Tag: strage di brescia

Come funziona il segreto di Stato? Declassificare gli archivi, i fascicoli o i documenti? E gli archivi della Nato?

Come funziona il segreto di Stato?
La prima parte: Come funziona il segreto di Stato e quali sono i problemi da risolvere per la pubblicità dei documenti

Seconda parte.

3. Declassificare gli archivi, i fascicoli o i singoli documenti?

Un primo ordine di problemi è come procedere relativamente all’unità archivistica da prendere in considerazione.

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A proposito di Delle Chiaie

Mi sento chiamato in causa sulla questione Delle Chiaie, per cui sono indotto ad una messa a punto. Come è noto, il leader di Avanguardia Nazionale ed il suo gruppo vennero indicati come responsabili della strage di piazza Fontana dal libro “La strage di Stato”. Prima di quell’evento, il gruppo era stato nell’occhio del ciclone per le sue numerose imprese squadristiche, soprattutto a Roma, dove godeva di un occhio di riguardo da parte della Questura. Ricordiamo l’irruzione all’università di Roma durante una lezione di Ferruccio Parri e la partecipazione agli scontri durante i quali morì lo studente socialista Paolo Rossi. Esso fu anche coinvolto nella morte, mai chiarita, di Antonino Aleotti, un ex militante del Pci entrato in An e trovato morto in un’auto zeppa di armi, parcheggiata non lontano dalla Questura.

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Sentenza di Brescia e giustizia in Italia: ne vogliamo parlare?

Ce lo aspettavamo: assoluzione per tutti. Leggeremo le motivazioni, ma già temiamo di sapere quel che leggeremo (anche se, in primo grado, il collegio giudicante ci riservò la sorpresa di un testo peggiore delle aspettative, già molto basse). Ma restiamo ugualmente in attesa non pregiudiziale.
Quando arriveranno le motivazioni, potremo capire perché, quello che a noi appariva come un convincente quadro indiziario grave, univoco e convergente (sufficiente a condannare a norma del cpp), non è apparso tale al collegio giudicante ed, eventualmente, formuleremo le nostre obiezioni oppure riconoscere le ragioni di chi ha assolto. Prima ancora che garantisti siamo laici ed, in quanto tali, riconosciamo che un giudizio corretto lo si può formulare solo dopo aver ascoltato senza pregiudizi le ragioni altrui, per cui, pur conoscendo bene il fascicolo processuale ed essendo convinti, per ora, di certe cose, attendiamo il ragionamento della corte per verificare le nostre convinzioni. Ma, quale che sia l’esito di questo specifico caso, resta un problema: come mai, sistematicamente, i processi per strage si concludono con sentenze assolutorie e non si riesce mai a trovare i colpevoli?

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1974 – 2011: Piazza della Loggia

domenica 22 maggio, ore 18.00
Csa baraonda
via Pacinotti, 13, Segrate (MI)

1974 – 2011 PIAZZA DELLA LOGGIA

ore 18 –> Aperitivo popolare
ore 21, dibattito con:
Aldo Giannuli, ricercatore di storia contemporanea presso l’Università degli studi di Milano;
Federico Sinicato, avvocato di parte civile per i parenti delle vittime di Piazza Fontana e di Piazza della Loggia.
La.p.s.u.s., Laboratorio progettuale studenti universitari di storia

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“Chi è Stato?” Gli audio del convegno

Ecco gli audio del convegno organizzato lo scorso giovedì 7 aprile dal laboratorio lapsus! Buon ascolto!

“Chi è Stato?

La strategia della tensione in Europa (1969-1974).”

interventi di:

Ascolta l’introduzione di La.p.s.u.s.

Onorio Rosati, segretario della Camera del lavoro di Milano;

Ascolta l’intervento

Aldo Giannuli, storico, già consulente di diverse procure tra cui Milano (strage di piazza Fontana) e Brescia (strage di piazza della Loggia);

Titolo dell’intervento: “Lo scenario internazionale tra consolidamento e rotture”.

Ascolta l’intervento

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La sentenza di Brescia: lo Stato e le stragi.

Come è noto, alcuni giorni fa, la Corte d’Assise di Brescia ha mandato assolti tutti gli imputati della strage del 28 maggio 1974. In molti mi hanno sollecitato a commentare il fatto.
Sono stato consulente del Pubblico Ministero in quel processo –che è ancora in corso, perchè è possibile che il Pm si appelli. Pertanto non è nè corretto nè elegante che mi io mi pronunci in merito, sia per rispetto dei diritti della difesa, sia perchè la Corte deve ancora depositare le motivazioni. Per ora è noto solo il dispositivo. Avendo seguito passo passo sia l’istruttoria che il dibattimento, posso dire di essere stato moderatamente sorpreso da questo esito. Dunque mi asterrò da ulteriori commenti in merito.

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“Il segreto di Piazza Fontana” di P. Cucchiarelli: analisi del testo

Il libro di Cucchiarelli, è il risultato di oltre dieci ani di lavoro. Il libro è diviso in tre parti narrative: la prima sostanzialmente dedicata ad un attento scandaglio di perizie, verbali, rapporti di polizia giudiziaria e stampa d’epoca; la seconda in cui l’autore avanza una sua ipotesi di come sia andata la vicenda della strage; la terza, nella quale si rileggono i casi Feltrinelli e Calabresi alla luce delle risultanze precedenti.

La prima parte costituisce un lavoro assolutamente prezioso che fa riemergere tanti particolari passati ormai nel dimenticatoio dopo la lunga serie di inchieste giudiziarie e parlamentari che anno accumulato molte migliaia di documenti per oltre 1 milione di pagine. Diverse riflessioni sul tema dell’esplosivo aprono la strada a sviluppi investigativi di notevole rilievo che maturano in particolare nella terza parte, quella in cui si parla di Calabresi e Feltrinelli. La parte più debole, lo diciamo subito, ci pare la seconda che propone una spiegazione della vicenda che qui di seguito riassumiamo in breve.

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