Tag: rifondazione

Verso le regionali: la posta in gioco.

Siamo ormai alla vigilia delle elezioni regionali che si terranno in Liguria, Veneto, Toscana, Umbria, Marche, Campania e Puglia. Un test minore, rispetto agli altri anni, sia perché si tratta solo della metà delle regioni a statuto ordinario, sia perché delle regioni “maggiori” in questo caso ce ne sono solo due (Campania e Veneto), pertanto avranno un peso politico inferiore al passato. Ad esempio il totale generale sarà scarsamente significativo, sia per la ristrettezza del campione, sia per la sua disomogeneità (la quota delle regioni rosse, ad esempio è sovrastimata rispetto alla media nazionale e così anche le regioni meridionali), inoltre in questa occasione pesano troppo i fattori locali in diverse regioni (Liguria, Veneto, Campania, Puglia).

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La sinistra ed il M5s.

La sinistra italiana ha digerito molto male la nascita del M5s ed il suo rapido successo e non perde occasione per manifestare la sua antipatia, spesso con punte decisamente isteriche. Un atteggiamento comune alla grande maggioranza dei dirigenti, degli attivisti ed anche alla base delle formazioni di sinistra, senza distinzioni: dal Pd renziano a quello di sinistra, dai centri sociali a Sel, da Rifondazione al PdCI, con l’eccezione  solitaria di Civati che ha provato timidamente a dialogare con il M5s.

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La dimensione Europea del conflitto non è un optional

Molto volentieri pubblico l’articolo di Luciano Muhlbauer che sul suo sito risponde ai miei dei giorni scorsi e di cui però condivido in pieno lo spirito, cioè di tenere vivo ed alimentare un dibattito sull’Europa non solo tra me e lui, ma allargato il più possibile alla sinistra, ai movimenti ed a tutti coloro che in diverse sedi stanno fornendo i loro contributi. Buona lettura! AG

La dimensione Europea del conflitto non è un optional

Il dibattito sull’Europa e sul che fare, anche in vista delle elezioni europee che si terranno il 25 maggio prossimo, è più che mai aperto e nel suo piccolo lo dimostra anche la polemica che si è aperta tra me e il mio amico Aldo Giannuli, il quale ha pubblicato sul suo blog lunedì e martedì due articoli in risposta al mio intervento di settimana scorsa, scritto per MilanoX e intitolato Con Tsipras, senza esitazione, per un’altra Europa.

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Ma il Pd è di sinistra? Su Civati ed altre storie

Il mio ultimo pezzo sulla probabile (ma conoscendo i dirigenti del Pd, direi sicura) sconfitta del Pd alle prossime elezioni, ha suscitato consensi unanimi ma anche vibrati dissensi. Mi spiego meglio: come potete verificare leggendo i commenti, nessuno o quasi mette in discussione che il Pd sia destinato a perdere. Anche fra le mail private non mi è riuscito di beccare uno che accettasse il mio invito a scommettere. E sin qui, tutto normale. Invece una levata di scudi unanime c’è stata a proposito del fatto che ho definito il Pd un partito di sinistra: “Ma sei impazzito?” è stato il commento più benevolo. E va bene: cerchiamo di capirci.

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