Il nodo Draghi
Ad un certo punto è balenata l’ipotesi di una candidatura Draghi per il centro, ne ha dato notizia Dagospia. Molti non hanno preso la cosa sul serio, ma la cosa, forse, ha del vero. Draghi è entrato in carica a fine ottobre 2011 e, in teoria, dovrebbe restare in carica sino all’ottobre 2016. Come si sa, la sua candidatura non fu gradita ai tedeschi che dovettero subirla dopo che anche i francesi si schierarono per il candidato italiano, sostenuto anche da Spagna, Belgio e Portogallo. Per di più, il candidato tedesco, Weber, che litigava a giorni alterni con la Merkel, finì con il ritirarsi nel maggio precedente, spianando definitivamente la strada a Draghi. La cosa, tuttavia non è stata mai accettata realmente dai tedeschi, che hanno fatto buon viso a cattivo gioco, ma riservandosi di tornare all’attacco quando avessero avuto condizioni migliori. D’altra parte, Berlino –che sa di essere l’asse portante dell’Euro- ha dovuto accettare che il primo governatore fosse l’olandese Duisenberg, per un compromesso con la Francia, che non voleva come primo governatore un tedesco; poi, sempre per compiacere Parigi, ha accettato il francese Trichet, perché l’Olanda è tradizionalmente più vicina alla Germania e quindi si doveva riequilibrare. Però che il terzo fosse italiano deve essere sembrato decisamente troppo ai nostri condomini teutonici. Ma è un italiano molto gradito in America? Peggio!!