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Cappuccino, brioche e intelligence n°7…Augias, una spia dell’Est?

Cappuccino, brioche e intelligence n°7

Augias, una spia dell’Est? Ma mi faccia il piacere!

“Il Giornale” 18 ottobre 2009: «Augias spia di Praga»: avrebbe collaborato con i servizi cecoslovacchi dal 1963 al 1967, col nome in codice “Donat”.  Peraltro, egli si sarebbe rivelato un contatto deludente, per cui sarebbe stato liquidato con… un uovo di Pasqua. L’accusa proverrebbe da ammissioni di ex agenti dei servizi di Praga in vena di confidenze.
Su “Repubblica” del giorno dopo Augias ha risposto smentendo tutto:
«Azzardo l’ipotesi che l’interesse dell’agente cecoslovacco fosse soprattutto quello di restare a Roma, che certo era molto più allegra di Praga».

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James Bond, una pedina della Guerra Fredda

Cosa c’entra James Bond con i contrasti fra Cia l’MI5? C’entra, c’entra. Nel maggio 1951, Guy Burgess e Donald McLean, due giovani diplomatici, fuggivano poco prima di essere arrestati come spie sovietiche. Erano omosessuali e la loro defezione venne attribuita ad un ricatto dei russi. L’immagine della diplomazia e dei servizi di Sua Maestà Britannica ne uscirono a pezzi. Tempestivamente, Jan Fleming (che era stato nel servizio segreto della Royal Navy) pubblicava “Casino Royal” (1952), nel quale compariva per la prima volta James Bond: intelligente, forte e, soprattutto, bello e “sciupafemmine“. Una brillante trovata che ristabiliva l’immagine dei servizi inglesi.

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1964: quando il PCI occupò canzonissima

1964, “Canzonissima” era la trasmissione più seguita dell’anno: sabato in prima serata, una gara di canzoni abbinata alla superlotteria con premi da 150 milioni in giù. Una formula imbattibile che assicurava punte oltre i 15 milioni di ascoltatori. Quell’anno, sul finire del 1964, i dirigenti Rai avevano pensato una cosa particolarmente “ruffiana”: una gara fra la canzone napoletana e canzoni del resto del mondo – “Napoli contro tutti” sul modello di alcune gara calcistiche-, condotta dal popolarissimo comico Nino Taranto.

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Le spie di Salò: i doppi giochi per infiltrare la democrazia

Nell’ottobre 1943, Mussolini ordinò la costituzione di un servizio segreto speciale per sviluppare la “guerra dietro le linee”, nell’Italia occupata dagli Alleati, e ne affidò il comando al nobile fiorentino Puccio Pucci che, a sua volta, nominò suo vice il suo concittadino Aniceto del Massa. Ci furono anche altri servizi segreti analoghi nella Rsi -come i Nuotatori paracadutisti della X Mas o le volpi argentate, tutte donne, del colonnello David- ma questo fu il principale ed ebbe i suoi uffici nella sede centrale del Partito Fascista Repubblicano in via Mozart 12 a Milano. La sua azione, infatti, fu strettamente coordinata con quella del partito guidato da Alessandro Pavolini, fiorentino anch’ egli come il suo segretario Olo Nunzi.

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