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Ma sono proprio le Toghe Rosse i nemici di Berlusconi? 1a puntata

Come ci aspettavamo tutti, Berlusconi ed i suoi hanno attribuito la conferma della condanna alla solita cricca di giudici sovversivi che lo odiano. L’argomento è logoro ed è facile smontarlo: i magistrati della Cassazione non erano affatto di sinistra ed, anzi, ce ne era qualcuno non distante dal suo ambiente. Insomma, è proprio sfortunato questo Cavaliere: c’è solo un piccolo gruppo di magistrati eversivi, ma li incontra tutti lui! In primo, secondo grado, Cassazione, sia per il processo Mills, che per quello Mediaset, o Ruby… Ma possibile che non gli capiti mai un magistrato normale? Ferrara parla di attentato alle libertà politiche (sempre da parte di una magistratura ideologizzata), Brunetta ripete ossessivamente “Ho paura…Ho paura!”: sembra Cocorito (Melopsittacus undulatus), la Santanchè  lancia lo slogan: “Siamo tutti pregiudicati!”. Non ancora signora, un po’ di pazienza…

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Questa volta devo applaudire i magistrati

Come si sa, la Cassazione ha fissato l’udienza per il processo Mediaset –che vede Berlusconi condannato a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici- al 30 luglio, per prevenire il rischio prescrizione parziale, che scatterebbe a settembre, provocando il rinvio alla Corte d’Appello per il ricalcolo della pena che, a sua volta, porterebbe alla prescrizione degli altri reati e, così, il Cavaliere la farebbe franca. Il centro destra sta dando in escandescenze perché ci vede la mano di chissà quali complotti (e meno male che il Presidente della Corte, che ha assegnato il processo alla sezione feriale, era buon frequentatore di Previti, ed in Csm è stato appoggiato da Magistratura Indipendente e dai laici del Pdl!  Figuriamoci se fosse stato di Magistratura Democratica!). Ma con questa reazione scomposta, la destra, implicitamente, ammette che la strategia difensiva affidava tutte le sue carte alla prescrizione, non nutrendo troppe speranze su un esito favorevole del giudizio di merito. Perché tutta, proprio tutta, la Magistratura è unita in un solo complotto contro di lui?

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Non ci posso credere!

Quando un amico festante mi ha telefonato per anticiparmi la novella della minorenne marocchina e del Cavaliere, la mia reazione è stata: “Non ci posso credere!”
Insomma: dopo la vicenda Noemi, dopo la separazione con la moglie che gli ha detto in faccia che frequentava minorenni, dopo la storia della D’Addario e dei festini di Villa Certosa, e mentre cerca in tutti i modi di far passare un provvedimento che lo sottragga vita natural durante alla giustizia penale, il Cavaliere si fa beccare per l’ennesima volta con le mani nella marmellata e per di più:
a- con una minorenne
b- immigrata forse irregolare (comunque priva di documenti al momento dell’arresto)
c- alla quale ammette di aver fatto regali per 150.000 euro
d-telefona personalmente (o fa telefonare da altri a nome della Presidenza del Consiglio: è lo stesso) per fare pressioni sulla Questura e farla rilasciare
e- invia a prenderla all’uscita la sua igienista orale personale –che nel frattempo ha fatto eleggere al Consiglio Regionale della Lombardia-
f- ciliegina sulla torta: dice o fa dire, che si tratta della nipote del Presidente Egiziano Mubarak, quindi mettendo le premesse per un incidente diplomatico.

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