un significativo e gradito ritorno!

un significativo e gradito ritorno!


Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo la lettera di un grande personaggio della scena politica italiana. Algido Lunnai. Salito alla ribalta negli anni di tangentopoli con un libro rimasto negli annali della prima Repubblica (e di cui si vocifera una probabile, imperdibile, riedizione…), Lunnai si ritirò poi nell’anonimato. Torna oggi a parlare dalle colonne di questo sito, di cui auspichiamo diventi assiduo frequentatore, in un momento particolarmente delicato per la vita del paese…

Gentile professor Giannuli,

seguo costantemente il suo sito con interesse, pur se più spesso dissentendo che consentendo. Mi induco a scriverLe per esprimere la mia protesta vibrata per quanto la stampa viene scrivendo, in queste settimane, sul nostro Presidente del Consiglio. Rompo un lungo silenzio di fronte a tale indegna aggressione, per associarmi al Grande Ghedini nella difesa dell’Uomo di Arcore.
Giudichino i lettori di questo sito.

Ma di cosa lo si accusa? Libertinaggio, frequentazione di fanciulle di poca virtù, dazioni ambientali, interessi privati, violazione del segreto di Stato, frivolezza… E sono colpe queste? Sono colpe? Meriti sono, MERITI!

1- Lei ha usato l’espressione “bulimia sessuale” per indicarne l’inesausto vigore, la giovanile irruenza, il forte afflato. Ed è una colpa questa? Se l’uomo di Stato deve rappresentare il suo popolo di fronte agli altri, Berlusconi illustra degnamente le virtù mascoline del nostro. Frequentava donne di non inespugnabile virtù. Ma, mi pare che anche un Altro frequentava una tal Maddalena…
2- Ha fatto regali in oggetti e denaro a varie persone (da Noemi a Mills)? Generoso: è un generoso! Voi regali non ne fate mai?
3- Ha riempito le liste elettorali, il Parlamento ed il governo di veline, para-veline e velinare? Gente giovane: non si era detto che occorre avvicinare la politica ai giovani e svecchiare le istituzioni?
4- A Villa Certosa e Palazzo Grazioli, sedi coperte da segreto di Stato, potevano entrare ed uscire a piacimento viandanti, girovaghi e zingari felici? E non eravate voi di sinistra a chiedere la fine del segreto di Stato? Lui vi ha accontentati: ha reso le sedi del potere dei palazzi di vetro ed, essendo uomo tollerante, ne ha fatto ville di tolleranza.
5- E’ frivolo? E’ umano. E’ come i suoi elettori. Ha un gatto che si chiama Frou frou: delizioso! E non vi ricorda Frou frou del tabarin… anzi potrebbe essere il suo vezzeggiativo al posto di quel banale “Papi” affibbiatogli da quella tal Noemi.

Ma così si rende ricattabile? E voi non ricattatelo! Basta non farci caso a queste cose e il problema non si pone.

Tutto, concediamo tutto all’accusa: è tutto vero, ammettiamo ogni addebito e ce ne vantiamo!

Ed, anche a voler ammettere che questo possa essere colpa, cosa sono queste inezie di fronte ai meriti storici dell’Uomo? Un giudizio equanime esige che guardiamo ai fatti nella prospettiva della Storia.
Berlusconi ci ha salvati dal comunismo, ha posto un argine agli eccessi giustizialisti, ha ridato ordine e prospettiva a questo paese.

Ma ve lo ricordate il 1993? La Magistratura aveva opportunamente ripulito le stalle d’Augia dagli homines novi rampantisti, ma questo non era bastato a riportare al potere gli uomini della “scuola classica”, anzi, due Procure osarono mettere sotto processo uno dei più importanti esponenti “classicisti”. Le Procure della Repubblica stavano facendo la Repubblica delle Procure.

In molti drammi teatrali, ad un certo punto, entrano in scena gli sbirri che arrestano qualche personaggio. Ed è un passaggio necessari al quale tutti applaudiamo. Però, poi occorre che gli sbirri escano di scena, come conviene alle comparse. Qui, invece, le comparse ci avevano preso gusto e volevano fare i protagonisti e lo spettacolo rischiava di finire a schifio.
Ci voleva un freno, occorreva ripristinare quella sacralità senza della quale il Potere diventa mero esercizio di forza. E venne “Lui” che, certo, non era un allievo della scuola classica (della quale gli mancò sempre lo stile e la lunga veduta) ed anzi, aveva più di un debito di riconoscenza verso gli odiati rampantisti. Ma, da autodidatta volenteroso, intuì la natura profonda del Potere e pose  vigorosamente mano prima all’opera di argine e, dopo, di ricostruzione dei fondamenti su cui riposa il Potere.
Egli ebbe questi e molti altri meriti.
Fece cose importanti, fu utile e quasi necessario.

Fu un Grande! Lo ricorderemo.

Algido LUNNAI, 1 luglio ’09

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Aldo Giannuli

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Comments (3)

  • Un sentito e sincero grazie, signor LUNNAI. Fa sempre bene capire, anche se tardi, purtroppo, di non dover disperare ma di doversi rallegrare.
    Grazie per lo stile e per lo humor. Impeccabile.

  • Eh si, tra 40/50 anni gli storici lo faranno letteralmente a pezzi, e gli italiani se ne rammenteranno con imbarazzo. Non c’è alcun dubbio.
    Mi sia consentita, però, una domanda dal sapore “antico”: ma ora, che fare?

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