Tag: seconda guerra mondiale

Riflettendo su tre anniversari storici.

Questo anno sono caduti insieme due anniversari: il 70° della Liberazione e della fine della II Gm e il centenario dell’entrata dell’Italia nella I Gm. Quattro anni fa, cadde il centocinquantesimo anniversario dell’Unità italiana. Questi tre anniversari così vicini nel tempo mi suggeriscono alcune riflessioni più generali sulla funzione della storia nel nostro tempo.

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Friaul – L’etnogenesi voluta dai nibelunghi

Con grande piacere ospito questo contributo di Gaetano Dato, giovane e brillante studioso di Storia che mi invia un interessante  articolo su un pezzo di storia poco conosciuto ma molto interessante. Buona lettura! A.G.

Non senza difficoltà, avevano superato le lunghe colonne di cosacchi in fuga dalla Carnia. La neve era caduta copiosa sui monti tra il Friuli e la Carinzia all’inizio del maggio 1945.

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Qualche risposta ad una serie di quesiti ed obiezioni rivoltemi.

Più che rispondere direttamente ad ogni singolo post (che mi sembra  una cosa un po’ dispersiva) credo sia più utile rispondere ad alcuni quesiti ed obiezioni in questa forma, a volte un po’ telegrafica, ma che può servire a ravvivare la nostra discussione (posto che ve ne sia bisogno…). C’ è un gruppo di obiezioni e domande sulla natura del caso libico (se rivolta vera o inventata: Forzutino, Paola Pioldi, Davide Rigano, Pippo Fecondo e Massimo) cui risponderò nel prossimo pezzo.

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Le spie di Salò: i doppi giochi per infiltrare la democrazia

Nell’ottobre 1943, Mussolini ordinò la costituzione di un servizio segreto speciale per sviluppare la “guerra dietro le linee”, nell’Italia occupata dagli Alleati, e ne affidò il comando al nobile fiorentino Puccio Pucci che, a sua volta, nominò suo vice il suo concittadino Aniceto del Massa. Ci furono anche altri servizi segreti analoghi nella Rsi -come i Nuotatori paracadutisti della X Mas o le volpi argentate, tutte donne, del colonnello David- ma questo fu il principale ed ebbe i suoi uffici nella sede centrale del Partito Fascista Repubblicano in via Mozart 12 a Milano. La sua azione, infatti, fu strettamente coordinata con quella del partito guidato da Alessandro Pavolini, fiorentino anch’ egli come il suo segretario Olo Nunzi.

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