Tag: uso politico della storia

Il 70° della Liberazione e la “memoria pulita”

Con molto piacere ospito questo articolo di Elio Catania di Lapsus, che apre un dibattito su cui bisognerà discutere e tornare. Buona lettura! A.G.

Di Elio Catania, Lapsus. In queste settimane si sono svolte in tutto il paese e a tutti i livelli (istituzionali, società civile, organizzazioni politiche) iniziative e celebrazioni in occasione dei 70 anni della Liberazione, con apice ovviamente nella giornata di sabato 25 aprile.

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India: Modi, i sikh e i “1984 riots”

“Quando cade un grande albero, la terra trema”. India, 1984, poche ore dopo l’assassinio del Primo Ministro indiano Indira Gandhi, suo figlio Rajiv – e futuro premier – reagisce così all’improvvisa ondata di violenze e massacri contro la popolazione sikh. Tutto il Nord è in subbuglio, ma la capitale è l’epicentro del terremoto. Delhi è una città messa a ferro e fuoco da folle inferocite e armate: bastoni, catene, coltelli, spade e, soprattutto, cherosene.

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L’ABUSO PUBBLICO DELLA STORIA

In libreria, da giovedì 23 aprile 2009, per i tipi della Guanda,


“L’ABUSO PUBBLICO DELLA STORIA,

come e perchè il potere politico falsifica il passato”


Da circa vent’anni è in corso, in tutto il mondo, uno scontro senza precedenti sulla storia in relazione al tentativo di ricostruire un nuovo ordine mondiale dopo il crollo di quello bipolare. Assistiamo a un prepotente ritorno sulla scena

copertina
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politica del “Principe” che avoca a sé il potere di stabilire quel che la storia deve dire. Questo ritorno si giova di fenomeni quali l’eclissi del sociale, la corrosione della democrazia, l’avanzare dell’antipolitica populista, la fine dello stato sociale, il vento culturale del neoliberismo che hanno puntuali ricadute sul piano culturale e, più specificatamente, storiografico. Su questo scontro, e sulle più ampie questioni correlate, indaga Aldo Giannuli analizzando il revisionismo storico nelle sue diverse manifestazioni, a cominciare dal tema dell’olocausto e dal connesso fenomeno di “tribunalizzazione” della storia e dedicando particolare attenzione all'”anomalo” caso italiano. Partendo dall’affermazione che la storia è il suo uso pubblico, e coincide perfettamente con esso, il libro si sofferma in particolare sull’abuso della storia recente nei mass media, con un occhio  attento alla spettacolarizzazione. Se non mancano infatti opere di buona qualità, prevalgono nettamente quelle che, in nome dell’uso pubblico della storia, praticano un sostanziale abuso a fini di politica contingente. Il problema storiografico che ci si presenta oggi è proprio quello di intuire la portata della svolta storica che abbiamo appena attraversato, da dove è sorta e dove ci sta portando. E si comprende come tutto questo vada molto oltre la retorica del “secolo del male”.

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RASSEGNA STAMPA  (in continuo aggiornamento)


-la recensione di Dino Messina, Corriere.it

-la recensione di Chiara Corti, del Giornale di Brescia

la recensione di Francesco Perfetti su Libero, 9/06/09

la recensione di Antonio Carioti sul Corriere della Sera, 14/06/09


ASCOLTA la presentazione del libro presso il Magazzino 47, Brescia, 28/06/09


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-perchè questo libro (mp3);

-se i giornalisti fanno gli storici (mp3);

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