all’Università degli Studi di Milano; collabora con “Gli Occhi della Guerra” e con il sito di Aldo Giannuli.

Comments (41)

  • OT

    Ricordo che lo straordinario sviluppa della Cina è dovuto al fatto che “sostanzialmente” il sistema di fondo che usano è quello keynesiano elaborato dalla MMT. Quello che non si puo fare più in Europa…causa Fiscal Compact /Pareggio di Bilancio: hanno ucciso il meccanismo tecnico per permettere lo sviluppo. Cioè hanno ucciso Keynes votandosi all’asfissia ordoliberista tedesca. La Cina funziona a propulsione MMT (forse senza saperlo…ma il sistema in parte è similare… ).

      • Se conosci come funziona “il sistema MMT “..elaborato da Warren Mosler..e vedi come funziona “di fatto” il sistema di emissione monetaria cinese..ti accorgi subito che ci son fortissime analogie. Io anni fa facevo parte di un gruppo MMTdella mia città ..che non si occupava di politica ma solo di “divulgazione economica ” , gruppo che non esiste più grazie a quella testa di cavolo chiamato Paolo Barnard …(sforzo grande per non dire parolacce pesanti…;-) …la mia città (Cagliari ) con Rimini sono state le due tappe di un super meeting economico a sfondo Keynesiano /MMT ove vennero diversi economisti in Primis Warren Mosler, e tutta una serie di economisti dell’università di economica di kansas City. (Missouri )che è il centro della mmt ove è stata elaborata e divulgata ..+ altri economisti cartalisti keynesiani vicino alla MMT come l’economista francese Alain Parguez (figlio di una dei fondatori del Partito Comunista Francese …a 12 anni conosceva benissimo tutte le opere di Marx ..) …al meeting io ci andai per curiosità (e la prima volta che sentii parlare della mmt ) c’erano tanti studenti di economia ed Warren Mosler gli fu chiesto quale era attualmente lo stato che come “tecnica” si serviva del sistema MMT e Mosler rispose che era la Cina (parlo di “tecnica” di metodologia di emissione e di applicazione nel sistema ..il sistema nel complesso lo sappiamo come è: un mix tra residuo di comunismo deteriorato/degenere al potere da una parte ed il peggior liberismo economico occidentali per un altro verso (sfruttamento minori, niente diritti, salari bassi, etc etc ) …ma la tecnica è MMT e lo sviluppo economico ..il costruire enormi citta supermoderne (New York è quasi una schifezza rispetto a Shangai )..etc etc è dovuta a quella tecnica simil keynesiana MMT…
        Quindi è un qualcosa che ho sentito io personalmente. I riferimenti sono in diversi articoli e libri…stasera cerco e vedo di postare alcuni link (dovrei trovarli ).Ma se sai come funziona il modello MMT e vai a controllare come funziona il sistema cinese ..non hai bisogno di conferme. Posterò stasera. Non è un metodo molto distante da quello che usavamo noi dal dopoguerra sino ai primi anni ottanta (cioè sino alla disgraziata separazione del Tesoro dalla Banca d’Italia ad opera di Andreatta e Ciampi ..quello cambiò tutto e fu il primo passo della nostra rovina ). L’italia era la Cina di oggi…cresceva ad un ritmo del 5 % annui ed era non il più ma uno dei più alti al mondo.. (il boom economico italiano era dovuto a quella metodologia keynesiana anche se imperfetta ) da notare: il debito pubblico nel 1981 era “solo” al circa il 58 % . Se la Cina usasse i parametri dell’Europa oggi…andrebbe in malora in poco tempo. Ciao. Se noi cambiassimo metodo e ritornassimo ad un sistema simil cinese nelle tecniche di emissione …sta tranquillo che il trend si invertirebbe in poco tempo. Ma è inutile dirlo ai cazzari neoliberisti di sinistra (traditrice e cialtrona ) neoliberista: a sciacquar la testa agli asini è tempo perso: meglio combatterli e spazzarli via una volta per tutte (anche con metodi decisi se necessario: e melma da stalla e non bisogna andarci sul delicato ).

        • non cito quelli del m5stalle…perché citare i cretini congeniti è tempo perso ;-)))
          “quelli ” (i cretini 😉 ancora necessitano di un corso elementare per imparar il conteggio degli scontrini dei bar e delle pizzerie per rendicontare……..e poi come inviare i bonifici;-)

        • Gli economisti di riferimento son questi :
          http://www.retemmt.it/gli-economisti/
          Parte di questi erano alla conferenza.
          Segnalo che la Kelton (presente al meeting da me prima citato ) è stata nominata da Bernie Sanders come consigliere economico ed fa parte del board di economisti per la riforma della FED americana . Altro personaggio di spicco è Michael Hudson che è un economista da premio nobel (ma non glie lo daranno mai..perché non è “allineato ” )..ha fatto un libro che tutti dovrebbero leggere (purtroppo non tradotto in italiano ) intitolato “Killing the host ” dove a mio parere “da premio nobel ” descrive e spiega perfettamente come il sistema neoliberista moderno si serve del debito per appropriarsi di una sorta di plus valore marxiano moderno (non la stessa cosa ..ma si assomiglia e un sistema succhia sangue molto più elaborato dal sistema del Plus Valore elaborato da Marx..il denominatore comune: il succhiare il sangue da parte del neo padrone liberista moderno .) usando il meccanismo del debito indotto e permanente. E’ una condanna dell’economia capitalista moderna (in particolare quella statunitense ) e del sistema neoliberista in generale passando anche all’europa (esemplifica il caso greco come metodologia ideale usata per distruggere un Paese senza usar armi attraverso il debito ).Peccato che non sia tradotto in Italiano: consiglio a chi parla inglese di leggerlo .
          C’è un libro sull’elaborazione dei Crediti di Certificato Fiscale (CCF ) una sorta di moneta parallela (che moneta non è ma “di fatto funge da moneta ” ) elaborata dagli economisti keynesiani Marco Cattaneo e Giovanni Zibordi il primo vicino alla MMT e il secondo della MMT intitolato :
          “La soluzione per l’euro. 200 miliardi per rimettere in moto l’economia italiana” (ed. Hoepli ) (CCF inseriti nel programma di Lista del Popolo di Giulietto Chiesa ..ed in un primo tempo adottati dal M5stAlle e poi “puntualmente” fatto semi marcia indietro …e te parevaaaa !!! come al solitoo…;-)
          https://www.amazon.it/soluzione-miliardi-rimettere-leconomia-italiana/dp/8820359162
          Questo è un ottimo libro a prescindere dall’elaborazione teorico/tecnica dei CCF …perché analizza con rigore tutta una serie di frangenti dell’economia che ci riguarda ..ed in un capitolo (non mi ricordo la pagina non ce lo ho a portata di mano ..ma il libro lo ho letto ) parla della Cina e del sistema monetario adottato con riferimento alla MMT.
          —>> Qui un post del sciancato mentale Paolo Barnard (molto normale non è )…ove accenna ad un articolo di Bloomberg News in relazione alla Cina e alla MMT…
          http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=535
          Qui un altro post in relazione ad un articolo di Barnard sulla Cina e la MMT
          http://www.galluranews.org/tempio-pausania-la-cina-magari-paolo-barnard-rubrica-economica-cura-antonello-loriga/

          Non vorrei che ingannasse il fatto che essendo il Barnard quello che è (cioè uno sciroccato )..queste cose le dice Warren Mosler (sentite io ) e e gli economisti prima citati.
          Ho trovato questo…non ho voglia di cercar altre fonti: basta e avanza…se sei interessato cercatele da te. Ciao.
          La Cina usa il sistema modello keynesiano MMT…ovviamente tutto il resto del modo di procedere è quello che è…(non è esattamente un regime democratico …ma forse sarà costretto a divenirlo..: da notare che 3 anni fa si è reso conto che non può focalizzare il sistema sull’esportazione (cioè mercantilismo Tedesco o Giapponese ) e sta cercando “in parte ” di far inversione di marcia per sviluppare il mercato interno: e qui serve : Keynes a trazione MMT (è l’ideale )….
          Si parla sempre della Cina moderna..ma c’è una parte della Cina tutta da sviluppare..

        • L’italia era la Cina di oggi…cresceva ad un ritmo del 5 % annui ed era non il più ma uno dei più alti al mondo.. (Paolo )
          ——
          ——
          Correzione:

          si fa per dire nel senso che cresceva….ma non c’è paragone con i ritmi di crescita cinesi di oggi che hanno raggiunto anche l’11 e passa % ..ma da noi una media del 5% di crescita costante per 30 anni consecutivi (1950/1980) era una media tendenzialmente superiore agli altri paesi europei.(ma non uguale a quella cinese di questi ultimi 15 anni )…tenuto conto comunque che son due realtà strutturali diverse…loro dopo la crisi del 2008 avevano un inflazione di circa il 6 % ..e una vasta aerea di povertà e per tal motivo la crescita non doveva scendere al di sotto del 7%..causa ripercussioni gravissime nell’area rurale povera …noi invece avevamo un inflazione da sudamericana al 21 % e stavamo benino a quel ritmo di crescita (letteralmente il paradiso rispetto ad oggi ). Allora non c’era la globalizzazione interconnessa…ed oggi si: oggi tutte le economie son particolarmente e sensibilmente legate alla domanda aggregata mondiale. Quindi definisco la crescita del 5% ” ritmi cinesi” in relazione a tutto il quadro macroeconomico del tempo…i ritmi cinesi di questi ultimi anni oscillano tra il 7 % e il 12 %…ma è un quadro macroeconomico mondiale differente. Non vorrei essere frainteso.

      • Hai fatto un altro lapsus e non calami…certo che Jinping ,tu e quello che ha scritto il titolo dell’articolo, lo potevate almeno controllare come si scriveva.

        P.S.
        Ma Gaz e la sua Acne news che fine ha fatto?

          • Continui a fare gaffe, tradizionale e semplificato si riferiscono alla scrittura degli ideogrammi e non alle pronunce che rimangono immutate.A volte è meglio rimanere in silenzio.

          • Non ci siamo proprio credevo che tu ci fossi invece ci sei.Quando ti arrampichi su uno specchio devi stare attento che non sia anche insaponato se no fai le figule di melda sperando che nessuno se ne accorga.Il pinyin è il sistema di romanizzazione-fonetizzazione del cinese ed è una cosa ben diversa dai due sistemi calligrafici da te strafalcionalmente citati a sproposito nel commentino di prima.Solo il bigamma-cluster nm puo’ essere abbreviato in m ma la n è la n.Hai fatto la tua figurina…certo che se usi questo metodo di studio anche per lo spagnolo andiamo bene ahahahahahaha

          • Eh eh eh non hai piu’ argomenti vero? Se ne sgattaiola co ste minchiate da ragazzetto ahahahah tanto la figulina di melda da finto eludito l’hai fatta ahahahhahahaha

  • Solo un’osservazione: è vero che la Cina punta a rafforzare la flotta, ma ragioni geografiche – e quindi, geopolitiche – le impediscono di giungere al controllo dei mari (è circondata da catene di isole ostili da Taiwan al Giappone o comunque non amiche a prescindere dalle Filippine all’Indonesia). Vedo la “Nuova Via della Seta” come un modo per by-passare ed elidere la dipendenza da rotte marittime che la Cina comunque non controllerebbe.

    Si badi infine che mentre gli americani non avevano avversari terrestri degni di nota – potendo concentrare i propri sforzi sulla flotta i cinesi hanno l’India e il piccolo ma sospettoso Vietnam ( e fanno parecchio per tenersi amica la Russia)…

    L’ America è e resta un’isola. La Cina no…

    • c’è da dire sia Cina che USA, trafficano e commerciano ovunque america,africa,EU,asia e nessuno piazza blocchi manu militari, come avvenne in passato. Caso mai sarà la velocità di scambio delle merci che porrà degli ostacoli e il modello di approvvigionamento energetico il limite di produzione; più che le rotte in sé che ormai nessuno pensa blocchi o dogane [ ansi sulle dogane e frontiere incominciano a considerarle un retaggio del passato che non sanno come archiviare ]. Oltre tutto con il sistema monitoraggio satellitare, di comunicazioni diventa sempre più difficile fare minacce o passare alle vie di fatto sensa che vi siano immediate ritorsioni.

  • Sullo straordinario sviluppo della Cina negli ultimi 15-20 anni, mi piacerebbe ogni tanto leggere da parte dei tanti eccellenti economisti qualche considerazione sulla sua situazione di partenza, specie quando il tasso di sviluppo cinese viene (a parer mio, impropriamente o, per lo meno, senza nessun correttivo), messo a confronto con quello dei Paesi economicamente più maturi, in particolare quelli europei.
    Fare questo tipo di confronti senza tener conto delle condizioni di partenza dei soggetti considerati, è come confrontare il tasso di sviluppo dell’Italia nel decennio dell’immediato dopoguerra con quello degli anni ’80 o ’90 del secolo scorso; nel ’45 c’era un’Italia rurale e distrutta, da costruire e ricostruire; negli anni ’80 c’era un’Italia da mantenere ed accrescere di quel poco che la situazione interna e internazionale consentiva.
    Senza poi considerare la piaga della corruzione, della mafia rurale trasformatasi in una specie di multinazionale che si è andata impadronendo dei mezzi di produzione, eccetera.
    Infine, mi piacerebbe anche che qualcuno di lorsignori economisti mettesse in evidenza la differenza di quantità di lavoro esistente tra il costruire ed il manutenere; per fare un esempio, una cosa è costruire dal nulla una rete autostradale, iniziando dai 760 km dell’Autostrada del Sole, ben altra cosa è manutenere i 6.750 km delle autostrade attuale, a cui peraltro devono sommarsi i 837.500 km dell’attuale rete stradale italiana (urbana e extraurbana).
    In definitiva, qualcosa che ha a che fare con la ” legge dei rendimenti decrescenti” di recente citata in uno degli interventi del nostro ospite.
    Aspettiamo un po’ prima di glorificare i mirabolanti risultati cinesi, ottenuti tra l’altro grazie al decisivo apporto dell’occidente che ha fornito maestranze e conoscenze tecniche e organizzative; aspettiamo che inizino anche loro ad avere a che fare con una maggiore maturità della popolazione, che sta già prendendo coscienza delle enormi disuguaglianze e non tarderanno le rivendicazioni con i conseguenti problemi.

  • Prof. Giannulli. Da modesto prof. liceale a grande prof. come Ella è.
    Bisogna ricordare che il discorso di Pericle tratto da Tucidide, da Ella evocato, contiene questo concetto:<>. Insomma allora Atene allora finì come sappiamo. Oggi i sudditi, di cui noi siamo parte, dovrebbero far comprendere al padrone sul Potomac che se vuole passere alla storia come un paese con una grande storia deve provare a falsificare il discorso di Pericle.

  • Io — animalista, ecologista e critico nei confronti del capitalismo — non esprimo apprezzamento nei confronti del modello di sviluppo della RPC. È roba marcia.
    Le élites cinesi hanno fuso il consumismo capitalistico-occidentale, l’antropocentrismo marxista ed il moralismo confuciano. Il risultato di tale accozzaglia è — a mio discreto parere — assolutamente tossico.
    Debbo però congratularmi con i cinesi per la riuscita della one-child policy (ora divenuta two-child policy). Simili piani di controllo demografico dovrebbero essere una priorità fondamentale per tutti quei paesi poverissimi e sovrappopolati (Bangladesh, India, Nigeria ecc.).
    La sovrappopolazione umana è valutata con positività dalle élites che conducono l’odierno turbocapitalismo plutocratico. Il motivo è semplice: molte nascite, ergo sovrappopolazione, ergo esercito di riserva industriale (Marx).

    Nel frattempo – a causa del Surriscaldamento Globale – è aperta la via commerciale marittima dell’Artico. I russi sono interessati a perforare per gli idrocarburi, i cinesi faranno traghettare molte navi (‘Via della Seta polare’), gli americani vogliono violentare i ghiacciai dell’Alaska.
    La fauna marina artica è in pericolo.
    Il narvalo è l’animale che più potrebbe subire le catastrofiche ambizioni umane.
    Tutto ciò per colpa dell’egoismo umano. Molte persone chiudono ambedue gli occhi dinanzi alla sofferenza delle altre specie animali. Così come i politici nostrani se ne fregano della salute dei bambini di Taranto.
    Donald Trump è al soldo delle lobby del carbone e dei combustibili fossili. Non so se avete seguito il suo discorso durante lo Stato dell’Unione. Ha parlato di ‘clean and beautiful coal’ (sic).

    @Paolo,
    La Flat Tax proposta dal nostro sgangherato centrodestra ed appoggiata da Bagnai, non allieterà in alcun modo le drammatiche disuguaglianze socio-economiche a cui assistiamo quotidianamente. Un’aliquota così bassa (la Lega la vuole addirittura al 15%) è una manna dal cielo per i plutocrati come Jeff Bezos.
    Urge abbandonare il dogma della crescita economica. Non si può crescere all’infinito; presto o tardi, le risorse naturali termineranno. Io sono per la DECRESCITA.

  • O.t. Outing su chi non voterò. Nostra Signora Capa di Pezza, duchessa di Bildenberg etc. etc. , primatista italiana del lancio dal pendolo politico destra-sinistra, è planata sulle ex praterie del fu PD (partito di destra), dopo essere stata pompata ad altissime cariche da Silvio, giammai stanca di essere trombata dal popolo sovrano. La sua cosa più a sinistra è il colore della nuova aureola elettorale di pezza, per il resto è una campionessa dei diritti individuali a sfondo edonistico: nulla di più lontano dal mondo del lavoro e dalla produzione di beni e servizi. Per le elezioni politiche ha fondato, in disaccordo con i compagnucci dei bei tempi, la lista “Più Germania”, sapendo che Allemagna e Franza stanno per abbracciarsi ancor più strettamente. Nostra Signora vorrebbe che Italia fosse la terza incomoda, con il cappello in mano a elemosinare il solito schiaffo: ma non garantisce neppure questo risultato minimo. A pensar bene è una wanna be, come lo furono Vittorio Emanuele Orlando con Sidney Sonnino, Mussolini con Ciano, e Renzi e Gentiloni con Alfano. Forse in occasione delle elezioni europee Nostra Signora animerà la lista “Più Italia”. Nostra Signora mi risulta estranea ai primati storici dell’industria e dell’agricoltura italiana . Ella è un preclaro esempio di strabismo politico alla ricerca di una poltrona. La politica estera,si fa prima di tutto all’interno.

  • o.t. I civilissimi ed evolutissimi nordici di Amnisti International (e questi vorrebbero insegnare l’inglese al mondo), con doti profetiche, hanno denunciato le malefatte elettorali di quel paese incivile che sarebbe l’italia, prossimo all’Africa, in cui loro portarono la civiltà. MAnco se Amnstey fosse l’OSCE ha fatto sapere ai quattro angoli del mondo che la campagna elettorale Italiana si svolge in un clima di terrore, violenza, minacce, odio, razzismo e quant’altro. Sarà che mi sbaglio, ma a me non sembra che la Penisola da nord a sud sia squassata da rivoluzioni, sommosse, carri armati nelle strade, tumulti. Certo, loro hanno il dono della “profezia”.
    Quiz.
    Dove ha sede Amnesty International?
    – Quartate di Sotto;
    – Fusiavecchia con Montesecco;
    _ Rapagnoli a Mare;
    – Londra.
    Io non ricordo una sola agenzia di stampa italiana in cui, durante gli anni di fuoco dell’IRA, si sia detto che le elezioni inglesi si fossero svolte in un clima di violenza.
    P.s. Ma a Londra lo sanno che dallo loro colonie arrivano sui barconi moltitudini di uomini?
    Perchè non ve li prendete tutti voi? Una parola su Calais ?
    I soliti falsi, bugiardi, ipocriti e imbroglioni. Prenderebbero in giro anche uno psicanalista per quanto sono disonesti.

  • O.t. Figuriamoci se Amnstey si occupi della violazione dei diritti subumani di tutti gli italiani commesse da Gian Claudio Signorotto, il quale con le sue dichiarazioni ingnoranti il diritto costituzionale italiano, ha fatto guadagnare in borsa qualcuno e ha tassato tutti gli italiani.
    Se uno studentello non conosce i rapporti tra diritto europeo e diritto interno ritorna all’appello successivo. Se Gian Claudio ignora (?) che in Italia ci sono Organi di cui è assicurata la continuità … non succede nulla. Una classe politica seria, gli avrebbe chiesto i danni, lo avrebbe iscritto al corso serale dell’Università di Roccacanuccia e ne avrebbe chiesto le dimissioni per manifesta ignoranza. Non si ingerisca negli affari interni italiani e pensi piuttosto alle vicende di casa sua.

    • Che abbiamo fatto per meritarci Gian Claudio Signorotto, dove abbiamo sbagliato?
      Perchè GCS dopo le elezioni tedesche ha taciuto nelle lunghe trattative per formare un governo, mentre in Italia, sebbene le elezioni non ci siano neppure state, ha aperto bocca ? Chi gli da tutto questo potere in danno dell’Italia?

      • Ecco una perla di saggezza finanziaria:
        “Non puoi spendere tutti soldi per alcol e donne e poi chiedere aiuto”.
        Così ci vede l’olandese e presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, quando si tratta di mettere mano al portafoglio, ma quando si fanno i giochetti finanziari, tace.
        Ma che aspettiamo a chiudere con questa Europa germanocentrica?
        Seppelliamo questo cadavere di EU.

        • Caro Gaz,
          queste ed altre dichiarazioni dei personaggi che stanno facendo il bello e il cattivo tempo in Europa, primo tra tutti ci metterei quel filibustiere di Juncker, mandano fuori dai gangheri anche me.
          Ma, prima di buttare il bambino inseme all’acqua sporca, e anche invece di andare a battere i pugni sui tavoli di Bruxelles (i ruggiti del topo), per elemosinare qualche provvedimento, io mi augurerei che i nostri governanti siano almeno capaci di sfiduciare questi soggetti, che non solo non ci rappresentano – come sarebbe giusto, dovendo essere essi super partes – ma ci sono addirittura contro.
          E di motivi per cacciarli, questi figuri ce ne hanno forniti parecchi.
          Poi saremmo finalmente liberi di ragionare freddamente sull’Europa, se è il caso di liberarsi di questa costruzione, in che modo, a quale prezzo, cosa mantenere in piedi e di cosa invece sbarazzarsi.
          Oltre tutto, questo sarebbe un bel segnale anche ai Signori Tedeschi e Francesi, che non credono nè hanno mai creduto al “primus inter pares”.

  • @Miao Tze Tze
    La Acme News, come tutte le imprese italiane, rischia di finire in mani straniere per un pezzo di pane di grano tenero, infornato in Germania o Francia.

    • Informato e non infornato,hai sbagliato anche tu lettera come quelli che scrivono Jimping invece di Jinping ahahahahahah…ma siamo sicuri che sia italiana?

      • @Miao Tze Tze
        Tutti siamo condannati, chi più, chi meno, a finire sotto le campane di Gauss, anche quando scriviamo.
        Non mi pare di aver ripetuto due volte lo stesso errore: è italiano.
        La ACME NEWS in mano ad un consorzio anglo-franco-tedesco ? A loro piacerebbe.
        Diciamo che non è scalabile.

        • M vuole forse impressionare con prodotti di crusca congelati all’occorenza? Ma forse per lei è un atteggiamento normale,lo chiameremo quindi curva di Gauzz.
          Ente non scalabile? Forse dimentica il concetto di ridimensionamento vettoriale.

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