Una smentita necessaria.

Oggi si svolge a Brugherio un dibattito sulla questione dell’euro, promosso da alcuni circoli del M5s della Brianza. Inizialmente avevo dato la mia adesione trovando giusta ed opportuna una iniziativa di informazione e discussione su un tema così rilevante. Successivamente, però, scoprivo che uno dei relatori, l’avv. Antonio Pimpini è da tempo collegato al gruppo di estrema destra di “Forza Nuova”. Ho massimo rispetto delle persone anche su posizioni ideologiche diverse ed opposte alle mie, ma sono convinto che ognuno debba  avere una identità politica precisa e che questo obblighi ad evitare ambiguità che confondono e disorientano la gente più di quanto non gli chiariscano le idee. Per cui, padronissimi gli amici dei circoli M5s di chiamare alle proprie iniziative chi gli pare, ma è scorretto non informare chi dà l’adesione della collocazione politica degli altri relatori. Io non partecipo ad iniziative con esponenti, militanti o collaboratori di gruppi fascisti o affini. Per questo ho ritirato la mia adesione pregando gli organizzatori di riferire correttamente i termini della questione. Mi si riferisce ora che la mia assenza è stata giustificata con un mio improvviso forfait per ragioni imprecisate. Ribadisco di aver scelto di non partecipare ed averne spiegato i motivi oltre una settimana fa. Mi spiace dover scrivere queste righe ma giudico questa una scorrettezza anche peggiore della precedente. Non credo che parteciperò ad altre iniziative di quei circoli del M5s. La correttezza nei rapporti non è un optional, soprattutto per un movimento che della chiarezza e della trasparenza fa la sua bandiera…

Aldo Giannuli

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Aldo Giannuli

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Comments (39)

  • questo succede ad aderire o a simpatizzare per un movimento ambiguo e fumoso come il M5S forse era meglio restare nell’ambito della sinistra radicale di opposizione…te lo dice un iscritto a Rifondazione che cmq segue sempre il tuo blog
    ciao

  • ma suvvia, bisogna essere comprensivi: in fondo quelli del m5s sono “inesperti” e qualche errorino può capitare a chiunque. d’altra parte bisognerebbe proprio essere dei malpensanti per supporre che questi comportamenti un pò stronzi siano derivati dal modus operandi grillino che tende ad appiattire tutto perchè destra e sinistra non esistono. che è lo stesso atteggiamento da realpolitik dei renziani, che passa sopra tutto con il rullo compressore, e impone al militante di uniformarsi alla linea “perchè sennò vincono loro”. esprimo solidarietà ad aldo, osservando come siano logoranti le militanze di questo tipo.

  • Spiace constatare un atteggiamento così smaccatamente fondamentalista in una persona che ha tante volte dimostrato grande autonomia nei giudizi e nelle prese di posizione.
    Io credo che chiunque abbia il diritto di esprimere onestamente le proprie idee, nei luoghi, modi e nelle forme opportune, senza essere sottoposto a censura preventiva per causa di una vera o supposta appartenenza politica.
    E, d’altro canto, la prima preoccupazione di chiunque abbia opinioni e posizioni proprie su un qualsiasi argomento, come in questo caso lei, Giannuli, dovrebbe essere quella di poterle comunicare, argomentare e sostenere in qualsiasi sede che gli consenta di farlo liberamente.
    Questo indipendentemente da chi altro sia invitato ad esporre le proprie in quella stessa sede.
    E non mi pare che basti la partecipazione di un personaggio dichiaratamente fascista ad una iniziativa locale, per qualificare come tale tutto un movimento.
    Evidentemente anche Lei Giannuli è vittima di una vecchia visione della politica, forse perché cresciuto e formato in un contesto di regole e comportamenti codificati che oggi non hanno più senso di esistere e che sono proprio uno dei principali motivi dell’affermazione di quel movimento che appare riscuotere le sue simpatie.
    Naturalmente Lei è libero di aderire o rifiutare la propria partecipazione a qualsiasi manifestazione, ma un rifiuto dovrebbe essere sostenuto da motivazioni più consistenti e fondate.
    Conosco solo la sua versione dei fatti, che per stima accetto in toto, e concordo con Lei solo su un punto: il non riferire puntualmente le sue motivazioni è certamente stata una scorrettezza e dimostra purtroppo una scarsa maturità da parte degli organizzatori del dibattito che invece avrebbero dovuto sostenere il proprio diritto ad invitare chiunque avesse da dire qualcosa sull’argomento.
    Né si può ragionevolmente sostenere che chi organizza un dibattito (che non sia un talk show televisivo, dove tutto è finto e preordinato in modo da sostenere una parte politica a scapito di altre), debba sottoporre la lista dei relatori alla preventiva approvazione di tutti i partecipanti: persino la vecchia DC dimostrava una maggiore democraticità, almeno di facciata.
    Ma forse potremmo anche considerare questo errore una caduta di stile dovuta ad inesperienza e, magari, alla giovane età di queste persone. Un po’ di generosa indulgenza, Giannuli!

  • Saggia decisione. Rimane però da analizzare il motivo o i motivi che portano diverse e contrapposte forze politiche ad avere, sull’euro, posizioni sostanzialmente analoghe. Insomma, l’atteggiamento rispetto all’euro parrebbe non essere una delle contraddizioni principali tra destra e sinistra. E’ così?

  • Sul fatto che chi organizza un evento abbia il dovere di “informare chi dà l’adesione della collocazione politica degli altri relatori” sono d’accordissimo. E il m5s dimostra, ancora una volta, la sua scorrettezza.
    Quanto all’opportunità di non partecipare ad iniziative in cui è presente qualcuno che ha posizioni diverse, ovviamente ciascuno è padrone di sé stesso, fa ciò che vuole, e la sua decisione va rispettata.
    Resta il fatto che secondo me, fermo restando la stima che ho per il prof, è una stupidaggine. E lo è soprattutto perché in questo modo si lascia a questi soggetti il monopolio della lotta all’eurodittatura. Quale sarebbe stata la confusione di cui parli? Tu avresti detto la tua (e ne hai da dire!), gli altri avrebbero fatto altrettanto, e io non credo che le due posizioni si sarebbero potute confondere.

  • Pensare che io avevo segnalato invece la presenza di una persona che secondo me non meritava di accompagnarsi con esperti e eletti del M5s, mi hanno detto che il confronto si sarebbe svolto là e che se avevo da contestare alcune posizioni con uno dei relatori dovevo presentarmi e contestualmente fare le mie domande.
    Il problema è che se contesti la presenza di uno o più relatori in quanto tali, non c’è niente da fare lì, nel momento.
    Corretta la posizione di Giannuli

    Grazie

  • “potremmo anche considerare questo errore una caduta di stile dovuta ad inesperienza”
    quando uno dei partecipanti a un dibattito chiede espressamente che le motivazioni della sua assenza vengano riportate al pubblico, e non lo si fa, non è inesperienza, è malafede, che rende concreto il sospetto che i signori del M5S brianzolo sapessero benissimo di aver invitato un fascista, e non volevano che si sapesse.

    ” E non mi pare che basti la partecipazione di un personaggio dichiaratamente fascista ad una iniziativa locale, per qualificare come tale tutto un movimento.”

    cosa che Giannuli non ha mai fatto. Giustamente ha detto che QUEL circolo del M5S è guidato da persone scorrette e che con QUEL circolo non vuole avere niente a che fare, non ha mai detto che tutto il partito è fascista.

    “Né si può ragionevolmente sostenere che chi organizza un dibattito…debba sottoporre la lista dei relatori alla preventiva approvazione di tutti i partecipanti”
    e Giannuli non ha mai fatto nemmeno questo. Non ha mai chiesto che non facessero partecipare il fascista, semplicemente ha preso atto che c’era e ha liberamente scelto di non partecipare. Dov’è la preventiva approvazione lo sa solo lei!

  • ho letto adesso il link di Giannuli, che non fa che confermare la malafede di chi invita fascisti e poi fa finta a parole di condannare il fascismo, ma nei fatti ci va a braccetto. Insomma, sanno che è un fascista, e lo vogliono lo stesso, quindi non c’è nessuna inesperienza!

    • giovanni: nonm credo che sia malafede quanto pasticcioneria che si dimostra anche nel modo in cui hanno cercato di aggirare il problema. Non è che vadano a braccetto con i fascisti, questo no, ma fanno pasticci e non sanno uscirne

    • Franco: non confondiamo il M5s in quanto tale, che ha pure i suoi difettacci, non discuto, con i pasticci fatti da un singolo circolo.
      A proposito: che mi dici della Lista Tsipras? Non ne sento più parlare.

  • Caro Giannuli, grazie per la sua opportuna precisazione.
    Tuttavia, nella sua doppia veste di studioso e di blogger, Lei ha un vasto seguito di lettori che la apprezzano e sono influenzati dalle sue parole: pertanto ha delle responsabilità commisurate all’importanza che le danno i suoi lettori.
    Come può constatare dagli altri post, a parte un paio, c’è chi non aspetta altro che un passo falso per screditare Lei e, mi permetta, soprattutto il M5S, prendendo a spunto piccole o grandi sciocchezze compiute dai suoi attivisti, volontari, non dimentichiamolo, che si danno da fare per fare qualcosa, nel mare magnum di ignavia e ipocrisia in cui stiamo affogando.
    E stia pur certo che queste persone non appartengono alla cosiddetta destra, più o meno fascista, con la quale lei rifiuta qualsiasi dialogo, bensì sono i cosiddetti “sinistri”, come dimostra il lettore Pietro, iscritto di Rifondazione.
    Tragga Lei le conclusioni.

    • Roberto: ho già risposto e qualche lettore ci era già arrivato prima che lo facessi, che questo stupido incidente non va messo sul conto del M5s in quanto tale, ma si un suo circolo che, pèer di più penso lo abbia fatto per pasticcioneria e non per mala fede. Non mi pare che sia un gran danno dirlo. Personalmente ho sempre pensato che fosse corretta la massima per cui “la verità è rivoluzionaria”… o no?!

  • gianfranco d'atri

    Caro aldo,
    Attribuisci l episodio ad “alcuni circoli m5s”. Qui sta l errore.
    Non esistono i circoli, forse si trattatava dei meetup – originariamente 5stelle – , ma da questa estate Beppe Grillo ha rivendicato la proprietà del simbolo e anche i meetup sono semplicemente di “amici di beppe grillo”. Gli attivisti più impegnati sono stati anche diffidati dal legale a svolgere attività a nome cinquestlle. A Brugherio chi erano costoro?
    Quindi ora solo gli eletti possono fregiarsi di rappresentare il Movimento (sic!) .
    La malefatta nei tuoi confronti non può essere imputabile al “Partito m5s”
    Sul tema euro, il suo padrone ( rectius titolare dei diritti)rimane ambiguo e questo è il problema.
    Ha un grande potere e non lo esercita.

  • professore,
    noto con dispiacere che lei,insieme a molti altri frequentatori di questo blog ,mostrate tutti gli effetti di un numero eccessivo di pere di appartenenza e di quella miopia che ha impedito alla classe intellettuale dell’aerea politica alla quale lei e molti altri qui appartengono di capire come fosse importante far propria la battaglia contro l’Euro,a costo di “sporcarsi le mani” e dialogare con tutti.Avete invece scelto di continuare a credervi nel giusto e vi siete condannati all’estinzione,cosa che tra l’altro lei ha sempre denunciato,quindi resto doppiamente basito.Per intenderci è la stessa cosa che ha sempre denunciato Bagnai,l’essere trattato come appestato perchè “Bagnai va da Alemanno”.Parlare con uno “de destra” sarebbe stato coerente con quello che lei ha sempre scritto qui,ma ahime così non è stato…

  • Giannuli, visto l’argomento del dibattito, non so se intende ascrivere fra i “difettacci” anche la posizione attendista del M5S sulla questione Euro si, Euro no.
    Se così fosse, le propongo una riflessione, che mi auguro le dia spunti per un suo scritto.
    Io credo che l’Euro sia già fallito e si attende soltanto la miccia che farà esplodere il bubbone.
    In quest’ottica, la posizione “ambigua”, come qualcuno l’ha definita, di Grillo, Casaleggio e dei parlamentari M5S è segno di grande intelligenza politica. Hanno ben compreso che coloro che dovranno dichiarare la fine di questo sciagurato esperimento (che sono poi gli stessi che ne hanno provocato il fallimento), considererebbero una manna dal cielo poterne addossare la colpa ad una delle nazioni fondatrici.
    E, c’è da esserne certi, una nostra uscita unilaterale dall’Euro, ci sarebbe fatta pagare a carissimo prezzo.
    Anch’io pensavo e sostenevo che bisogna abbandonare l’Euro: oggi invece penso, e mi piace credere che questo sia anche il pensiero di Grillo & Co, che chi ha combinato il guaio sia costretto dichiararne la fine ed a pagarne le conseguenze, senza fornirgli comode scappatoie per apparire vittima anzichè carnefice.
    Poteva essere la Grecia la causa scatenante, ma non è un Paese abbastanza importante economicamente e politicamente: è stata semplicemente abbandonata a se stessa, alla faccia dell’utopia Europa Unita.
    Lo stesso si può dire della Spagna, del Portogallo, eccetera: ci vuole un capro espiatorio di peso molto maggiore, e l’Italia farebbe proprio alla bisogna.
    Perciò, oggi il nostro Paese è un vaso di coccio in mezzo a vasi di bronzo: ci vuole grande prudenza per non finire giustiziati dai Grandi Camaleonti europei (parafrasando un famoso sceneggiato Rai degli anni ’60).

  • Edoardo Sanguineti

    Caro professore,
    Come mai a giugno ha partecipato a Festella lo stesso giorno in cui era invitato anche l’avvocato Pimpini? Cos’è cambiato da allora?
    Grazie

    • Edoardo: semplocemente ignoravo chi fosse e l’ho scoperto in questa occasione perchè me lo hanno fatto presente quelli dell’Anpo. Prima per me era un perfetto sconosciuto e non avevo fatto caso allasua presenza. Ora prondo atto che già in quella occasione c’era stata una scorrettezza nei miei confronti

  • Concordo assolutamente con la posizione del Professor Giannuli.
    Le commistioni con tutti hanno portato a questo stallo, al risollevarsi dei fascismi in tutta Europa, ed alle infinite azioni di squadrismo che si svolgono nelle nostre città.

    La coerenza non è più un valore in questa barbarie e degrado.
    Grazie, Professore!

  • Dopo aver visto le spiegazioni di Salvo Mandarà concordo perfettamente con la sua linea.

    Poco me ne frega se Pimpini sia fascista, nazista, razzista o qualunque cosa sia. Era stato invitato per spiegare le sue teorie economiche ereditate dal grande Giacinto Auriti moneta, signoraggio, strozzinaggio, criminalità bancaria e tutto ciò che ne concerne.

    Aggiungo per chiarezza questa falsa dichiarazione di Giannuli:
    “un movimento che della chiarezza e della trasparenza fa la sua bandiera…”

    Si, infatti un movimento in cui è presente una certa parentopoli, un movimento che non batte il ferro sulle teorie economiche criminali, un movimento che pubblicizza i fondi di garanzia come salva aziende quando non è vero, un movimento che vuota online senza nessuna verifica, un movimento che non prende posizione netta sull’euro, un movimento che è presente a cernobbio con casaleggio e non gliele canta di santa ragione, un movimento che in passato è stato legato ad un certo Sasson e che più ne ha più ne metta!

  • Buongiorno prof. Giannuli,

    non conosco i motivi per cui è stato organizzato l’incontro, quali erano le finalità, ecc. Per cui non saprei dire se gli organizzatori del M5S si siano comportati scorrettamente o meno. Poniamo pure che abbiano sbagliato a gestire l’organizzazione in quanto tale e a non fare le dovute segnalazioni.

    Io non credo che, al posto suo, avrei rinunciato a partecipare all’incontro. Prima di tutto l’Avv. Pimpini non risulta essere un tesserato di Forza Nuova (e questa non è proprio una differenza da poco…); si tratta di una persona che conduce una personale battaglia contro l’Euro e, nel farlo, ha condotto incontri con i pochi soggetti politici che in passato si sono schierati apertamente contro la moneta unica e che ha ricevuto udienza quasi esclusivamente da partitini di estrema destra.

    Vorrei infatti ricordare, non solo a Lei ma soprattutto ai lettori di questo blog, che quando l’Italia aderì all’Euro praticamente tutti i partiti erano a favore. Sinistra radicale inclusa. Comunisti inclusi. Ricordo ancora Fausto Bertinotti che affermava “io sono a favore dell’Euro perché sono contro ogni nazionalismo”. Oggi, DOPO VENTI ANNI, la sinistra radicale si accorge che l’Euro è uno strumento del capitalismo europeo atto ad impoverire le masse popolari. Dopo venti anni e un crollo economico spaventoso, sarebbe carino che si riconoscesse all’avv. Pimpini quantomeno di aver avuto ragione.

    Lo dico perché io, che pure sono un antifascista convintissimo, nel ’99 mi ero trovato da solo a protestare contro l’euro e a sentire tutti (ma proprio TUTTI!) contestarmi: “sei retrogrado”, “sei indietro”, “sei fuori dal mondo”. E grazie a Dio non mi sono sentito dare del fascista perché non ero un attivista politico. Oggi tra quelle stesse persone c’è chi mi dà ragione. Se mi permette, prof. Giannuli, questa cosa mi dà molto fastidio. E vorrei che a all’avv. Pimpini si concedesse, se non le proprie scuse, almeno la propria presenza, non foss’altro per il merito di averci – a suo tempo – visto giusto, mentre la sinistra radicale petulava a favore dell’Euro.
    Saluti,
    Marco

  • Do per scontato che ciò che viene considerato fascista (non ho di chi si sta parlando) lo sia effettivamente. Mi è, invece incomprensibile il suo disappunto. L’euro è fascista e lei lo maneggia in continuazione. Non è che ha buttato via tutto il suo denaro (o si?)

  • beh riguardo alla lista tsipras, posso dire una cosa: non ha contrinbuito alla dittature di renzi e non ne è la sua quinta colonna, ruoli invece che calzano a pennello per q

  • uanto riguarda il m5s, che non ancora pago delle sconfitte ricevute e, insoddisfatto dei favori fatti a renzi, prova ancora oggi a pompare il vitellone toscano finendo sempre di più nelle braccia dell’estrema destra. direi che è meglio pagare il doppio stipendio a due giornalisti di repubblica piuttosto che regalare voti a renzi e aggregare fascisti

  • ” Io non partecipo ad iniziative con esponenti, militanti o collaboratori di gruppi fascisti o affini.”

    Mi spiace che sia ancora così radicata nel DNA della sinistra questa logica della contaminazione, degli intoccabili, del fatto che “se c’è lui non posso esserci io”, anziché esserci semplicemente spazio dialettico per tutti, che persino una persona così libera intellettualmente e moralmente come te ne sia vincolata.

  • Professore inutile dire che la sua defezione dal partecipare al dibattito, mi lascia perplesso e profondamente amareggiato. Voglio ricordarle l’intellettuale spagnolo Ortega Y Gasset, il quale era solito dire che definirsi di sinistra o di destra, sono due forme di semi paresi mentali.Disertare, defezionare, dal proprio posto di combattimento, denota scarsa lungimiranza e paura di affrontare anche chi canta fuori dal coro.Nel frontespizio della rivista di Mino Maccari il “Selvaggio”, vi era apposta una frase illuminante: “Sia fatto arrosto di chi si è messo a posto”.Gli assenti hanno sempre torto, defezionare,disertare,denota una caduta di stile che da lei non mi aspettavo.Spesso chi cerca la verità, la trova, ma essa non è come ci si aspettava che fosse.

    • Germani e Peucezio: non ci siamo capiti, non ne faccio una questione ideologica o di contaminazione, madi opportunità politica e di correttezza.In primo luogo c’è il rischio di appiattire le posizioni facendo sembrare uno quel che è due, tre o anche più. Io (e con me quel settori di sinistra che è contro l’Euro) e quelli di Fn o della Lega siamo sicuramente contro l’Euro, ma per ragioni diverse, con analisi diverse e, soprattutto, con destinazioni diverse. Ora non avrei nessuna difficoltà (e l’ho fatto come si può contgrollare nella mia produzione scritta) a confrontarmi in un saggio anche con queste posizioni, per cui non ho problemi di contaminazione, ma una manifestazione è una cosa diversa da un saggio, l’aspetto £propagandistico prevale nettamente sui contenuti (soprattutto quando i relatori sono molti ed hai 15 minuti a disposizione. Auriti (buonanima) è un autore che conosco e di cui ho apprezzato il valore intellettuale pur non condividendone le teorie. E faccio anche delle eccezioni a questo principio generale di non partecipazione a manifestazioni con fascisti: se un gruppo di studenti della mia facoltà mi invita ad una sua iniziativa accetto, pur chiarendo il persistere dell’opposizione alla loro ideologia, perchè nessuno studente deve sentirsi discriminato da me che sono un loro docente.
      Nello specifico, il problema era acuito da un altro aspetto: Fn dichiara di non essere fascista ed ha querelato diversi esponenti di sinistra che l’hanno definita tale. Come studioso io credo che la base teorica di Fn sia una variante fascista impregnata di cattolicesimo tradizionalista ed in alcuni di quei processi potrei essere citato come teste. Capite che la cosa mi mette in una situazione imbarazzante.
      Una ventina di anni fa (che voglia controllare può sfogliare la collezione di Avvenimenti su cui scrivevo) presi posizione pubblicamente contro la messa fuori legge di Fn ed -in altra occasione- in difesa di uno studente di Fn che era stato sospeso dal preside per aver espresso in un tema idee fasciste o quasi sullo sterminio ebraico. Germani ed altri ricevono regolarmente ospitalità in questo blog e non di rado rispondo alle osservazioni che mi fanno. Quesrto perchè io sono convinto che la libertà di espressione del proprio pensiero è un diritto di tutti senza eccezioni. Questo però non significa che io debba confrontarmni con tutti indistintamente ed in qualsiasi modo.
      Poi , capisco che Germani non la pensi come me, ma è opportuno che ricordi che io non la penso come lui che ritengo i fascisti avversari politici diversi dagl altri: su di loro pesa un giudizio morale particolarmente sfavorevole, determinato dalla storia. Peraltro, non posso far finta di ignorare che, dipendesse da loro, io sarei fuori legge e forse peggio, per cui devo tener conto anche di questo.
      Poi c’è l’aspetto della scorrettezza degli organizzatori che non mi hanno avvisato della circostanza. Pimpini per me era un perfetto sconosciuto sino a quando l’Anpi non ha sollevato il problema. Io ho appreso della sua collocazione politica (non so se di militante o fiancheggiatore di Fn) solo il 24 settembre ed ho subito comunicato la mia indisponibilità all’iniziativa. All’organizzatore che si diceva pronto a disdire l’invito a Pimpini per permettermi di partecipare, rispondevo che sarebbe stato scorretto nei confronti di Pimpini verso il quale non avevo alcuna intenzione di esercitare una forma di censura, solo che mi sottraevo al confronto con lui. GFli organizzatori, cui non faceva comodo rendere pubblico il mio dissenso, hanno continuato con ennesima scorrettezza, a pubblicizzare l’iniziativa con il mio nome, e presentare la mia assenza come una defeziione dell’ultimo momento per motivi imprecisati. Hanno poi proseguito in una polemica indecente, falsificando dati di fatto e giungendo ad usare (male per giunta) mail scambiate privatamente e farlo in rete, cosa che, come si sa, è un reato (violazione di corrispondenza artt 616 e 619 del codice penale) per cui mi sto chiedendo se fare un esposto alla polizia postale e chiedere l’oscuramento del loro sito o no, in considerazione del fatto che non lo facciano in mala fede ma per una totale forma di ignoranza e primitivismo. Sia chiaro che questo non è un giudizio sul M5s in quanto tale, ma su un circolo in particolare.

  • Aldo, grazie del chiarimento.
    In effetti, messa la cosa in questi termini, capisco bene le tue ragioni.
    Per come ti conosco, in effetti mi suonava strano che potessi farne una sorta di tabù personale.

  • Caro Aldo, provengo dal M5S, da cui mi sto un po’ allontanando ultimamente. Purtroppo anch’io ho dovuto constatare la presenza (tra gli stessi militanti e attivisti) di molti, troppi, ex aderenti a movimenti di destra ed estrema destra. Inizialmente vedevo anch’io la coesistenza di più anime e provenienze ideologiche come una ricchezza, ma ben presto mi sono reso conto che le divergenze ideologiche (e nelle modalità di azione o di visione del mondo) diventano sostanziali e pesano molto quando si parla di azione politica e di governo (che sia di un paese, di una città, di una regione o di una nazione…). In un contesto simile purtroppo mi riconosco sempre meno…

  • Scusi Dottor Giannuli…Ma lei ha mai partecipato ad una conferenza con esponenti del Partito Comunista Italiano o di altri partiti derivati da questo?? Se lo ha fatto, ho l’impressione che lei sia il solito ipocrita..Non mi risulta che in tutti i Paesi dove i Partiti Comunisti Unici sono giunti al potere, questi abbiano mai garantito la libertà di manifestazione del pensiero, provocando tra l’altro la più grande ecatombe della storia del genere umano (più di 100 milioni di morti)…Se non lo ha fatto massimo rispetto per la sua coerenza, altrimenti ha dimostrato di essere il solito ipocrita che continua a vivere di pericolose e utopiche nostalgie politiche, non avendo alcun interesse per i bisogni concreti della comunità

  • Una smentita forse inutile

    Caro Professor Giannuli.

    Abbiamo a lungo riflettuto ed è stato oggetto di profondo dibattito interno se e con quali modalità rispondere agli attacchi ingenerosi ricevuti dal Suo blog poi ripreso con risalto dal Fatto Quotidiano.

    Dopo un’attenta e ponderata analisi dei fatti, al fine di evitare una risposta a caldo, abbiamo deciso che fosse giunto il momento di fare definitivamente chiarezza.

    Lei ci accusa di essere stati poco trasparenti in quanto non l’avremmo informata per tempo della “collocazione politica” dell’Avvocato Pimpini.

    Le simpatie politiche dell’Avvocato Pimpini, che, sia ben chiaro, rappresentano una sua libera e consapevole scelta individuale, sono note da tempo. Quello che non era noto, nemmeno a noi, erano alcune sue manifestazioni di “vicinanza” ad uno dei periodi più bui della storia italiana. Di tali manifestazioni siamo venuti a conoscenza anche noi solo a partire dal 17 settembre 2014, a seguito delle segnalazioni ricevute dall’ANPI. Se un celebre studioso di Storia Contemporanea come Lei, ben informato sul panorama politico italiano, può giustamente rivendicare il diritto di non essere a conoscenza della collocazione politica di tutti, a maggior ragione, converrà con noi, potevamo non esserlo noi che non siamo, né pretendiamo di esserlo, professionisti della politica.

    Quando abbiamo ricevuto tali informazioni la circostanza è stata immediatamente oggetto di un profondo ed acceso dibattito al nostro interno, sfociato con la pubblicazione il 18 settembre 2014 di un comunicato il quale recitava testualmente: “Il Movimento Cinque Stelle di Brugherio tiene a rimarcare la propria profonda distanza da qualunque regime totalitario del passato ed in particolare condanna fermamente, se mai fosse necessario ribadirlo, gli anni bui del nazifascismo e la tragedia della Shoah.”

    Il nostro gruppo ha comunque deciso a maggioranza (questa è da sempre la nostra unica modalità di lavoro) di confermare l’invito all’Avvocato Pimpini ritenendo comunque importante, a nostro avviso, approfondire un dibattito sul tema della sovranità monetaria.

    Negli scambi di corrispondenza intercorsi con Lei il 16 settembre, quando ancora non erano noti a nessuno i dettagli precedentemente esposti, avevamo ravvisato la possibilità che Lei avrebbe potuto non confermare la propria partecipazione all’evento per altre motivazioni, che esulavano dalla connotazione politica di Pimpini.

    Successivamente, il 24 settembre, durante una telefonata con uno degli organizzatori, come da Lei stesso correttamente raccontato in uno dei commenti al suo post, abbiamo condiviso con Lei tali circostanze e Lei ha introdotto ANCHE la presenza di Pimpini quale impedimento alla Sua partecipazione; in quell’occasione, proprio per la stima che nutriamo nei Suoi confronti, privilegiando la possibilità che Lei fosse presente, Le è stato offerto di disdire la presenza di Pimpini. Il suo invito a non procedere in tal senso, perché comunque Lei non sarebbe venuto, ci ha indotto a travisare e a ritenere erroneamente che gli impedimenti preesistenti, già anticipatici il 16 settembre, rappresentassero la predominante motivazione della Sua assenza.

    In tale occasione avremmo potuto e dovuto richiederLe esplicitamente quale fosse la motivazione predominante e avremmo dovuto concordare con Lei quali giustificazioni ufficiali avremmo potuto fornire a chi ci avesse richiesto le motivazioni della Sua assenza. Proprio a tutela della Sua riservatezza abbiamo invece ritenuto, ripetiamo in assoluta buona fede, che gli impedimenti preesistenti (e prevalenti) non dovessero essere divulgati e siamo stati volutamente generici durante la presentazione dell’evento del 5 ottobre.

    Avremmo dovuto poi ufficializzare la Sua defezione. Di tale circostanza abbiamo comunque reso edotti tutti i cittadini che chiedevano informazioni sull’evento.

    I volantini ed i manifesti già andati in stampa da tempo (che Le ricordiamo paghiamo solo con i nostri fondi ed autotassandoci), oltre alla mai sopita speranza che all’ultimo ci avrebbe regalato la Sua presenza, ci hanno indotto nell’errore di non pubblicizzare in misura maggiore che non sarebbe venuto…

    In sintesi, tutte le accuse che si sono scatenate a seguito della Sua dura e, ce lo consentirà, ingenerosa smentita, sono a nostro avviso oltremodo immeritate.

    Forse non era il caso essere così duri con noi, forse non era il caso di non concederci il beneficio della buona fede. Forse per Lei era più urgente e rispondeva ad altre e legittime necessità, cogliere l’occasione per rimarcare la Sua distanza dal fascismo. Tali necessità e pressioni morali ci avevano peraltro accomunato quando avevamo pubblicato il nostro comunicato del 18 settembre.

    Quella che è certa e che speriamo di aver chiarito, è stata la nostra assoluta buona fede che ci dispiace sia stata messa in discussione.

    Speriamo di aver fatto chiarezza. Per quanto ci riguarda faremo tesoro di tutti gli errori commessi. Stiamo pian piano crescendo, stiamo imparando.

    Non sia troppo ingeneroso, non lo meritiamo.

    Cordialmente

    Movimento 5 Stelle Brugherio

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