Le prospettive del giovane Fini.
Ci fu un periodo in cui Achille Occhetto –già segretario della Fgci- era indicato come la giovane promessa del partito, il futuro segretario chiamato costantemente “il giovane Occhetto”. E giovane, l’Achille, lo rimase sino alla soglia dei cinquanta. Poi divenne effettivamente segretario: fu un disastro senza precedenti.
Mi sembra che Fini (che ormai è all’alba dei sessanta, una età non propriamente giovanile) stia percorrendo la stessa strada: era il delfino di Almirante, poi non fece in tempo a diventare il re del suo partito che, dopo pochissimo, divenne di nuovo delfino, questa volta di Berlusconi. E lo rimase sino al 2007, quando iniziò a dare segni di insofferenza. Peraltro subito rientrati con le elezioni del 2008 che lo videro rientrare all’ovile berlusconiano per sperare di tornare ad essere il delfino.