Tag: sistema politico

Elezioni: la vera posta in gioco non è nel risultato del 4 marzo.

Le elezioni servono sia a determinare chi governerà che a rappresentare in Parlamento gli interessi e le posizioni culturali presenti in una società e che poi dovranno essere mediati. La cultura rozzamente “governista” di questo trentennio scorso ha ridotto tutto alla scelta di chi governerà. Questa volta, però, si tratta di un gioco un po’ diverso nel quale la determinazione del governo diventa l’obiettivo secondario, mentre in primo piano c’è l’assetto costituzionale del paese.

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Il Pd sta sparendo? Magari… ma si tratta di altro.

Grandi proteste della minoranza Pd per il tracollo del tesseramento al partito, passato da 539.000 iscritti a circa 100.000 in un anno. Per la verità, i responsabili organizzativi del partito hanno detto che si tratta di una proiezione a campione e che i dati non sarebbero quelli. E poi il tesseramento 2014 non è finito, manca un mesetto, per cui magari il totale sarà 200.000, che è il doppio del dato stimato, ma comunque meno della metà degli iscritti dell’anno scorso. Comunque sia, un tracollo. Ma è colpa di Renzi? Ed il Pd sta scomparendo? Renzi non lo amo (e mi pare che si sia capito) ma direi che c’entra poco con questo calo.

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I radicali sono quello che sono, ma Veltroni perchè non sparisce?

Dunque, i radicali hanno scelto di essere presenti in aula, contribuendo così a far raggiungere il numero legale per la votazione della fiducia. Se il numero legale fosse mancato, sarebbe stato molto difficile per il Cavaliere non dimettersi.
Beninteso: i radicali non sono stati determinanti, perchè i 316 che hanno votato la fiducia erano sufficienti anche per fare numero legale, ma non cambia nulla: se fossero stati determinanti, sarebbero entrati lo stesso, perchè quella era la loro scelta politica ed, in ogni caso, hanno contribuito a quel traguardo al pari degli altri.
Spiegazione: “lo abbiamo fatto per rispetto dell’Istituzione”.
Ma a chi la volete raccontare? Nel 1983 i radicali adottarono un codice di comportamento per il quale sistematicamente non votavano (salvo quando lo ritenevano “utile”) uscendo dall’aula, perchè non riconoscevano in quella assemblea un Parlamento democratico. E quello che cosa era? Rispetto delle istituzioni? O forse è cambiato il “regime partitocratico”?

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