Tag: sindacati

Grillo e i sindacati.

Qualche polemica ha suscitato una recente dichiarazione di Beppe Grillo nella quale proponeva di eliminare (in qualche modo) le confederazioni sindacali, dando molto più spazio alla contrattazione aziendale direttamente controllata dai lavoratori e, più o meno, sulla stessa lunghezza d’onda si è detto Giorgio Cremaschi, già autorevole esponente Fiom. Poi è venuta la consultazione sul programma con la proposta (approvata plebiscitariamente) di eliminare il privilegio per le organizzazioni sindacali firmatarie di contratto, uniche a poter presentare candidati per le rappresentanze sindacali aziendali.

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Ancora sugli assenteisti nella Pa: capiamoci.

Devo stare invecchiando, perché il mio pezzo precedente sugli assenteisti non ha provocato le reazioni che mi attendevo. Ma forse è lo strascico del clima di Natale che rende tutti più buoni… non so.

Comunque, prima di tutto, togliamo di mezzo qualche equivoco:

1. non c’è nemmeno bisogno di dire che le responsabilità maggiori della cattiva conduzione dell’amministrazione italiana, compreso l’assenteismo, sono dei dirigenti: se sapessero fare il loro mestiere e fossero scelti per questo e non per meriti di clientela, i problemi non sarebbero risolti ma sarebbero attenuati.

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Gli assenteisti e il pubblico impiego: quando il sindacato sbaglia tutto.

A Roma, il 31 dicembre, 4 vigili urbani su 5 si sono dati per ammalati o hanno scelto proprio quel giorno per donare il sangue e godere del relativo permesso per le ore seguenti. La cosa è subito servita al governo per tuonare contro gli irresponsabili e annunciare: “cambieremo il pubblico impiego, licenzieremo i fannulloni”.

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Io e la sinistra: mi sa che non ci siamo capiti

Ho l’impressione che diversi miei lettori non abbiano chiara la mia collocazione nei confronti della sinistra e scrivano autentiche sciocchezze. Molte cose le ho già dette, però non farà male spiegarsi una volta di più (poi non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, ma non ci posso fare niente). Allora, iniziamo da un punto: io ero e resto un uomo di sinistra, come sono sempre stato per tutta la mia vita e non permetto a nessuno di metterlo in discussione, tantomeno a chi, mi pare, non abbia le stesse credenziali di vita e pretende di avere una sorta di diritto di accreditamento che gli viene non si capisce da cosa. Naturalmente, tutto sta a capirsi sulle parole e stabilire che significa sinistra.

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Sindacati: una modesta proposta

Alzi la mano chi sa chi sono Bernadette Segol e Fernandez Toxo.
Non  lo sapete? Sono, rispettivamente, la segretaria ed il Presidente della Confederazione Europea dei sindacati (Ces), insomma i capi del movimento dei lavoratori a livello europeo.
Chi ne ha mai sentito parlare?
Nata nel 1973 per assicurare la rappresentanza dei lavoratori nei confronti della Ue, conta una ottantina di organizzazioni affiliate, per un totale di 60 milioni di iscritti. Potenzialmente, una forza immensa con un grande potere contrattuale. Ma la montagna, sinora ha partorito qualche  raro e macilento topolino del tipo le direttive sul congedo parentale (1996 – rinnovato nel 2008), sul lavoro a tempo parziale (1997) e sul contratto a tempo determinato (1999) o gli accordi “autonomi” sul telelavoro (2002), lo stress legato al lavoro (2004), le molestie e violenze sul posto di lavoro (2007) o il  mercato del lavoro inclusivo (2010).
Considerato quello che costa il mantenimento di questo apparato (svariati milioni di euro) non è un bilancio entusiasmante.

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