Università e formazione: quando un ministro apre bocca e gli dà fiato
Una nuova emergenza si sta aprendo e dovremo occuparcene: la crisi della scuola. No, per carità, non voglio dire che la mancanza di fondi, la pessima distribuzione degli insegnanti, la loro preparazione non sempre eccellente ecc siano problema di questi giorni. Lo so che si tratta di una crisi che dura da almeno 40 anni e che ormai sta marcendo. Mi riferisco ad altro: agli ulteriori gravissimi danni che si stanno profilando ad opera di questa sciagurata classe politica. Dopo la funesta serie ventennale di ministri della Pubblica istruzione ed università (D’Onofrio, Lombardi, Berlinguer, Moratti, Mussi, Gelmini, Fornero, facendo salvo il solo De Mauro) si abbatte su di noi la Carrozza (Maria Carla e non il veicolo: ma una cosa non è più intelligente e meno pericolosa dell’altra).
L’insigne scienziata ha recentemente esternato proponendo due cose: di introdurre esperienze di lavoro nel corso di studi e di reintrodurre geografia economica fra gli insegnamenti dei tecnici. Sulla prima cosa c’è poco da dire: va benissimo che i ragazzi facciano qualche esperienza lavorativa, ma a due condizioni: che il lavoro sia pagato e che riguardi tutti. Ma la ministra (come ormai il politicamente corretto ci impone di scrivere) non fa cenno ad alcuna retribuzione, per cui dobbiamo pensare che si tratti solo di una erogazione di lavoro gratuita. Insomma, stiamo reintroducendo l’apprendistato contro il quale la sinistra condusse una battaglia memorabile mezzo secolo fa: congratulazioni!
All’epoca era contrario all’apprendistato anche Ugo La Malfa che, rispetto alla Carrozza, era un pericoloso bolscevico. Ma poi, tanto per essere chiari sul senso della proposta, la valente ministra ha aggiunto che la norma riguarderebbe soprattutto i tecnici, mentre gli studenti dei licei, si sa, sono figli di papà. Insomma l’esperienza educativa consisterebbe nel fatto che gli studenti dei tecnici così imparano a lavorare senza retribuzione e senza protestare. Tutto più chiaro.
Veniamo alla geografia, della quale, con candore, la ministra ci dice che fu eliminata dai tecnici “per ragioni di bilancio”: e perché non l’italiano o la matematica? E questo già la dice lunga sul come sono state fatte le riforme scolastiche in questo ventennio. E non si tratta solo dei tecnici. Due anni fa, feci un piccolo test fra i miei studenti, per vedere cosa sapessero sulla Cina (figuriamoci!): distribuii un questionario con risposte predeterminate e alla domanda “Quante navi attraccano nel porto di Pechino ogni giorno?” circa 60 su 90 sbarrarono la risposta “da 5.000 a 12.000” (il che, peraltro, avrebbe richiesto una banchina di centinaia di kilometri), solo due risposero 0. Perché Pechino non ha un porto, non essendo sul mare. E questo è il livello degli studenti iscritti ad un corso dedicato alla globalizzazione!
Allora ben venga il ritorno della geografia, ma la geniale scienziata aggiunge: “Economica, perché deve servire a capire l’economia”. Lasciando da parte questa visione pan-economica del mondo che non fa capire neanche l’economia, mi limito a segnalare che questa è una visione del secolo scorso. Nel mondo della globalizzazione –nel quale tutti si sciacquano la bocca con la “geopolitica”- non ha più senso distinguere fra geografia economica, politica, sociale, fisica o umana. E dovrebbe essere una delle materie fondamentali per tutti i corsi di studio e con più ore alla settimana.
Ma non si tratta solo di questi svarioni culturali da signora Maria di Voghera al caffè: ora ci si é aggiunta anche la bolgia dei test di ingresso all’Università, a proposito dei quali, la sagace ministra ha varato norme che aboliscono il voto di maturità nel calcolo del punteggio finale, lasciando solo il risultato dei cervellotici test approntati. Faccio umilmente presente allo stuolo di scienziati che affolla il ministero, che il diploma di maturità si consegue con un esame di Stato esplicitamente previsto dall’art. 33 della Costituzione, che prevede poi altri esami di Stato per l’eventuale accesso alle professioni, mentre non menziona minimamente un ulteriore esame per l’accesso all’Università essendo già il diploma di maturità titolo necessario e sufficiente per questo. Ora, trattandosi di una norma di rango costituzionale, non può venire scavalcata da un atto amministrativo, ancorché previsto da una legge ordinaria.
Sarei curioso di vedere come andrebbe a finire se i ragazzi si rifiutassero di andare ai test e presentassero direttamente domanda di iscrizione, reagendo all’eventuale rifiuto da parte dell’università con un ricorso al Tar, sostenendo che tale rifiuto confligge con la norma costituzionale ed è un caso di falsa applicazione della legge. I test possono essere facoltativi ma non possono rendere inefficace il diploma ottenuto con un esame di Stato. Anche perché, diversamente, a cosa servirebbe più l’esame di Stato?
Consiglierei al valente ministro e ai suoi ancor più valenti collaboratori un corso accelerato di diritto costituzionale (anche presso il Cepu va bene). Vi rendete conto di quali teste d’uovo reggono le sorti del nostro sistema formativo?
Aldo Giannuli
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SantiNumi
E’ agghiacciante.
Mi rincuora trovare conferme di spessore all’intuizione che mi ha fatto raggelare nel sentir la notizia per radio.
Germano Germani
Giannuli, a proposito delle navi che attraccano al porto di Pechino, se i risultati sono questi lancio una provocazione: allora aveva ragione il colonnello Astray Millan, fondatore delle legione straniera spagnola,che narra una leggenda metropolitana, esordiva di fronte ai propri legionari al grido di:”abajo inteligencia viva la muerte”. Poi una mia considerazione circa il “feticismo costituzionale”, cui vedo che anche lei è affetto. La nostra costituzione è un contenitore vuoto di merce avariata,politicamente superata e legata a vecchi e fallimentari dogmi ideologici del trascorso ottocento/novecento.Ricorda molto la costituzione dell’URSS varata da Stalin, o quella della germanica DDR; ribadisco roba avariata e fallimentare.Però mi corre l’obbligo di ricordare,a proposito di merce vecchia, che sia il Codice penale che di procedura penale, vigenti in Italia attualmente (anche se abbondantemente corretti in sintonia coi tempi decadenti che viviamo) portano ancora la firma del regio guardasigilli Rocco e del capo del governo cavalier Benito Mussolini.Ma Giannuli, voi feticisti del testo sacro costituzionale ( manco fosse il Corano o il Vangelo) che mi ricordate molto un democristiano fervente e devoto, quale fu il non compianto Oscar Luigi Scalfaro, colpito dalla stessa vostra patologia, la costituzione la citate solo quando vi fa comodo; perché non dite allora, che la rielezione di Napolitano, a un secondo settenato quale Presidente della Repubblica, è anticostituzionale?
aldogiannuli
Caro Germani, questa caduta di stile da Lei non me la aspettavo:
1. ha mai letto le costituzioni di Urss e Rdt? Dove ci trova queste somiglianze? e qui siamo alla becera propaganda berlusconiana
2. non sono un talebano della Costituzione, però sino a quando è vigente occorre che le leggi stiano nei limiti fissati da essa: mai sentito parlare di gerarchia delle fonti del diritto?
3. sulla rielezione di Napolitano ho espresso un giudizio molto duro politicamente, però, onestamente, non trovo nulla nella CVostituzione che renda impossibile un secondo mandato, in caso contrario mi segnali la norma violata
4. Non mi pare di ricordarmi della Costituzione solo quando mi fa comodo perchè lo faccio spesso ed anche contro pareri della sinistra
Insomma, capisco che Lei, essendo fascista, con lo stato di Diritto non ci prenda molto, ma, insomma, se dobbiamo dire qualcosa, diciamolo con cognizione di causa. Come, peraltro, Lei ha sempre fatto sin qui
David Garzella
Caro sig. Giannuli, il suo articolo ha il pregio (poco)e il difetto (molto) di essere partigiano e poco obbiettivo, direi anzi poco scientifico. Il che presta molto il fianco a commenti viscerali poco simpatici, ma soprattutto e’ inutile anche dal punto di vista dell’analisi politica.
1) Inizia denigrando la Ministra ancora prima di esternare la sua idea: caduta di stile !
2) non spiega nei dettagli la proposta. Io che sono ignorante sulla proposta stessa non ho abbastanza elementi per farmi un’idea propria, quindi mi toccherebbe acriticamente accettare la sua.
3) Gli stage di “scoperta di un ambiente di lavoro” in Francia sono obbligatori al 4 anno di college (equivalente alla prima liceo) PER TUTTI e non ho l’impressione che questi siano una fabbrica di apprendisti che imparano a obbedire al padrone senza contropartita. Anzi, e’ un tentativo per far capire che il lavoro, e non la delinquenza o i reality show, PAGA!!
3) sulla geografia son d’accordo con lei, ma perché doversi gettare a corpo morto sull’uso dell’aggettivo “economica” per iniziare una filippica antieconomista, quasi antipositivista?
A me sembra che abbia sfuttato questi due soggetti solo per fare un po’ di massimalismo egualitario insulso e sparare a zero su Maria Chiara Carrozza a causa di questa storia di numero chiuso, della quale lei non e’ responsabile. certo e’ che se continuate a difendere la maturità cosi’ come e’ e l’Università solo in nome di un egualitarismo cieco, non state facendo un favore a tutti gli studenti che portate alla soglia delle laureee e dei dottorati senza cultura e senza le armi per sopravvivere nel mare del poco lavoro che gli si prospetta….
SantiNumi
@Professore
Una riflessione:
la Costituzione Italiana nasce “Antifascista” nel senso/sinonimo di “Democratica” e in esplicitata contrapposizioe e in rifiuto totale dell’esperienza politica terminata con il secondo grande conflitto.
Quell’esperienza politica che nasce in Europa e in primis in Italia ed espressa da regimi dittatoriali finanziati in chiave anti-socialista e anti-bolscevica dall’Impero del primo dopoguerra.
Operazione simile, per certi versi, a quella attuata in Sud America.
(Spesso i “nostalgici” si dimenticano quale fosse la vera “madrepatria” della tragica ideologia, cavalcata ed incoraggiata dal “Foreign Office”).
In questo contesto, l'”Antifascismo” risulta emotivamente molto più legato a chi ha militato o ha sempre avuto una sensibilità di Sinistra, dalla parte della “working class”.
La Costituzione, certo sempre sotto l’occhio vilige dell’Impero, nasce dal sofferto e appassionato dibattito delle TRE grandi forze che componevano l’arco parlamentare: che, magari anche solo formalmente, dovevano perfezionare un Contratto Sociale che normassa le Istituzioni e l’Economia in funzione di un impianto fondato su Valori Democratici.
Questi Valori dovrebbero essere quindi “condivisi” dai rappresentanti di TUTTE le espressioni politiche.
Il richiamo sostanziale al Fascismo dovrebbe già notificare un’apologia di reato, in quanto, non solo esprime una “rispettabile” opinione conservatrice, ma richiama ad un’esplicita forma di governo che comprime il benessere di tutti in favore di pochissimi. Minacciando l’assetto costituzionale che le Forze dell’ordine dovrebbero tutelare.
Che piaccia o meno, le dittature di segno opposto, quelle che il Mercato non lo volevano, hanno sempre e comunque tutelato l’Istruzione e la meritocrazia.
Paradossalmente, questo controsenso che si esprime nell’avere questa granda capacità culturale diffusa e questo opprimente e paranoico fervore di potere, potrebbe essere stato uno dei combustibili più importanti che portò a certe aberranti tipologie di persecuzione.
SantiNumi
Sintesi:
viene confermato che questo palese attacco all’Istruzione si innesta in un più ampio percorso di Restaurazione che, tramite normative che offenderebbero i fascisti stessi, fanno gioco sull’intelligenza imbelle dei “neoliberisti” di tutti i colori.
In questo modo non sono necessarie né purghe nè squadristi.
SantiNumi
p.s.
“Teoria di SantiNumi sulla cultura diffusa direttamente correlata a numero cittadini in gulag” cassata con disonore da docente ex-sovietico. Niet con sdegno verso chi parla a vanvera di drammi…
Motivazione: “L’istruzione era così ideologizzata che anche i più scolarizzati non costituivano a priori un problema al Partito. Rimanevano quindi valide risorse per la competizione industriale e tecnologica”. (Inoltre, ad esempio, i medici e gli ingegneri erano spesso più poveri degli operai specializzati).
Questo mi fa però pensare che l’attacco all’istruzione sia da inquadrare più in una logica di deindustrializzazione piuttosto che esclusivamente in un contesto di lotta di classe.
Anche l’obbligo dello “stage” sembra si innesti in una visione di Italia cinesizzata.
Germano Germani
L’occidente porcilaia sta esalando l’ultimo rantolo prima di crepare;sommerso da un oceano di democrazia partitica truffaldina,camuffata da una finta sinistra e da una finta destra,occidente infetto da un marxismo storicamente fallimentare,dalla psicanalisi freudiana, da un cristianesimo imbelle e sovversivo che già fu veleno per l’impero romano, nella diffusa corruzione della società, dalle lobby economiche e massoniche che di fatto governano impunite la city londinese e Wall Street.Esse rappresentano il partito unico dominante, che ha instaurato una tirannia odiosa del pensiero unico, mai visto prima d’ora nella storia dell’umanità.Occidente decadente dove imperversa un parlamentarismo rissoso e inconcludente, un sindacalismo che difende i garantiti,dal femminismo becero e innaturale, che è in realtà la dissoluzione del nucleo famigliare base di ogni società;con il divorzio facile di massa, con una intera generazione di cinque milioni di giovani italiani mai nati, grazie all’aborto, dai gazzettieri di regime di una stampa finanziata con il denaro pubblico e dagli imbonitori televisivi che rendono sempre più stupide le masse beote.La lobotomizzazione dei cervelli viene attuata da decenni dal potere intellorente del Grande Fratello, con ritmi da catena di montaggio.Ampiamente preconizzato fin dagli albori del novecento da Oswald Spengler, il tramonto dell’occidente ogni giorno di più si avvera.La prossima e imminente guerra mondiale razziale, sarà una guerra totale di sterminio,ove il confronto coi massacri dell’ultima guerra mondiale sarà ben poca cosa, dove la divisa indossata dal soldato vincente, sarà data dal colore della pelle, in una realtà cosmopolita ove nella metropoli di New York i bianchi sono una minoranza razziale, in una Italia dove i Kabobo clandestini, vengono definiti migranti.L’Africa a detta degli studiosi di demografia,nei prossimi decenni, grazie anche al debellamento dell’AIDS conoscerà una esplosione demografica mai vista e l’Europa decadente, vecchia sterile, ma democratica,ne verrà sommersa. Già in Italia abbiamo una ministra congolese, alla casa bianca un discendente africano, basterà eleggere una suora al soglio pontificio e il cerchio sarà concluso.Moriremo di democrazia,di parlamentarismo,di sacri valori costituzionali, con vecchie mummie imbalsamate dell’ANPI nei pellegrinaggi obbligatori nei lager tedeschi (ma solo in quelli) la nemesi storica ci sta per presentare il conto:sarà tremendo per l’occidente porcilaia.
Claudio
Purtroppo è certo che la preparazione del percorso scolastico fino al Master non conferisce allo studente sia insufficiente per entrare nel mondo del lavoro, questo starebbe a indicare che il mondo della scuola e del lavoro sono su galassie molto diverse.
Perché questo? i politici e i filosofi non sono mai arrivati a pensare che è meglio collegarsi al mondo reale?
La politica è solo e unicamente retorica fine a se stessa e ai loro interessi di giochi di potere. Dal mio punto di vista le proposte per modificare, correggere e sviluppare le realtà delas cuola dovrebbere essere da un comitato di persone competenti che vivono la scuola come protagonsti operativi. Il mondo politico è purtroppo l’espressione della ns. società dove si curano i propri e meri interessi, cercando di fare il meno possibile e senza prendersi delle vere responsabilità.
Per cui condivido il suo commento in linea generale.
Caruto
Una domanda ed una cortesia al Prof. Giannuli.
In questo intervento sulla scuola si stigmatizza un uso sconsiderato della parola e del concetto di “geopolitica”.
Mi domando se devo correggere alcune mie idee in proposito.
Nel mio intervento sul problema siriano (postato il 7 settembre alle ore 14.14) uso il termine geopolitica per dire che il “luogo fisico” conta ancora nei ragionamenti e nelle valutazioni sul fare la guerra o no, dato che influisce sul controllo delle risorse: penso alla base navale russa nel mediterraneo garantita da Assad, ma anche all’interesse della Cina ad avere influenza nella crisi siriana in modo da garantirsi i suoi interessi economici anche in altre parti del globo, ma anche alla politica di contenimento, appunto, della Cina da parte degli USA con la guerra in Iraq, in Afghanistan, e ora in Siria (prossima tappa, l’Iran?).
Dunque un parere: utilizzo male il concetto di geopolitica?
Grazie.
giandavide
mah no è una cosa che scandalizza tanto perchè sono tutti d’accordo sul fatto che bisogna tirarla in quelposto ai lavoratori, dalla destrorsa teconcrazia europeista al destrorso nepotismo dei no euro:per entrambi gli stipendi degli italiani sono troppo alti, siamo troppo poco competitivi e ci vuole più miseria per concorrere coi cinesi. che ci si arrivi attraverso la riduzione salariale e dei diritti oppure attraverso la svalutazione (della valuta e dei diritti) non cambia molto: in buona sostanza tutti e due vogliono le stesse cose che vogliono per noi i poteri forti della finanza.
devo dire che sono molto più scandalizzato dall’aborto e dal fatto che 8 medici su 10 sono “obbiettori di coscienza” ovvero volevano fare i ginecologi, ma forse anche no, e il popolo italiano si deve arrendere alla loro deontologia del cazzo. e anche qua sono tutti d’accordo, di tencocrati del governo letta ai berlusconiani ai casapoundini e forzanuovini che hanno votato il nano di arcore, e che si credono tanto diversi e “non conformi” sebbene siano fatti con lo stampino
giandavide
@ caruto non credo che sia necessario richiamarsi alle nozioni deleuziane di molarità e molecoalrità per dover constatare che la cosiddetta cultura è un fenomeno che si produce in relazione a un determinato contesto culturale, dato che viene valutata con gli strumenti e attraverso le pozioni valoriali che caratterizzano quel contesto.
e, dato il fatto che in un contesto sociale improbabile di solito si tendono ad affermare elites intellettuali altrettanto improbabili, mi viene abbastanza difficile avere una tale considerazione dei sistemi educativi dei regimi. certo, il livello culturale americano è abbastanza basso, ma non credo che sia un epifenomeno dell’avere un governo democratico. e, se vogliamo, anche il nostro livello culturale medio è bassino, ma questo non ha impedito che ci sia comunque un certo grado di eccellenza peraltro invidiabile per molti paesi.
sotto questo aspetto credo che le forti insufficienze del sistema educativo sovietico e delle sue rigidità in termini valoriali si siano viste anche nella sinistra italiana. basti pensare all’ostracismo nei confronti della fantascienza e delfantasy, dei romanzi di philip dick che venivano letti di nascosto per anni per poi scoprire che se lo leggevano tutti ma era meglio non dirlo (potete crederci o no, ma la fonte che mi ha spiegato tutto ciò è attendibilissima).
questo atteggiamento aprioristicamente chiuso è stato un enorme deficit culturale che non ha fatto altro che ridurre la portata comunicativa e inrtellettuale della sinistra italiana, regalando terreno alla destra e all’industria culturale di massa. non mi sembra un bel risultato. per quanto mi riguarda rivendico orgogliosamente le mie partite a skyrim e le solenni spadate che si tirano in quel cazzo di gioco.
Germano Germani
Mi si consenta una messa a punto finale all’infelice constatazione di giandavide, circa i casapuodini o forzanovi, come gli definisce lui, che sarebbero alla fine dei conti dei berlusconiani anche loro.Ora se uno è onesto intellettualmente e coerente alle proprie idee politiche, costoro non posso che detestare Berlusconi, per aver intossicato mentalmete, tramite le sue televisioni spazzatura, con materiale ampiamente di provenienza statunitense, la mente di intere generazioni di italioti.Poi sostenere uno come Berlusconi che definiva il suo governo il più filo sionista e amico di Israele che mai si fosse visto, senza scordare, che lui era sempre e a prescindere, a favore degli USA, mi riesce strano comprenderlo. Poi è ben scolpita nella mia mente l’indecoroso spettacolo nel quale gli venne data dal congresso statunitense riunito in seduta plenaria, voluta dal presidente Bush,la prestigiosa medaglia del congresso, che credo sia dopo Alcide De Gasperi,l’unico politico italiano potersene fregiare,è semplicemente vomitevole. Così come in quella occasione, raccontò, che suo padre da giovane, lo aveva accompagnato in un cimitero militare americano, esortando il figliol prodigo a serbare perenne gratitudine ai giovani americani morti per la nostra libertà, suscitando una vera e propria ovazione da parte del congresso.I casapoundini o i forzanovini di solito caro giandavide,te lo posso assicurare personalmente, si recano nei cimiteri militari germanici o in quelli dove sono sepolti i caduti della RSI, per onorare la loro memoria.Questi i veri resistenti sono caduti per aver combattuto i gangsters americani invasori, sbarcati in Sicilia, nel 1943, grazie anche al notevole apporto della mafia siculo-statunitense,tuttora presenti con un centinaio di basi militari nella penisola, alcune dotate di armi nucleari, pronte per essere usate contro i nuovi Hitler di turno, personificati nell’Iran o nella la Siria.Certo per chi ha portato il cervello all’ammasso, per chi è solito fare la scimmia ammaestrata dell’antifascismo,merce avariata che presto, molto presto, finirà nella spazzatura della storia, è dura da capire.
Giorgio Ansan
Egr. Professore, le sono grato per aver evidenziato una delle tanti patenti illegittimità incostituzionali che oramai abbondano nelle leggi emanate da un parlamento di incopetenti (per usare un eufemismo; si dovrebbe dire più propriamente di asserviti alle elite finanziarie anglo-americane ed occidentali in genere) che ignora i principi portanti della Costituzione di un qualsiasi Stato che si voglia definire democratico. L’istruzione pubblica è uno di questi fondamenti, considerato che l’accesso all’istruzione è oltretutto la garanzia del fatto che tutti i cittadini possano accedere ai pubblici uffici in condizioni di parità, visto che uno dei requisiti fondamentali richiesti nei concorsi pubblici è proprio quello culturale. Un’altra norma sulla scuola che palesa evidenti aspetti di incostituzionalità, e che è anche profondamente offensiva della dignità di molte persone che si trovano in quella condizione, è quella sui docenti inidonei. Metterò in evidenza questi aspetti attraverso la breve esposizione di un caso concreto di cui sono personalmente a conoscenza. Si tratta di una docente, laureata in giurisprudenza, che ha insegnato per vent’anni diritto ed economia nelle scuole superiori, che è stata dichiarata inidonea al servizio a causa della paralisi di una corda vocale, infermità per la quale tra l’altro le è stata riconosciuta la causa di servizio. La docente viene utilizzata molto proficuamente da sei anni nell’ufficio legale dell’ufficio scolastico regionale di appartenenza (ufficio che non a caso ha un elevata percentuale di causa vinte, oltre il 90%) in cui affianca l’unico superstite funzionario laureato in giurisprudenza dell’ufficio, che originariamente aveva 54 persone in servizio e che ora ne ha 19, uno per ogni settore (se si assenta qualcuno si blocca un intero settore – recentemente si è ammalato di tumore il funzionario della ragioneria e tutto il settore è bloccato da mesi). Secondo la legge, di cui anche lei si compiace, la docente in questione verrebbe inquadrata nel ruolo degli assistenti amministrativi, ruolo per l’accesso al quale fino a poco tempo fa bastava la licenza di scuola media accompagnata da un corso professionale, e al quale, a tutt’oggi si accede non per concorso ( come per i docenti) ma da una graduatoria provinciali per soli titoli, mentre una sua collega in soprannumero, anche lei laureata in giurisprudenza e docente di diritto ed economia, ha ottenuto, come è giusto per il suo titolo di studio e per aver superato un concorso le cui materie sono identiche ad un concorso per funzionario ministeriale, il passaggio al ministero dell’economia e delle finanze con la qualifica di funzionario. Mi si dovrebbe spiegare perchè la docente in questione non dovrebbe avere lo stesso trattamento, visto che è perfettamente idonea a fare il funzionario, sopratutto in considerazione del fatto che il ministero dell’istruzione, nonostante la spending rewieu, è l’unico ad essere pesantemente sotto organico….
Giorgio Ansan
L’incoso “di cui anche lei si compiace” è un refuso… Me ne scuso
Caruto
Non c’entra nulla con la discussione in corso, ma suggerisco di leggere un articolo di Stefania Maurizi sull’Espresso uscito venerdi’ scorso (13.09.2013) con data 19.09.2013. Si trova alle pagg. 34-36.
Si tratta di un ritratto molto interessante di Parolin, nuovo segretario di stato del Vaticano, attraverso i documenti riservati della diplomazia USA rivelati da Wikileaks.
Su Dagospia e sullo stesso sito dell’Espresso era gia’ uscita un’anticipazione, ma l’articolo completo e’ molto piu’ interessante.
giandavide
a parte che un apologeta del fascismo non si si può permettere di dare dell’inopportuno ad alcunchè, ma dovrebbe solo baciare in terra perchè gli viene permesso di inneggiare agli invasori tedeschi che hanno massacrato interi paesini italiani, noto che c’è una rimozione più generalizzata: ancora nel 2006 iannone diceva che avrebbe votato berlusconi perchè “non c’era di meglio”, senza contare il fatto che qualche anno prima forza nuova e il pdl erano alleati.
posso capire che voi fascisti facciate una certa confusione sul passato remoto, ma il passato recente, a meno di non avere abusato di sostanze che inibiscono le sinapsi neuronali, dovrebbe essere facilmente rimembrabile. e poi dite di essere contro la droga…