Tag: rifondazione comunista

Ricostruire un punto di vista alternativo.

Molto volentieti segnalo il testo dell’intervento di Bruno Casati, storico ed autorevole esponente del Circolo Concetto Marchesi di Milano, che sembra confermare l’apertura di un dibattito serrato tra le fila di Rifondazione. Il pezzo è stato ospitato dal blog di Claudio Grassi. Buona lettura! AG

Pare davvero che, sospinto dal vento che oggi soffia dalla Grecia, si sta avviando anche in Italia quel processo che avevamo auspicato, e sul quale avevamo ragionato, l’anno scorso a Reggio Emilia: quello della costruzione di una sinistra di popolo

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Si apre il dibattito sull’Euro in Rifondazione comunista?

Di seguito vi propongo il testo dell’interevnto (nella riunione di luglio scorso della Direzione di Rifondazione Comunista) di Dino Greco, già seretario della Camera del lavoro di Brescia ed ultimo direttore di Liberazione. Nonostante mi sembra che faccia molti “sconti” a Tsipras, il discorso mi sembra un interessante avvio di dibattito sulla questione dell’Euro all’interno di Rifondazione, è auspicabile che esso abbia seguito. AG

Intervento di Dino Greco alla Direzione del Prc del 25 luglio 2015 sulla questione greca
La cosa più semplice, diretta e, purtroppo, definitiva l’ha detta Lucio Carracciolo (direttore di Limes), quando ha scritto che dopo l’accordo della capitolazione “la Grecia cessa di esistere come Stato indipendente”.

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I cento anni di Pietro Ingrao.

Oggi Pietro Ingrao compie cento anni, una buona occasione per un bilancio storiografico della sua azione politica e della corrente ideologica che ne è derivata. Le due cose, Ingrao ed ingraismo, infatti  non si identificano perfettamente, come sempre accade fra la scuola ed il caposcuola, ma in questo caso c’è una particolare integrazione dei due termini.

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Che tempo fa? I sondaggi dicono che…

Pur con diverse accentuazioni, i sondaggi che si accavallano segnalerebbero queste tendenze più o meno costantemente:

a. la polarizzazione dell’elettorato intorno ai tre punti di riferimento principali, con risultati migliori per Tsipras, Lega e Fratelli d’Italia e cattivi sia per il centro (a cominciare dal Ncd) che per Sel (che alcuni riportano al posto della lista Tsipras che, quindi, avrebbe un valore aggiunto rispetto alla somma Sel-Prc)

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Rifondazione: che fare?

Diversi interventori mi hanno posto la domanda: e adesso cosa proponi di fare? Non basta criticare ecc. Risposta: “Dipende: stiamo parlando di Rifondazione o di altro?” Per Rifondazione la risposta è molto semplice: niente. Non c’è più niente da fare. Forse non avete letto l’ultimo rigo del mio articolo precedente che si autodefiniva “referto di una autopsia” e di fronte ad una autopsia voi cosa pensate che si possa fare?

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Rifondazione: un caso limite. Ovvero: l’autocritica questa sconosciuta

Dopo la “prima puntata” di alcuni giorni fa, in cui mi chiedevo provocatoriamente se la base della sinistra sia formata di deficienti, ecco la seconda puntata, in cui vi sottopongo il “caso studio” di Rifondazione Comunista.

C’è un partito il cui segretario ha condiviso con gli altri la scelta rovinosa di entrare nel governo con le elezioni del 2006, poi è stato il capo delegazione di quel partito nel governo, dove non ha combinato assolutamente nulla. Di conseguenza ha la piena responsabilità, insieme ai massimi dirigenti del partito della disfatta del 2008 per cui il partito ed i suoi alleati perdevano 2 elettori su 3 e restavano esclusi dal Parlamento.

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La base della sinistra è fatta di deficienti o c’è altro che non funziona?

So che questo articolo farà imbestialire molti per il titolo, ma se avrete la pazienza di leggere anche il resto, forse vi arrabbierete anche di più. O forse no. Vediamo… Uno degli interventori di questo blog, commentando una mia affermazione per cui il Pd è un partito con un gruppo dirigente di destra ed una base (militante ed elettorale) prevalentemente di sinistra, ha scritto che, stante questa premessa, occorre concludere che “l’elettorato  del Pd è in larga parte composto di deficienti”. Deduzione impeccabile…apparentemente, in realtà sbagliata perché troppo superficiale.

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Prc a congresso: appello per la presentazione di un documento congressuale della base

Sono ormai convinto che non ci sia più nulla da fare e che Rifondazione sia definitivamente morta. Per di più assistiamo a questi penosi traffici di un gruppo dirigente screditassimo ma che dà i punti a Berlusconi quanto ad attaccamento alla poltrona. Ci sono solo due mozioni per il prossimo congresso, quella dell’ineffabile duo Ferrero-Grassi (non è la faccia di tolla quella che manca) e quella di Falcemartello che già è meglio della precedente, ma che non segnala particolari guizzi di fantasia.

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