Sulle bombe alle ambasciate.
A quanto pare, gli inquirenti puntano sulla pista anarco-insurrezionalista a cavallo fra Italia e Grecia e la cosa ci sta benissimo, perchè gli elementi non mancano: l’attentato all’ambasciata svizzera richiama alla memoria l’ordigno incendiario trovato nei suoi pressi il 5 ottobre, che conteneva il messaggio “Costa, Silvia e Billy liberi” (tre anarchici che erano stati arrestati ad aprile a Zurigo sospettati di progettare un attentato contro la succursale di una multinazionale). Peraltro, sempre in Svizzera è detenuto anche Marco Camenisch, altro anarchico coinvolto in vicende simili.