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Il Papa si dimette. Ne sanno niente allo Ior?

Cappuccino, brioche e intelligence

Nella storia della Chiesa c’è un unico precedente, quello di Celestino V di cui sappiamo tutti per aver studiato la “Divina Commedia” negli anni del liceo. Gli altri sono tutti morti in carica; non tutti per morte naturale, va detto: ci sono stati i martiri della  prima cristianità, poi qualche papa assassinato nel Medioevo… poi forse qualche altro. In Vaticano pare vada molto in voga il caffè corretto…Il codice canonico prevede la possibilità di dimissioni del Papa, ma la cosa è sempre parsa molto sconveniente. La Chiesa è monarchica e non ama i dualismi: pensate solo al problema della convivenza fra un Papa in carica ed uno emerito. Ogni starnuto del secondo (e questo scrive libri e twitta che è un piacere) potrebbe suonare come sconfessione del precedente. Poi, sul piano simbolico, la cosa può apparire come una fuga dalle proprie responsabilità. Quando Woitjla era già molto grave chiesero ad un prete se avrebbe potuto dimettersi e la risposta fu: “Può dimettersi Gesù dalla croce?”. Quella è una carica carismatica e delle normali dimissioni la fanno sembrare una qualsiasi carica politica.

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L’armata del Cavaliere nero. 1: i cattolici.

L’armata del Cavaliere nero.
1. I cattolici.

Dicevamo un paio di settimane fa, che alla base delle vittorie di Berlusconi c’è il blocco elettorale del pentapartito (Dc, Psi, Psdi, Pri, Pli), riversatosi compatto su Forza Italia nel 1994. Questo costituisce ancora oggi la parte più solida e numerosa del seguito del cavaliere: l’ “Italia moderata” o se preferite, il “marais”, su cui si sono fondati costantemente gli assetti di potere di questo paese. E’ l’estremo lascito di un passato che non ha conosciuto nè la Riforma protestante, nè una grande rivoluzione moderna come quelle di Olanda, Inghilterra, Francia.

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Il contrattacco di Berlusconi e la “guerra civile del gossip”.

Il contrattacco di Berlusconi e la “guerra civile del gossip”.


Siamo stati facili profeti prevedendo la controffensiva berlusconiana e la connessa nomina di Feltri al “Giornale”: puntuali come una cambiale sono arrivati gli attacchi personali a De Benedetti, ai direttori di “Repubblica” ed “Avvenire” ecc., poi la querela a “Repubblica” e l’annuncio di quelle ai giornali inglesi e spagnoli, gli attacchi a Fini apertamente trattato come un traditore ecc.
Quel rigo nel quale si dice che la polizia aveva già segnalato Boffo per le sue pretese frequentazioni omosessuali ci fa capire che quella è roba che viene dall’archivio di qualche servizio: la stessa cucina dalla quale arrivano in tavola gli altri piatti.

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