Tag: rossana rossanda

Rossana Rossanda

Dopo le scomparse di Pintor (2003), Magri (2011), Parlato (2017), Rossanda chiude il ciclo degli esponenti storici del Mafifesto (di cui resta solo Luciana Castenni,a, piu giovane di una decina di anni). Ma di tutti la Rossanda è quella che ha lasciato l’impronta più profonda.

Continua a leggere

Valentino Parlato.

Ieri è morto Valentino Parlato, la persona cui ero più affezionato fra i fondatori del Manifesto. Certo l’età c’era ed io sostengo che la morte, propria e dei propri amici, vada accettata come un fatto naturale e come tale, da accogliere con serenità. Ma non c’è dubbio che ci siano morti che ti colpiscono più da vicino e che ti segnalano che sta per scadere anche il tuo tempo: non si muore in un solo attimo, ma man mano che finisce il tuo mondo e chi lo ha popolato. E Valentino è una di queste persone.

Continua a leggere

Le memorie di Delle Chiaie e una curiosità sul caso Moro

Sono recentemente uscite le memorie di Stefano Delle Chiaie, leader e fondatore di Avanguardia Nazionale, il secondo gruppo, per importanza, della destra extraparlamentare negli anni sessanta e settanta.
Il libro è molto interessante, anche se l’autore si mette un po’ troppo, in bella copia, sorvolando su molte pagine che vorrebbero altro approfondimento, aggiustando e correggendo cose già dette e non sempre consonanti, mettendo nella luce migliore ogni sua decisione ecc. Ma, diciamo la verità: sarebbe stato ingenuo attendersi il contrario. Sono assai pochi quelli che hanno scritto con una certa onestà del proprio passato (qui ricordo Alberto Franceschini, Vincenzo Vinciguerra, Carlo Ripa di Meana, Tomaso Staiti di Cuddìa, Rossana Rossanda), nella maggior parte dei casi di esponenti politici e terroristi di destra e di sinistra prevalgono nettamente autodifese e rimozioni sulla volontà di dire qualcosa di quel che si sa e che gli altri non sanno. E, in questo senso, avremmo serie difficoltà ad assegnare la palma d’oro fra quanti hanno scritto molto senza nulla dire fra Giulio Andreotti, Francesco Cossiga, Armando Cossutta, Mario Moretti e Fulvio Martini. Non includiamo nella graduatoria Pietro Ingrao solo perché l’uomo non ha mai avuto molto da dire anche prima delle memorie.

Continua a leggere

Perchè sono comunista

Uno dei più assidui frequentatori di questo blog, mi ha chiesto perchè sono iscritto a Rifondazione Comunista e gli ho risposto sul post: perchè, essendo comunista, non trovo di meglio sulla piazza, quantomeno in termini di punto di raccolta di chi ancora si dice comunista. Questo, a sua volta rimanda al punto: ma perchè sei comunista? Domanda non peregrina, vista la quantità di abbandoni di questa definizione: ancora nel 1991 esisteva un partito di qualche consistenza (il 5%) ed una consistente corrente nel Pds (20% circa del partito) che di dichiaravano comunisti.

Continua a leggere