Perché è bene votare subito e con il Consultellum.
La situazione delle istituzioni è ormai degenerata oltre il limite della sopportabilità. Il Presidente del Consiglio si comporta come un piccolo malavitoso (per piacere non scomodiamo personaggi come Mussolini o Hitler, che, nella loro profonda negatività, sono stati personaggi di statura storica imparagonabili a questo piccolo mazziere), le opposizioni abbandonano le aule parlamentari, i Presidenti delle Camere offrono prove di indecente partigianeria. La Costituzione non può diventare un affare di partito e, dunque, non si può andare avanti così, bisogna votare e subito.
Certo, magari per il Presidente del Consiglio è difficile accettare una campagna elettorale nella quale si parlerà molto di Etruria e di Banche popolari, ma …se ne farà una ragione.
Obiezione: non è pronta la legge elettorale. Non è vero: la legge elettorale c’è ed è quella di prima modificata dalla Corte Costituzionale che ha cancellato quell’orrore di premio di maggioranza (che qualcuno vorrebbe reintrodurre) ed ha reintrodotto il voto di preferenza, sia pure limitatamente alla scelta di un solo nome.
Dunque, un sistema a base proporzionale, ma non del tutto proporzionale: sussistono le soglie di sbarramento che, soprattutto al Senato, sono molto alte e, dunque , lasceranno senza rappresentanza milioni di italiani, redistribuendo quei seggi fra le altre forze politiche.
Il ritorno (magari solo in questa occasione: dopo si vedrà) al sistema proporzionale è quasi necessario in una occasione come quella attuale. Da venti anni abbiamo uno spettro politico falsato dal “voto utile” del maggioritario che ha assicurato ai due partiti maggiori una straordinaria rendita di posizione. Il gioco si è poi rotto con l’emergere del M5s che si configura come un partito antisistema, ma il risultato è un sistema insieme non rappresentativo e non funzionale. Ora abbiamo bisogno di censire con la maggior precisione possibile quali siano i veri orientamenti politici degli italiani, tolta la “schiuma” del maggioritario.
In secondo luogo, il meccanismo di rappresentanza è stato gravemente stravolto dal meccanismo delle candidature “bloccate”, sia nella forma della lista bloccata che in quella del collegio uninominale. Abbiamo avuto parlamenti di “nominati” di qualità morale e culturale infima, servili esecutori della volontà di un capobastone. Nella trasformazione dei nostri in partiti “personali”, il meccanismo dei parlamentari “nominati” è stato uno dei passaggi più importanti.
In qualche modo continuerà ad esserci una influenza della situazione precedente, non fosse altro per un riflesso psicologico che continuerà ad agire, ma già avremo un quadro più realistico di quel che pensa il paese e parlamentari un po’ più rappresentativi di esso. Dopo si potrà pensare a come impostare il percorso delle riforme istituzionali, a cominciare da quella elettorale e senza diktat fascistoidi (non fascisti: ma solo fascistoidi) di pretese maggioranze. Si spera che, dopo l’era dell’ “Unto del Signore”, non vorrete iniziare con quella dell’ “untorello del signore”, dove ci si riferisce non al Signore, ma al signore. Di Arezzo.
Aldo Giannuli
aldo giannuli, aventino opposizioni, camera, consultellum, elezioni, fascismo, liste bloccate, m5s, mattarella, partiti+, pd, renzi, renzi fascista, riforma elettorale, riforme istituzionali, senato, soglie di sbarramento, voto di lista
leopoldo
“Ora abbiamo bisogno di censire …..” che l’astensione è intorno al 60% o forse più. I partiti politici hanno un tornaconto diretto dall’astensione chi vota è qualcuno che conoscono quasi di persona.
Credo vada compresso meglio il fenomeno dell’astensione, prima di andare a elezioni fuori calendario.
giandavide
sono d’accordo, ma non posso non ricordare che poco tempo fa il m5s, anzichè sostenere il consultellum, ha ben pensato di fare dei referendum sui massimi sistemi nel tentativo di creare ibridi elettorali dallo scarso carisma. e la cosa ha favorito, come al solito, l’italicum di renzi, che in effetti ha regnato incontrastato e senza rivali credibili.
d’altra parte neanche ora si è ben capito se pensano ancora di vincere da soli, come probabilmente farà renzi al posto loro, oppure (orrore!) di allearsi con quelli che hanno preso a sputi in faccia per anni.
Gaia Zero
l’ITALIA S’E’ DESTRA! quando non si è eletti legittimamente dal popolo, quando si è governati da una masnada di politucoli messi lì da una legge elettorale incostituzionale, quando si modifica la Costituzione con una stretta maggioranza e senza una democratica discussione, quando si modifica il Senato rendendolo un club privè per pochi nominati, quando si ignora la voce delle opposizioni che rappresentano sempre una legittima parte dei cittadini la svolta autoritaria e dittatoriale è già avvenuta! Renzi sei l’espressione del peggio di questa Italia. Vuoi illuderci di essere uno statista ma in realtà stai ancora di stare a girare la ruota, compri consensi come se fossero vocali ma ignori l’ABC della democrazia. Ti tiene su solo il servilismo di quanti mendicano la loro poltrona e cercano solo di riassicurarsi la rielezione.
david arboit
PROBLEMA
Il 25 maggio 2015 il popolo italiano va alle urne con un sistema elettorale proporzionale.
I partiti partecipanti alla competizione elettorale ottengono i seguenti risultati (cifre ipotetiche ma assai verosimili):
Partito Democratico 36, 1
Movimento 5 Stelle Beppegrillo.it 20,9
Lega Nord 15,6
Forza Italia 13,5
Nuovo Centro Destra – Udc 5,2
Sinistra Unita 5,5
Fratelli D’Italia – Alleanza Nazionale 3,2
Rispondi alle domande.
Tenendo conto dei vari orientamenti politici (e psicopatologici) quale alleanza potrà avere in Parlamento la maggioranza?
Tenendo conto dei vari orientamenti politici (e psicopatologici) quali saranno i 5 principali punti programmatici condivisi sui quali sarà possibile formare una alleanza di governo?
L’Italia è una nave in un mare in tempesta. Ha bisogno di un capitano e di un equipaggio che la governi, adesso, ora, subito. Questo è il tema, questo è l’obiettivo. Tutto il resto è ben che vada esercizio di stile, magari anche qualificato, oppure chiacchiere e propaganda.
giandavide
mah, visto come hanno governato quelli che hanno avutole maggioranze in questi anni in italia, forse l’assenza di una maggioranza sarebbe una manna: si impedirebbe ai politici di fare altri danni come ad esempio il jobs act, e si farebbe capire agli elettori che il mondo è un pò troppo complesso per essere governato da uno schettino al comando.
e che quando un politico promette la catarsi dell’esistente sta dicendo stronzate, che esso si chiami berlusconi renzi o grillo
andrea
esattamente,queste sono le domande a cui bisognerebbe rispondere,e su cui sviluppare un analisi,perchè se si andesse alle elezioni con la legge attualmente in vigore,siamo punto a capo,si formerebbe forzatamente un governo che avrebbe gli stessi vizi e problemi di quello attuale,alimenterebbe frustrazioni nel cittadino,malumori,insomma una follia.
Gianfo
Tutto vero, però non c’è il rischio che si ripresenti una situazione simile all’ultime politiche? Con tre blocchi e nessun vincente che porterebbe all’ennesimo governo delle larghe intese?
victorserge
si può parlare di dittatura della maggioranza?
e per contro, può esserci in democrazia una dittatura della maggioranza?
insomma, una maggioranza è una maggioranza e può decidere nei fatti senza che vi siano forme di autoritarismo in atto: o mi sbaglio?
il gaglioffo usa gli strumenti che la legge gli consente con l’appoggio dei presidenti delle camere e dunque non sta facendo nulla di illegale; potrà starci sulle palle quanto vogliamo, ma la ragione è dalla sua parte.
il suo è puro decisionismo e non ha nulla di antidemocratico, lo sappiamo, e sappiamo che ci porterà alla rovina; ma a questo punto sono gli italiani, cioè il popolo che si deve accorgere che stiamo andando verso l’abisso: qualcuno deve fare qualcosa acciocché questo venga evitato: le elezioni potrebbero essere la cura, tutto è nelle mani del presidente della repubblica.
caro professore, dobbiamo essere realisti: il gaglioffo è un ladro di consenso pubblico, un farabutto, un travisatore, un mazziere, ma l'”uomo” è furbo e di questi tempi è la furbizia che conta, la scaltrezza, la capacità di travestirsi, cambiarsi i panni in modo rapido e opportuno; la cultura, il dialogo, e tutte le cose che insegnate nelle università non valgono nulla contro le qualità di questi rapaci nichilisti dal volto umano; paradossalmente la democrazia li protegge invece di scoprirne il lato bestiale e contorto, mentre l’opinione pubblica è accomodante e impaurita solo dalle dichiarazione dell’isis.
o stiamo sulle termopili come leonida e gli spartani;
oppure come le foglie d’autunno di ungarettiana memoria
cioè non abbiamo scampo, ma almeno in uno dei due casi a qualcosa possiamo servire.
a meno che non intervenga il signor mattarella per rimettere il senso democratico della repubblica al suo giusto posto.
cordialità
victorserge
giandavide
lo sapremo forse tra vari anni se tutto è perfettamente legale. i tempi della giustizia italiana in queste cose sono piuttosto lenti
Gerardo
Discutevo di voti di preferenza con un amico giusto ieri. Lui mi ha domandato: “secondo te, se oggi chiedessimo a venti persone prese a caso, quanti si ricorderebbero chi c’era nella lista del proprio partito?”. In effetti, a parte il voto di scambio, a quelli per cui è già uno sforzo arrivare al seggio per apporre una X su un simbolo qualunque cosa interessa il voto di preferenza?
Massi.66
Prof. quindi forse per poter sperare concretamente ad elezioni con il Consultellum occorrerebbe che il Presidente Della Repubblica sciolga le Camere …. ancora prima di esprimere un parere sull’Italicum
roberto buffagni
Ci sarebbe anche la via regia per cambiare la Costituzione: la convocazione di una Assemblea Costituzionale eletta con il proporzionale. Certo, “ci sarebbe”…
cinico senese
Non ci sperare.
Il ducetto, con la minaccia delle elezioni e di resettare tutto, li tiene tutti per le palle. Berluska ha solo un interesse: sistemare le proprie cose di famiglia al meglio prima della dipartita e gli serve il governo per questo, sicchè è l’ultima cosa che farà, gliel’ha consigliato caldamente Fidel Confalonieri nell’ultima riunione di famiglia a Mediaset-ForzaItalia, a seguire i relitti umani di quello che resta di Forza Italia, che manco più fingono di fare politica per l’Italia.
I morti che camminano Bersani and company non ci pensano proprio a mollare la poltrona, sanno che alle elezioni non saranno candidati e per loro sarebbe la fine: dove vanno a lavorare mediocri come loro? Civati è stato distrutto politicamente dalla scoperta del suo bel conto cifrato in Svizzera nella lista Falciani, peraltro sarebbe solo lui a votare contro, non ha sèguito nel PD.
Idem quelli di Sciolta Civica tutti confluiti nel PD, e i quaquaraquà di Alfano che si tengan ben stretta la poltrona e gli incarichi ministeriali e di sottogoverno, da buoni democristiani.
Restano i M5* e la lega, che non fanno maggioranza e bisogna vedere se veramente darebbero le dimissioni, per ora solo a parole.
Mattarella non andrà mai contro chi lo ha eletto e comunque non esiste un fronte delle opposizioni compatto per fare pressione vera su Mattarella.
Senza maggioranza non si vota la sfiducia. Sicchè non si va ad elezioni. In ogni caso i giornali di regime strombazzerebbero ai 4 venti l’irresponsabilità di andare ad elezioni in questo momento drammatico con l’Isil che ci minaccia, la ripresa economica alle porte bla bla, tutte palle che gli italioti si bevono come succhi di frutta. E poi agli italioti è sempre piaciuto un duce al comando. Della costituzione se ne fottono, fondamentalmente.
Roberto B.
Sarebbe meglio dire che ne fottevano, finché tutto rimaneva uguale, con i PdR a fare il peana assieme ai politici di turno, ai sindacati, alle organizzazioni di ex partigiani, ecc. , tutti a dichiarare che abbiamo “la più bella Costituzione del mondo”.
E’ normale: non è che tutte le mattine l’italiano si alza con la preoccupazione su “che fine farà la nostra Costituzione?”.
Ma questa questione è come la Libertà, quella con la L maiuscola: ti accorgi di quanto vale solo quando ne vieni privato.
Aspettiamo che si cominci a sentire qualche proposta di modifica che permetta di mettere in discussione qualche diritto civile, magari sull’onda della vera o supposta minaccia dell’Isis o di quant’altri, o magari “perchè lo vuole l’Europa” (leggi USA), per arginare il risorto “orso russo”.