La strage di San Pietroburgo non aggiunge nulla di nuovo a quel che sapevamo del modus operandi del terrorismo Jihadista: tutto come da copione dei casi di Madrid, Londra eccetera. Il che rende ancora più strana la strage londinese che ha “sprecato” (consentitemi l’espressione) uno scenario come Westminster per un attentato a così basso potenziale terroristico, mentre da altra parte il terrorismo jihadista esprime una aggressività ben maggiore. Tutto può essere, ma l’attentato londinese sembra più opera di un personaggio isolato (o, al massimo, collegato a pochi complici) e non in contatto con l’Isis o simili, mentre qui, nel caso russo, siamo perfettamente nell’ambito della strage jihadista. Comunque sia, questa strage segna il ritorno del terrorismo radicale islamico in grande stile, dopo circa un anno di relativo calo del fenomeno.
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