Sussurri e grida: il tramonto inglorioso della seconda repubblica
L’infelice seconda repubblica non riesce più a vivere, ma non sa neppure morire. Come i suoi partiti che non riescono a stare uniti ma non sanno neppure dividersi: si è scissa Scelta Civica, ma i due tronconi non sanno dove andare, sordi boati vengono anche dal M5s, si è diviso anche il Pdl, dopo un lungo travaglio, ma i toni sono surreali e si mette in conto di rimettersi coalizione alle prossime elezioni. Divisi, ma non troppo. Ed i sussurri dei corridoi di Palazzo dicono che non di una scissione si è trattato ma di una sottile mossa di Silvio, che così avrebbe spiazzato gli avversari, sottraendosi al peso di sostenere un governo sempre più impopolare senza però beccarsi l’accusa di averlo irresponsabilmente fatto cadere in un momento difficile e, così, scaricando sul Pd l’onere delle scelte fiscali.
A dimostrazione di questo ragionamento si segnalano i toni insolitamente morbidi del Cavaliere verso chi non aderisce alla sua Forza Italia, il fatto che mantenga le redini della borsa confermando le fidejussioni anche per i fuoriusciti, l’esplicita disponibilità a rientrare nella stessa coalizione (confermata anche dagli alfaniani), l’assenza –per il momento- di avvisaglie di “metodo Boffo” contro gli scissionisti che, pure, l’avevano paventato. Una scissione di velluto, forse troppo. In effetti, ben altro era stato il trattamento riservato a Fini e Casini e, sin qui, il Cavaliere non era mai parso proclive ad un facile perdono.
Dunque, tanta cristiana rassegnazione e laica tolleranza appaiono quantomeno sospette. Eppure, l’interesse del Cavaliere per una rapida crisi di governo e per urne aperte già in primavera è troppo evidente per poterne dubitare; dipendesse da lui il governo sarebbe già caduto in estate per votare in ottobre. Se questo non gli è riuscito è anche perché, effettivamente e non per finta, un pezzo del suo gruppo senatoriale non glielo ha permesso.
A me sembra che la verità stia nel mezzo: più che altro, credo si sia trattato di una separazione consensuale, dettata da una serie di considerazioni. In primo luogo, una separazione cruenta sarebbe suonata ancor più come una sua sconfitta personale; in secondo luogo, bisogna pur sempre tenersi buoni gli scissionisti in vista del voto sulla decadenza, per non restare proprio del tutto isolato. Così come conviene non rompere in vista dei ritocchi alla legge elettorale dopo la pronuncia della Consulta, a dicembre.
Soprattutto, al suo “metodo Boffo” poteva far riscontro una valanga di rivelazioni ed accuse dei suoi ex compagni di partito fra cui ce ne sono di quelli che di cose imbarazzanti ne sanno. Dunque un “mezzogiorno di fuoco” non conveniva a nessuno, essendo troppo alto il rischio di uscirne entrambi con le ossa rotte.
E ci sono altri motivi più incerti e lontani, di cui occorre tener conto. Noi non sappiamo ancora quando e con che sistema elettorale andremo a votare, ma in ogni caso conviene tenere la porta socchiusa per i reprobi. Se si dovesse votare con il porcellum o con qualsiasi altro sistema maggioritario, i voti alfaniani, per pochi o molti che siano, potrebbero rivelarsi determinanti, se, invece, si andasse ad un sistema più o meno proporzionale, converrebbe tenerseli alleati sottraendoli al “nemico”. Peraltro, non è scritto che “si fa più festa in cielo per un peccatore convertito che per novantanove giusti”? E, dunque, anche se il Cavaliere è un seguace del Vangelo come io lo sono dell’Islam, non è da escludere che, a determinate condizioni, possa uccidere il vitello grasso per il ritorno del figliol prodigo. Ed il vitello grasso è la candidatura alla Presidenza del Consiglio. Vi sembra strano?
Ragioniamoci su: il Cavaliere non deve solo salvare la sua posizione politica, deve salvare anche la sua libertà personale (molto a rischio) e, soprattutto, il suo ingente patrimonio che, appena cadranno le mura del suo sistema di potere politico, sarà preso violentemente d’assalto. Nel frattempo, è plausibile supporre altre condanne e che, comunque, lui sia ineleggibile al momento del voto. Questo significa che Forza Italia ed alleati, per la prima volta, andranno al voto senza il suo nome come leader. E non è che di nomi di ricambio ne abbiano tanti: Marina è improponibile, semmai Barbara, ma è appena trentenne ed appare troppo giovane, quanto a Fitto è uno che è riuscito a perdere con Vendola e nel suo feudo pugliese, sai che garanzie! A quel punto una “coalizione Alfano”, che magari tiri dentro anche Casini, su cui riversare i voti forzitalioti sarebbe una ipotesi molto competitiva: più giovane di Berlusconi, sarebbe anche purificato da questa sua ribellione al padre e da questo periodo di alleanza con il Pd che, intanto, deve trattarlo con i guanti gialli per non far cadere il governo.
Insomma, un Alfano fuori da Forza Italia, appare più “centrale” di quanto non fosse da delfino del Cavaliere e, per questo, più in grado di intercettare i voti moderati. Ovviamente, poi Alfano avrebbe modo di sdebitarsi con apposite misure legislative a tutela degli interessi del Cavaliere, a cominciare di una bella amnistia.
In attesa delle politiche, anche Renzi sarebbe meno “nuovo” e potrebbe essere logorato da un altro anno di attesa: al pari di Vendola, Renzi non è pasta di grano duro, è pasta di grano tenero che scuoce in cottura. E proprio contro Renzi il Cavaliere ha lanciato un’alto grido, parlando di una “carta segreta” in serbo. Non abbiamo idea di che si tratti. Di sicuro la cosa non dispiacerà a D’Alema, il suo “nemico intimo”. E di sussurri non ne mancano nemmeno a proposito dello scoppiettante sindaco. Il “Corriere Fiorentino” del 6 settembre gli ha dedicato un articolo nel quale parla di suo dei suoi collaboratori più vicini, Marco Carrai, (finanziere membro di una quantità di consigli di amministrazione ed assai vicino a Comunione e Liberazione) che nel 2012 organizzò una cena di sostegno a Renzi con molti finanzieri e che è tanto amico di Michael Ledeen.
Per i più giovani, ai quali questo nome non dirà molto, ricordo che si è tratta di uno storico statunitense (per così esprimerci) a lungo residente in Italia. Grande amico di Licio Gelli e della sua P2, ha scritto un interessante volume su D’annunzio a Fiume, assai simpatetico con il vate pescarese, del quale ritiene assai attuale il modo di far politica soprattutto oggi, nella società dell’immagine. Ma non si è occupato solo di storia: ha messo becco anche in vicende come il caso Moro o la strage di Bologna e fu lui a scovare la foto di Billy Carter accanto a Gheddafi che costò la rielezione al fratello Jimmi Carter.
Siccome quando è troppo è troppo, persino l’accogliente Repubblica Italiana si decise a dichiararlo “persona non grata” ed espellerlo trattandolo senza troppi complimenti come una spia. Quel che, però non impedì che continuasse ad essere considerato-da chi di dovere- un “esperto di cose italiane”. Nel 2002 Ledeen previde che quella contro l’Afghanistan era solo l’inizio di una serie di guerre che gli Usa avevano intenzione di scatenare per provocare una profonda trasformazione di tutto il Medio Oriente. Previsione azzeccata. Però, ogni tanto le previsioni bisogna pure aiutarle un po’ a verificarsi, per cui l’uomo tornò attivo nella questione Nigergate, quando, con una perquisizione abusiva nella casa dell’ambasciatore del Niger, vennero trovati i documenti che provavano la preparazione di armi nucleari da parte dell’Iraq di Saddam e che costituirono la base legittimante l’attacco americano del 2003. Unico particolare: i documenti erano patacche falsissime.
Bell’amico eh?! A Renzi non mancano altre simpatie importanti come David Serra, capo di “Algebris”, uno dei più agguerriti hedge fund. Insomma, le amicizie giuste per il segretario di un partito di sinistra.
E questo sarebbe il “cavaliere bianco” che dovrebbe salvare il paese. Che fine ingloriosa per la seconda repubblica! Non si vede all’orizzonte un “cavaliere bianco” su un destriero: nel tempo della seconda repubblica non ci sono né maestosi destrieri né nobili cavalieri. Solo macilenti ronzini e volgari cocchieri.
Aldo Giannuli
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antonella
Ciò che sta succedendo ha dell’incredibile. Non solo stanno nascendo formazioni politiche come i funghi, ma parlano di bipolarismo e poi danno vita a tutti questi partiti. E’ davvero uno scoppio mentale. Altro che fine della seconda repubblica. Siamo ancora agli albori, considerato lo stato delle cose. La democrazia langue, la Costituzione è stata ridotta ad un rotolo di carta igienica e questa gente gioca a fare i paladini di una giustizia che contempla solo le loro istanze
MAURIZIO BAROZZI
Giusta disamina politica, anche se io darei un po’ meno importanza al Cavaliere, se non fosse altro per questioni di età non potrebbe gestire strategie a lungo raggio.
Di Renzi, quello che preoccupa di più è, il non qui citato consigliere economico personale “israeliano”, fatto eleggere nel PD.
Per il resto è evidente che la “politica” è morta e che i partiti oramai non esprimo e non rappresentano più nessuno se non lobby di potere. Questo si era reso evidente con la Seconda Repubbliaca, e soprattutto quando, dopo il mezzo colpo di stato silenzioso del 2011, l’Alta Finanza ha preteso a leader dei governi i suoi uomini: ex consulenti di banca o espressione di istituti mondialisti (Letta / Aspen). Con questi personaggi che senso ha più parlare di destra o sinistra, comunismo o altro)?
E questo è un dramma perché dissolto il substrato ideologico o di aggregazione so iale, i politici non possono che essere espressioni di interessi di varia natura e sono dolori per il popolo, perché gente così, conservatori o progressisti che siano, per ottemperare alle lobby che li hanno fatti eleggere, faranno carne di porco del popolo, cosa che non avrebbero mai fatto un Togliatti, un Nenni, un Fanfani, un Moro, e, guarda un po’ che dico, neppure un Andreotti (non cito leader del Msi Perché i suoi esponenti sono stati talmente succubi dei nostri colonizzatori per cui nei loro 50 anni di penosa esistenza hanno fatto solo interessi extranazionali.
SantiNumi
Gran pezzo con un’analisi sulla scissione berlusconiana che mi ha spiazzato.
@Barozzi
Avere un McKinsey come consigliere (macro)economico è un po’ come portare il proprio figlioletto all’asilo da Pacciani.
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Purtroppo devo riconoscere che parlar così male dei partiti (e per riflesso delle istituzioni) ci si tira la zappa sui piedi e si presta ulteriore fianco a questi squali che vengono educati a sbranare il prossimo facendo finta di insegnar loro “economia”.
Inoltre credo che sia sbagliato dialetticamente affermare che è inutile parlare di destra e sinistra. Semplicemente il PD (e SEL, con l’amico dei Riva) sono partiti di destra perché professano ideologie economiche di destra.
A sinistra ci sta il Lavoro, a destra ci sta il capitale. Punto.
Ci sono interessi contrapposti ed esiste ed esisterà sempre la lotta di classe.
Chi propone politiche economiche fasciste è fascista (ogni riferimento a “quota 90”, SME ed Euro è puramente casuale). [E’ ridicolo provare a difendere l’articolo 18 quando si è obbligati a fare svalutazione interna e politiche deflattive]
Vorrei ricordare che tutta la normativa neoliberista recepita da Maastricht in avanti è incostituzionale.
Mi chiedo come si possa difendere una Costituzione fondata sul Lavoro quando, de facto, non esiste una significativa rappresentanza politica (e culturale) di Sinistra.
MAURIZIO BAROZZI
@Santi numi,
in linea di massima concordiamo, possiamo anche dire che oramai tutto il panorama parlamentare è di “destra” perchè, eccetto alcune sfumature, nessuno mette più al primo posto il lavoro e gli interessi primari del popolo, ma tutti antepongono la UE, le liberalizzazioni, il liberismo di mercato e quant’altro. Eppure abbiamo avuto esempi internazionali, come l’Argentina, il Venezuela, ora l’Ungheria, ed altri che hanno cercato di svincolarsi dalle grinfie dell’ordinamento finanziario mondiale, predisposto da veri e propri “banksters”, e da Istituti di autentico ricatto e speculazione come il FMI e la Banca Mondiale.
Nessun partito che si interroghi sull’origine vera dell’inestinguibile “debito pubblico” che di fatto impone ai governi di devolvere ogni risorsa a farne fronte, togliendola ovviamente dallo stato sociale e mettendo mano alle tasse. Anzi hanno cercato di modificare la Costituzione e di introdurre vincoli che OBBLIGANO a pagare questo debito. Un governo in pratica, non potrebbe dire, “adesso accantono questi pagamenti, perchè devo prima far fronte alle necessità nazionali”. No, il problema è per tutti i governi a venire: “dove trovare le risorse per pagare questa usura internazionale!”. Nel 2011 con l’avvento predisposto di Monti c’è stato un vero e proprio Golpe silenzioso. Altroché!
giandavide
perfettamente d’accordo (interessanti anche le inforamzioni su leeden). e aggiungo il fatto che non sono così sicuro che renzi sia in grado di prendere tutti sti voti in più di alfano: sono entrambi democristiani, entrambi moderati, non hanno idee così diverse da creare lo scontro tra moderati e “comunisti” come nel caso delle puntate precedenti, ed escono peraltro da un governo insieme. se si considera che poi il premier è un altro democristiano, e che formalmente anche questi sarebbe “contro” i primi due democristiani, risulta un partito in ostaggio della sua componente democristiana. un totale paradosso, dato che l’lettorato piddino non è quello della dc, nè i suoi iscritti sono dei piccoli balilla come qualcuno vorrebbe dimostrare, e la cosa si riflette nella scarsa affluenza per le recenti “eliminatorie” del pd. se si considera poi che la vittoria di renzi si basa su casi un pò strani come i 1300e+ voti di renzi contro i 40erotti degli altri candidati, che risulta in un 97% per renzi e un 3% per gli altri 3. come si spiega? bulgaria o tessere false?
io credo che la dirigenza piddina, sebbene sia schiacciata dall’ideologia democristiana e realista di renzi e letta, non si possa comunque identificare in questa prospettiva ideologica. il loro problema sembra che sia un altro: sono completamente cretini. se vuoi governare, metti renzi al governo e lascialo fare: tanto sarà sempre più popolare di letta, e alle prossime elezioni si troverà qualcuno più nuovo. se non vuoi governare ma tornare alle urne e vincere ti organizzi per tornare al voto senza perder tempo, e con un voto a settembre renzi ti eliminava ilpdl dallo scracchiere politico. ma quando uno è completamente cretino non è in grado di fare nessuna delle due cose, e si tengono letta come capo del governo e renzi come capo dell’opposizione, tutto nello stesso partito, ignorando completamente la stragrande maggioranza della base (che non è democristiana). e devo dire che sentire il rottamato renzi che dice che avrebbe fatto più o meno le stesse cose di letta – ma meglio perchè è più bravo – è uno spettacolo altrettanto noioso della telenovela del nano e del suo delfino.
almeno avessero fatto due partiti diversi come ha fatto berlusconi, ma niente, sono stati solo in grado di modulare un offerta nulla, speranzosi -come lo fu al tempo occhetto – che anche gli altri siano cretini quanto e più di loro.
giandavide
p.s. riguardo renzi e il 1300 a 40 stavo parlando solo del caso salerno,ovviamente
Caruto
Ledeen ha fatto anche altro, per sua stessa ammissione.
Poco dopo la crisi di Sigonella (1985) ci fu un’importante telefonata di chiarimento Reagan/Craxi. Ledeen, alla Casa Bianca, faceva da traduttore: tradusse male appositamente alcune frasi per mantenere lo stato di tensione dei rapporti diplomatici Italia/USA.
Quello che colpisce nell’attuale vicenda italiana e’ che si tenti un’operazione alla Blair dopo 16 anni dall’originale e a nessuno scappa da ridere, salvo che a Crozza.
Traduzione: e’ molto probabile che il segretario del partito di centro-sinistra italiano sara’ un giovin signore che ripete cose di 20 anni fa ed e’ sostenuto da personaggi (Ledeen) legati ad ambienti repubblicani USA e che vantano un buon passato filo-piduista.
Ledeen e’ in buoni rapporti anche con PG Battista (Corriere). Si sono conosciuti quando tutt’e due lavoravano con lo storico Renzo De Felice: gia’ questo elemento (i rapporti con Battista, non con De Felice) dovrebbe far nascere qualche preoccupazione (e’ una battuta).
I grandi strateghi della sinistra italiana a forza di giocare col fuoco, con furbizia ed intelligenza stanno portanto tutto all’ammasso del falo’ conclusivo (non e’ una battuta).
SantiNumi
“dovrebbe far nascere qualche preoccupazione”
Per me non è una battuta neanche questa: voglio dire. Quando chi occupa determinati posti dell’informazione e campa dicendo bestialità, menzogne e diffamando… mah…
O si crede ad una stupidà senza limite o, come spesso si legge dai documenti storici, qualche Servizio contribuisce al reddito di certe penne.
Vincenzo Cucinotta
Secondo me, alla fine ciò che conta, è quanto succederà dentro il PD.
Data la pressocchè scontata elezione a segretario di Renzi, sembra ragionevole immaginare che sarà quasi impossibile per l’establishment ex-DS digerire questo risultato.
Renzi dovrà trovare il modo di stipulare un patto con costoro, ma ancora più importante sarà stipulare un patto con lo stesso Napolitano.
Se questi patti saranno stipulati, il PD potrùà continuare a rimanere diviso ma ufficialmente come un unico partito, e il blocco liberista capitanato dal presidente continuarà a svolgere imperterrito il proprio ruolo, magari riuscendo perfino a compiere una profonda revisione della nostra amata costituzione.
Le uniche speranze così possono risiedere soltanto nell’ipotesi che questi patti risultino impossibili da stipulare, il PD si spacchi anche ufficialmente, e Napolitano sia costretto a limitarsi ai suoi compiti istituzionali.
In questo senso, Renzi potrebbe risultare estremamente utile.
Caruto
Nel mio precedente intervento su Renzi c’e’un’ imperdonabile dimenticanza: in Italia abbiamo gia’ avuto l’operazione Craxi del 1976, allora in chiave anti-comunista.
La costante e’ la gentile perseveranza ad occuparsi degli affari nostri.
Vuol dire che ci meritiamo questo trattamento, visto che lo permettiamo ripetutamente.
Pierluigi Tarantini
Caro Aldo,
il post esprime, ancora una volta, una sorta di fascinazione nei confronti di B. e, insieme, una critica spietata nei confronti del PD e di Renzi.
La scissione di Cl e dei siciliani viene presentata come un coup de teatre di B.
Cazzo quanto è macchiavellico, vien da dire leggendoTi.
Io però non dimentico, perchè mi son troppo divertito, lo spettacolo di Brunetta che annuncia il voto contrario prima della fiducia al Senato.
A smarcarsi, finalmente, è stata la Chiesa cattolica che in Italia conta qualcosa e non ricordarlo è semplicemente fuorviante.
Quanto a Renzi e Ledeen, quest’ultimo amico di Gelli, certo ricordi come B. fosse tesserato alla P2 e si sia servito di professionisti del calibro di Lavitola.
Si potrebbe dire, quindi, che nel confronto tra vecchio e nuovo quest’ultimo ci guadagna almeno quanto a professionalità dei consulenti…
Che poi l’Agenzia voglia monitorare da vicino Renzi sorprende solo che Ti sorprenda!
Concludendo: mi sembra che il senso del post sia che tra vecchio e nuovo scegli il vecchio, cioè B.
(Ps. onde evitare commenti idioti faccio presente che non voto e non voterò PD)
Caruto
In questi giorni Renzi sta dicendo un po’ di cose per assicurarsi di poter vincere le primarie. Tra l’altro attacca il governo ed ha criticato Napolitano.
Vediamo che succedera’ alle primarie e, se le vincera’ Renzi, dopo.
Segnalo un intervento critico del corazziere Macaluso che dice: 1) Renzi attacca Napolitano e questo non si fa; 2) Mi domando se Renzi oltre a parlare, ha le competenze e le idee per risolvere i problemi dell’Italia.
Da tempo Macaluso funziona da ventriloquo di Napolitano.
Considero questa dinamica interessante e da seguire.
Questo per dire che la figura di Napolitano andrebbe guardata anche in questa prospettiva.
Caruto
@SantiNumi
In realta’, la battuta su PGBattista non era una battuta: ho solo voluto alleggerire il post evitando toni troppo complottisti. Anche perche’ tutto ormai mi sembra alla luce del sole. Ed e’ motivo di preoccupazione perche’ sembra che la democrazia italiana manchi di anticorpi.
Circa l’idiozia o la malafede degli Illustri Editorialisti, io continuo ad avere dubbi seri.
Nel 2003 l’Eccezzzionale Galli della Loggia scrisse un editoriale sul Corriere difendendo la scelta USA di invadere l’Iraq mentre per le strade qualche milione di persone dicevano: state facendo una cazz…. E chiunque avesse avuto un po’ di sale in zucca sapeva la catastrofe che era iniziata e la strategia che ci stava diatro.
Un anno dopo il sempre Eccezzzionale scrisse un altro editoriale dicendo di essersi sbagliato: con altrettanta leggerezza. Era cambiato il vento? Il disastro era ormai avvenuto? Non si sa. Esattamente come quelli che in Parlamento ogni due o tre mesi cambiano gruppo Parlamentare (maggioranza, minoranza) a seconda degli Alti Valori (politici) che intercorrono.
Mi sono sempre chiesto come si possa essere cosi’ leggiadramente contraddittori: interesse? ignoranza? altro?
Altro caso. Il grande Politologo Panebianco una volta scrisse un Grande editoriale per motivare tramite “La ricchezza delle Nazioni” di Adam Smith lo smantellamento delle organizzazioni sindacali: era giusto lasciare tutto alla libera contrattazione tra l’imprenditore e singolo lavoratore (come sappiamo, sarebbe una rapporto di forza molto equilibrato).
Nessuno ha avuto la gentilezza di spiegargli che Smith lo aveva pubblicato nel 1776 all’inizio della Rivoluzione Industriale in Inghilterra e che proprio in Inghilterra 50 anni dopo sarebbe sorta la questione sociale che dopo qualche decennio porto’ alle prime organizzazioni sindacali perche’ si era scoperto che il capitalista ha bisogno di confrontarsi con un potere contrattuale leggermente piu’ forte del singolo lavoratore, altrimenti e’ un disastro.
Dunque, mettiamoci dentro tutto: malafede, ignoranza, selezione accademica ridicola e ovviamente assegna di vergogna (che si potrebbe chiamare anche in altra maniera: per es. faccia di c…).
Ma secondo me e’ uno dei capitoli dei disastri italiani: se sei abbastanza protetto puoi dire quello che vuoi (come nei talk show televisivi) e non pagherai mai il conto delle tue responsabilita’.
(Scusate, oggi sono un po’ incazz…).
SantiNumi
@Caruto
“(Scusate, oggi sono un po’ incazz…)”
Io dovrei scusarmi per ogni commento… 🙂
Per il resto condivido e francamente una risposta non l’ho trovata (e non me la son data): più approfondisco, più mi sembra tutto una follia.
Una schizofrenia che non è esclusiva degli influencer dell’informazione ma anche dell’Accademia, dove il controintuitivo fa proseliti da decenni. Credo che solo in pochissimi abbiano un’idea chiara di ciò che sta avvenendo, sono necessarie competenze così interdisciplinari che, secondo me, gli stessi “troll” della propaganda non sanno quando la fanno e quando no…
Caruto
@SantiNumi
E’ antipatico dirlo, ma secondo me l’immagine che piu’ si avvicina alla realta’ e’ quella che emerge dai film di fantascienza come “Matrix”.
Anche se probabilmente e’ stato sempre cosi’: gli storici forse ci spiegheranno i livelli diversi di consapevolezza a seconda delle epoche e dei ceti sociali di appartenenza dato che nessuno puo’ sapere tutto di tutti, salvo le pretese ridicole, inquietanti, patologiche della NSA.
Per rimanere all’epoca attuale (e a questo utilissimo Blog): quello che mi colpisce e’ che i materiali per capire sono in qualche maniera pubblici (lo accennavo gia’) ma pare che le menti e le coscienze siano impermeabili.
Cio’ puo’ significare, semplificando, che: 1) e’ un mio errore di valutazione sull’oggetto; oppure 2) la valutazione e’ esatta, ma irrilevante; oppure 3) prospettiva esatta, valutazione pure ma problema irrisolvibile dal mio livello di osservazione.
Come quando (mutatis mutandis) si osservava dove andavano a parare il fascismo o il nazismo, ma nonostante per alcuni fosse chiaro, i processi erano inarrestabili. Ho l’impressione che la situazione sia questa.
Ed i miei sentimenti sono misti: da un lato penso veramente alla fine della Nazione Italia, come entita’ sovrana, ma dall’altro penso anche che la cessione di sovranita’ avvenuta nei decenni scorsi (anche per motivi condivisibili, come l’integrazione europea) renda meno drammatico il tutto.
Questo, per es., e’ uno dei motivi che nei mesi scorsi mi hanno indotto ad esprimermi a favore del doppio turno di collegio alla francese e, addirittura, al suo (della Francia) sistema presidenziale.
Rimane come una pulce nell’orecchio l’ingerenza negli affari interni italiani di personaggi come Ledeen, che forse sono il segnale che non si tratta solo di integrazione europea e che forse le cose sono molto piu’ gravi (dal mio punto di vista) perche’ preludono ad una affermazione del modello ma soprattutto degli interessi USA in tutta Europa (non solo in Italia) come ho detto quando nel blog si e’ parlato del caso Snowden.
Si potra’ capire di piu’ quando si conoscera’ il Trattato di libero scambio Europa-USA.
Rimane il fatto che la Governance italiana sembra infeudata da cordate molto opache.
Non mi stupirei che fossero delle Belle Fratellanze, aduse all’oscurita’ ed allergiche alla disinfettante luce del sole: ed e’ quello che mi fa incazz… di piu’ perche’ per definizione sono ab-solute da ogni forma di controllo democratico nonostante intervengano direttamente sui meccanismi fondamentali della democrazia e della formazione del consenso.
SantiNumi
@Caruto
Mi è piaciuta tantissimo la tua riflessione.
Che l’estremizzazione del modello orwelliano sia la Matrix, non ce lo si dice, ma dall’angoscia che traspare dalle tue parole è chiaro che è evidente a te come lo è a me. La traiettoria ci sta portando più velocemente di ogni previsione nella peggiore delle distopie. Ida Magli lo ha definito un progetto satanico. (Tra l’altro è da tempo che parla già di “dopo l’Occidente”).
(E’ meglio poi non riflettere troppo riguardo a “chi” è stata ceduta la sovranità…).
Che ci sia l’Impero anglosassone dietro il disastro dello SME, il rilancio con Maastricht e il futuro rilancio con il TTIP è evidente a chiuque si sia accorto del “compasso” sulla banconota da 1 dollaro (almeno che facciamo finta di fare gli US€ con le basi NATO su territorio sovrano…). Fino al redde rationem tra est ed ovest (almeno a sentire Kissinger).
E’talmente una fotocopia ciò che sta avvenendo rispetto alle dinamiche del secolo scorso che il presagio di un’Apocalisse adombra l’animo di chi prova ad accettare la realtà che ci è sempre stata sbattuta in faccia dopo l’89.
La feroce eugenetica dietro al progetto europeista pare proprio essere strumentale a qualcosa di globale che trascende la sana razionalità umana. (E’ bene ricordarsi lo scambio epistolare tra Freud ed Einstein degli anni’30, e come fosse ben chiaro solo al primo dove si sarebbe andato a parare).
In Italia ormai il danno è fatto. E’finita: il nostro sistema industriale è ormai colpito a morte (invito, se non già fatto, a visionare le analisi dell’economista industriale Cesare Pozzi).
A questi 20’anni di fascismo morbido pare seguirà la restaurazione e il ritorno ad un medioevo “tecnologico” come già profetizzò Miglio dopo la caduta del muro.
L’ultima resistenza europea sarà sicuramente il tentativo trasversale di chi parteggerà per una nuova Westfalia ed la riattivazione delle Costituzioni antifasciste.
Per un nuovo 8 Settembre è fondamentale la Le Pen in Francia e qualche panda progressista d’oltre oceano che ripristini la regolamentazione finanziaria.
«Io sono stato l’ultima speranza dell’Europa. L’Europa non poteva essere unificata per effetto di una riforma volontariamente concertata. Non poteva venire conquistata con il fascino e con la persuasione. Per poterla prendere bisognava violentarla. L’Europa può essere costruita soltanto su rovine. Non su rovine materiali, ma sulla rovina congiunta degli interessi privati, delle coalizioni economiche, sulla rovina delle idee ristrette, dei particolarismi superati e dello stupido spirito di campanile. Bisogna fare l’Europa nell’interesse di tutti e senza risparmiare nessuno. Napoleone lo aveva compreso perfettamente»
Adolf Hitler, Discorso del 26 febbraio 1945, in “Ultimi discorsi”, Edizioni di Ar, Padova, 1988
Caruto
@SantiNumi
Per la verita’ sarei meno apocalittico, anche perche’ alle tentazioni complottiste delle varie fratellanze si contrappone la realta’.
E cioe’, non ho dubbi che ci siano cordate riservate di varia natura, anche internazionali, ma quello che accade al tempo T1 (e cioe’ in una fase successiva all’inizio) puo’ essere anche molto differente da quello che era stato programmato (al tempo T0).
Circa il compasso sulle banconote: vale il discorso fatto poco sopra. Pero’ forse e’ peggio: nel senso che il modello di capitalismo anglosassone, compresa la deriva finanziaria, sta avendo successo (o insuccesso) “oggettivamente”.
E’ per questo che facevo riferimento al fascismo ed al nazismo come fenomeni inarrestabili.
Pero’, autocriticamente, potrei dire che definire un fenomeno inarrestabile potrebbe essere un errore epistemologico, perche’ chiude qualsiasi ragionamento sul da farsi.
Mentre, comunque, qualcosa si puo’ e si deve fare.
Lo dico con un esempio: di fronte alla persecuzione degli ebrei, se si aveva il punto di vista degli ebrei perseguitati poteva essere (ed in parte era) l’Apocalisse ma sappiamo che per fortuna la storia sarebbe continuata.
Quindi penso che bisogna fare un po’ di tentativi e, come diceva Gramsci (che certo non ha fatto una bella vita): studiare, studiare, studiare per trovare una qualche soluzione.
Perche’ nulla e’ dato. La storia, come il pallone del calcio, e’ rotonda e rotola anche in una direzione diversa dal quella voluta dal calciatore che l’ha colpita. Fuor di metafora: la Storia puo’ riservare improvvisi cambi di scenario, per i motivi piu’ vari.
Comunque, ammettere che in ambienti chiusi come quello italiano un gruppo molto ben organizzato puo’ influire parecchio, specie se ha una sostegno esterno (Estero) data la caratteristica feudale dei ceti dirigenti italiani in cerca sempre di una Chiesa o di un Imperatore.
SantiNumi
Chiaramente dipingevo la distopia. Soprattutto per “Apocalissi” paventavo l’esito tragico di questa traiettoria, incomprensibile nelle dinamiche causali, ma assolutamente chiara nella direzione. E, francamente, penso che per 6 milioni di ebrei l’apocalissi c’è stata e come (e quella economica per l’Italia è già avviata senza ritorno da almeno due anni).
Siamo in migliaia che studiamo e discutiamo giorno e notte (citavo tempo fa proprio in questo blog, il network di intelligenze come “noosfera” impegnata in una corsa contro il tempo).
Per il resto credo ad una nuova Westfalia e alla riattiavazione delle Costituzioni socialdemocratiche. Credo ad un nuovo internazionalismo rispettoso delle autodeterminazioni dei popoli, cooperativo e non competitivo.
Se siamo qua è proprio perché studiamo, parteggiamo e non facciamo parte della schiera degli ignavi gramsciani. Grazie.