Capirete che il 7 novembre ho un tema obbligato: la Rivoluzione Russa. Ed ho scelto di scrivere sul suo principale artefice. In questo quasi trentennio post Urss, Lenin è stato sottoposto ad un’ autentica criminalizzazione, sostenendo che sia stato lui chi ha edificato il totalitarismo sovietico, che Stalin ne ha solo proseguito l’opera e lo si è accusato d’ogni nefandezza.
Da circa 60 anni si è affermato un curioso modo di fare storia per anniversari: si parla di un determinato argomento nell’anno un cui cade il ventennale, trentennale, cinquantenario o secolo da un certo avvenimento (meno osservate sono le altre decine: quarantesimo, sessantesimo, settantesimo, ottantesimo e novantesimo) ed allora gli editori sfornano in quantità titoli su fenomeno o il personaggio celebrato, gli autori di predispongono da due o tre anni prima alla scadenza, giornali e tv propongono speciali eccetera. Dopo di che, di quell’argomento non si parla più sino al successivo anniversario.