Un pensiero di inizio anno.

Innanzitutto buon anno,

scusate la mia latitanza, peraltro dovuta anche al periodo in cui i blog non sono molto seguiti. Sto ultimando un libro (ne parleremo) e devo consegnarlo a giorni, per cui torneremo all’incontro quotidiano a breve. Intanto un piccolo pensiero di inizio anno. La moglie di uno dei carabinieri indagati per la morte di Cucchi, ha dichiarato che il marito si sarebbe vantato del pestaggio, dunque ammettendolo. Va bene: siamo garantisti e possiamo anche pensare alla vendetta di una moglie che sta litigando col marito, per cui bisogna verificare, anche se è una testimonianza che non si può ignorare. Il  marito ha poi dichiarato che se lo cacciano dal corpo, lui va a fare le rapine. Un agente di polizia si dichiara pronto a far rapine? E il Ministro competente non lo espelle dal corpo seduta stante?

Aldo Giannuli


Aldo Giannuli

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Comments (19)

  • Tenerone Dolcissimo

    Io non sono così contrario ad una polizia “energica”, ma quello che è triste nella vicenda Cucchi è la figura della vittima.
    Mi spiego: che un poliziotto, dopo averlo arrestato, possa infierire -magari anche per farlo parlare- su un rapinatore autore di numerosi omicidi (tipo quelli che sparano sulla folla per fermare la polizia) lo posso capire e in parte lo giustifico.
    Ma che si possa infierire su un pirlotto di borgata, spacciatore piccolissimo -nel senso che prima di essere spacciatore era consumatore di droga ed era, quindi, uno di quelli che visto che vanno a comprare la droga gli affidano la consegna della medesima- questo mi è odioso. E mi è odioso non tanto per la violenza, ma per il fatto che è l’ennesima prova che questo stato è forte con i deboli e debole con i forti.
    Saluti

    • certo che ci sono strani liberali in giro: che ammettono l’uso della tortura e sono contro lo stato di diritto. Però basta essere contro le tasse per dirsi liberali,,,, che poircheria!

      • Trattasi di delirio a vanvera secondo il mio modesto parere.
        Rispettoso dell’Arma (non è un “Corpo” ma questi sono dettagli da pignoli appassionati) per averne fatto parte, sono daccorsissimo con te che se il carabiniere ha fatto un’affermazione del genere dovrebbe essere sottoposto per lo meno a una verifica disciplinare…se poi ha fatto ciò di cui accusato spero che l’Arma lo punisca per come merita, con un processo militare per avere infangato il decoro e il rispetto dell’istituzione rappresentata, oltre al processo già in corso da parte del tribunale civile.
        Forse le selezioni per l’arruolamento sono sempre più blande chissà forse per screditare sempre più una delle poche cose pulite che erano rimaste in Italia.

        • possibile che sia un delirio, possibile che la signora voglia danneggiRE IL mariito, ma appunto vale la pena di indagare però se uno dice “se mi cacciano vado a fare le rapine”non può fare il carabiniere, a meno di non voler sostenere che alche un soggetto delirante possa farlo.

  • Affidati allo Stato tutti, Tutti, devono essere al sicuro. Se non è così, Tutti siamo in pericolo. E, purtroppo, lo siamo (come è ben visibile).

  • Tenerone Dolcissimo

    Non intendo legittimare la tortura, ma a volte un po’ di durezza non guasta.
    Ricordiamo che summum jus summa injuria.

    • be ma il confine fra unb pestaggio e la tortura quale è? e con quale legittimazione? Se non sbaglio il principio dello Stato di Diritto è che nessuno è superiore alla legge

      • Tenerone Dolcissimo

        Perdonami Giannuli, ma allora come si giustifica l’esistenza dei servizi segreti il quali -come proprio Tu insegni autorevolmente- nascono con l’unico scopo di commettere reati???
        Andiamo con ordine. A questo mondo esistono debosciati che non riescono a vivere se non sbevazzano o si drogano fino a stare male. Poi ci sono i pervertiti (per me lo sono) della virtù che gridano all’anatema se ti vedono bere un quarto di bicchiere di vino.
        Chi ha ragione?? Io penso che la virtu’ stia nel mezzo e, forse, sono di quelli che -come osserva Manzoni- dopo avere affermato ciò piazzano il mezzo nel punto in cui stanno e ci vivono beati.
        Io tempo fa avevo abolito del tutto il vino per motivi di ciccia. Un amico medico mi rimproverò dicendomi che un bicchiere di vino rosso fa bene al cuore. Sicuramente non mi avvinazzo e non fumo pakistano, ma penso che un bicchiere di rosso e un mezzo toscano aiutano a vivere. L’uomo si affanna ad individuare il bene e il male nelle cose che ha intorno e non vuole mettersi in testa che il bene e il male sono in lui e in come usa le cose.
        Il confine fra bene e male è nel buonsenso e questo vale anche nello stato.
        E qui torniamo a bomba. La tortura e la brutalità poliziesca sono da condannare, ma trovo odioso che si scateni il putiferio per una tortura che magari ha consentito di conoscere un attentato in fieri, salvando 100 vite umane e trovo altrettanto odioso che vengano mediaticamente linciati dei carabinieri rei di avere sferrato un paio di cazzottoni ad un delinquente che aveva prima scannato cinque loro commilitoni.
        Ecco dove è il confine, in quel buonsenso che deve guidare tutte le cose, dal bere fino ai servizi segreti. E’ per questo che è stato coniato il brocardo summum jus, summa injuria.
        E torniamo a Cucchi per osservare che non vi era ragione neanche per mollargli un buffetto. Perché i carabinieri hanno agito così? Per quel senso di strapotere statale che considera ogni cittadino una sua proprietà e si realizza compiutamente nel sistema tributario.
        La vicenda Cucchi nulla ha a che fare con la brutalità poliziesca, perché la brutalità poliziesca è figlia di un senso esasperato di tutela dei cittadini ed oramai alla polizia italiana non frega niente della vita dei cittadini, come insegna la vicenda di quella ragaza ligure scannata da un maniaco che le aveva scritto una lettera di “diffida ad adempiere”, ingiungendole di accoppiarsi con lui, lettera consegnata alle forze dell’ordine che ci si pulirono il (bip). Alla polizia importa solo di fare le scorte per portare il piu’ velocemente possibile i forchettoni ad incassare tangenti o a trombare le loro amichette che poi faranno assumere in qualche ente pubblico (solo Berlusconi frequentava mignotte, vero compagni????).
        Un fulgido esempio lo si trova nella legislazione “antiriciclaggio” che i nostri forchettoni affermano serve per combattere la mafia. In verità ai nostri forchettoni -soprattutto a quelli progressisti- non frega niente che ci sia la mafia e che i commercianti debbano pagare il pizzo e magari saltino per aria con tutto il negozio se si rifiutano di pagarlo. La legislazione antiriciclaggio serve unicamente per fini fiscali e per pelare ancor meglio il contribuente.
        Saluti a tutti.

          • infatti io sostengo che i servizi siano una enclave discrezionale nello stato di diritto che, appunto, è normativo. ASe ne può giustificare l’esistenza per le missioni all’estero, ma non in patria

  • Che il tossicomane Cucchi non sia morto di vecchiaia è certo. Che ci sia anche una concausa nel mondo dello spaccio della droga è altrettanto vero; cosi come se il tossicomane invece di frequentare gli spacciatori e di drogarsi avesse frequentato la parrocchia e si fosse dedicato al volontariato, forse sarebbe ancora vivo. Di certo che alle sue spalle vi è una famiglia agguerrita e non rassegnata, un avvocato di grido, specializzato in casi simili e la grancassa dei mass media, che ricorda altri casi analoghi tipo Aldrovandi. Sono certo che casi simili accadono più frequentemente di quel che si creda. Esplodono solo quando ci scappa il morto, i familiari non si rassegnano e non provano vergogna, vi è un avvocato principe del foro incaricato, ma soprattutto i mass media che organizzano dei processi popolari.Se non erro la sorella indomita del Cucchi, ha tentato sull’onda dell’emotività di dedicarsi alla politica, ma venendone sonoramente trombata. La ragione è semplice la maggioranza della gente è da sempre forcaiola e benpensante, sotto sotto sostiene che se le è cercata.Purtroppo i nati perdenti,i reietti,gli emarginati,gli sconfitti da sempre sono delle vittime però alle volte colpevoli. Il limite tra un pestaggio e la tortura è semplicemente dato dall’evento fatale che ne consegue. Se non ci scappa il morto, tutto finisce nelle prescrizioni e o nelle amnistie e nel dimenticatoio.Mi sembra che a Genova per il G 8 in taluni casi sia finita così.

      • Tenerone Dolcissimo

        Pas de zele, Caro Giannuli. NOi liberali siamo pragmatici come prima dote. Il garantismo lo amiamo, ma se in casi estremi un paio di sganassoni su una faccia ben meritevole possono salvare una vita umana, ben vengano.
        Con cio’ non si capisce l’accanimento verso Cucchi, che piu’ che un feroce criminale sembrava essere il tonto del villaggio. Il fatto è che decenni di statolatria cattocomunista hanno generato schiere di burocrati che ritengono di essere depositari della verità e proprietari dei cittadini e dei loro beni. Mai sentito dire che i soldi dovuti alle tasse, già prima di essere versati, sono di proprietà dello stato????
        Con immutata stima

  • Vale più un articolo dei quotidiani che una denuncia penale.Se il caso non viene alla ribalta della cronaca, tutto finisce nell’ archiviazione, nella prescrizione.Un celebre avvocato disse una volta pubblicamente, che le cause non le vince chi ha ragione, ma chi ha i migliori avvocati, compresi i soldi per la parcella, aggiungo di mio. Mi sovviene alla mente un celebre phamplet, dal titolo eloquente:”la giustizia è come un timone: dove lo giri va”. II leguleio autore di simile frase è certo un prezioso teste. Non ci resta che sperare nella giustizia divina, ammesso che ci sia, perché quella umana non esiste. Esiste il destino cinico e baro, ma ognuno di noi è artefice del proprio male e del proprio bene. Unicuique suum sta scritto nel frontespizio dell’Osservatore Romano, organo ufficiale del Vaticano.C’è qualcuno che si ricordi della morte dilaniato con un fucile a pompa di Mario Ziccheri (oltre al colonnello Varisco, vero, prof.Giannuli) di Angelo Mancia, di Paolo Di Nella di Francesco Cecchin? Sono morti di serie B non hanno mai avuto giustizia, perché erano i reietti, i reprobi, per loro nessuna giustizia nessuna verità. Nessuna indagine scrupolosa, nessuna toga rossa ha mai indagato a fondo, nessuna brillante carriera per i zelanti funzionari preposti.

    • ma il leguleio di cui sopra non è uno dalle sue parti ideologiche?
      Quanto ai morti di violenza politica io non faccio distinzioni

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