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Venezuela in crisi, i “figli” di Chavez: l’eredità è in pericolo!

Torna a scrivere sul sito l’amico e studioso di America Latina Angelo Zaccaria, che sta seguendo molto da vicino l’evolversi della situazione in Venezuela. Buona lettura! A.G.

“Per questo il socialismo nel secolo ventunesimo, che qui è risorto come fra i morti, è qualcosa di innovativo. Deve essere veramente nuovo. E una delle cose essenzialmente nuove nel nostro modello, è il suo carattere democratico, una nuova egemonia democratica, e questo obbliga noialtri non ad imporre, ma a convincere, e da qui deriva ciò di cui stiamo parlando. Il tema dei media, il tema della comunicazione, il tema degli argomenti, il tema del fatto che queste cose siano, quello che stiamo presentando oggi, per esempio, che le percepisca il paese intero, come ottenerle, come realizzarle. Il cambiamento culturale. Tutto questo deve avere un impatto con questo livello culturale, che è vitale per il processo rivoluzionario, per la costruzione della democrazia socialista del ventunesimo secolo in Venezuela.”

Citazioni da “Golpe de Timon”, intervento di Hugo Chavez nel Consiglio dei Ministri, Caracas, Miraflores, 20 ottobre 2012.

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Elezioni in Venezuela: un commento

Subito dopo il risultato delle recentissime elezioni venezuelane, ho chiesto ad Angelo Zaccaria, esperto conoscitore dell’argomento e già ospite in passato del sito, un commento sul voto e sul contesto più generale. Grazie come sempre ad Angelo e buona lettura! A.G.

Premetto che ancora non abbiamo sufficienti elementi di valutazione più in dettaglio, in particolare su come si è spostata la geografia del voto e del non voto nei settori popolari urbani e nelle varie aree socio-economiche e geografiche del paese. Per questi approfondimenti rimanderei ad un ulteriore contributo. Detto questo partiamo dai numeri, e dal confronto con le precedenti elezioni parlamentari del 2010 e le ultime presidenziali del 2013.

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Il Venezuela verso le elezioni parlamentari 2015

Di Angelo Zaccaria. Proviamo a fare il punto della situazione, a poco più di due anni dalla scomparsa di Hugo Chavez ed a poco meno di due dalla elezione alla presidenza di Nicolas Maduro. Procedo per punti, il che forse aiuta ad essere più sintetici. A fine anno si vota in Venezuela per il rinnovo dell’Assemblea Nazionale, la quale seppure in un paese con un ordinamento fortemente presidenzialista come quello venezuelano, rimane l’organo legislativo della Repubblica Bolivariana, nonché il secondo centro di potere istituzionale del Paese.

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Venezuela: alcune osservazioni sullo scritto di aldo, e sugli ultimi sviluppi

Come sempre con grande piacere ed interesse, pubblico il contributo di Angelo Zaccaria in risposta al mio di alcuni giorni fa, con nuovi aggiornamenti dal Venezuela.

Sin dal 2005, quando iniziai ad occuparmi di Venezuela, non ho condiviso l’impostazione acritica e propagandistica di una parte significativa delle realtà che in Italia appoggiano il “processo bolivariano”, le quali ritengono che per difendere meglio il Venezuela chavista dai non pochi detrattori, occorra descriverlo come una sorta di “paradiso socialista” del secolo XXI.

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La crisi venezuelana

Vengo a mantenere una promessa: dire quel che penso sulla crisi venezuelana (e subito dopo parlerò dell’Ucraina). Ci ho messo un po’ di tempo a scrivere su questo tema perché, lo confesso, mi pesano le dita a scrivere certe cose su cui, pure, occorre esser chiari. Partiamo da un dato iniziale incontrovertibile: il Venezuela rappresenta una delle massime riserve mondiali di petrolio di cui esporta qualcosa come 3 milioni di barili al giorno. Però il Venezuela è un paese nel quale la popolazione è ridotta alla fame: i negozi sono vuoti, ci sono file lunghissime per trovare latte, riso, carne di pollo (la più usata), zucchero ecc. Ovviamente la prima domanda che dobbiamo farci è come stiano insieme queste due cose e che fine facciano i proventi del petrolio.

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La revolucion bonita di hugo chavez al bivio: svolta radicale, o inizio della fine?

Mentre in Italia stiamo attraversando un momento molto delicato, anche il Venezuela è in una fase molto delicata dopo le elezioni presidenziali. Come sempre con estremo interessa ospito l’articolo di Angelo Zaccaria, esperto di America Latina e autore del Libro “La Revolucion bonita”.

Il 14 aprile si son svolte le elezioni presidenziali in venezuela, circa 40 giorni dopo la morte del presidente hugo chavez. I risultati sono noti, ma e’ utile riepilogarli.

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Venezuela: un’analisi a caldo sulle elezioni presidenziali

Molto volentieri segnalo questa valida analisi di Angelo Zaccaria, autore del volume “La Revolucion Bonita: viaggio a tappe nel Venezuela di Hugo Chavez” (edizioni Colibrì, Milano- 2011) e serio conoscitore di America Latina, sulle elezioni presidenziali in Venezuela dello scorso 7 ottobre pubblicata dal Laboratorio Lapsus.

Cominciamo dai numeri.

Corpo elettorale, cioè persone iscritte al registro elettorale: 18.903.937.

Numero di persone che hanno votato realmente: 15.007.927.

Partecipazione al voto del 80,67 % (la più alta mai avuta in una elezione venezuelana dalla prima vittoria di Chavez alle presidenziali del 1998).

Voti per Chavez: 8.135.192 (55,25 %).
Voti per Henrique Capriles Radonski: principale candidato della opposizione: 6.498.776 (44,14 %).

Altri 4 candidati raccolgono in totale meno dello 0,6 %.

Il tutto con poco più del 98 % degli atti elettorali già scrutinati, cioè si tratta di dati quasi definitivi. Il candidato sconfitto Capriles ha riconosciuto subito i risultati e non ci son state denunce significative di brogli o frodi. Prima di addentrarci in qualche valutazione facciamo un  confronto con le precedenti elezioni presidenziali del Dicembre 2006. Comparazioni con altre elezioni di tipo diverso ( governatori degli stati o sindaci) van fatte con le pinze perché in genere mettono in moto dinamiche e livelli di partecipazione diversi, ma possono darci lo stesso indicazioni su certe tendenze.

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Presentazione de “La revolucion bonita”

giovedì 9 giugno ore 18.30
LIBRERIA LINEA D’OMBRA
via San Calocero 29 (MM S. Agostino)
presentazione di

LA REVOLUCION BONITA
Viaggio a tappe nel Venezuela di Hugo Chavez

Sarà presente l’autore, Angelo Zaccaria , a dialogo con Aldo Giannuli , ricercatore di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Milano

“… è possibile anche che sull’onda delle reazioni molto nervose che tale esperimento ha suscitato a Washington, in particolare per le sue possibili influenze a livello continentale, e soprattutto sull’onda dei meccanismi di attivazione e mobilitazione politica e sociale che si sono messi in moto dentro il Paese, si vada davvero verso la costruzione di nuovi modelli di società. Questa seconda ipotesi se si realizzasse, rappresenterebbe un passo molto importante anche per noi quassù al nord”.

La revolucion bonita

Molto volentieri segnalo l’uscita del libro “La Revolucion bonita”, dell’ amico Angelo Zaccaria. Un libro molto interessante che consiglio vivamente. A.G.

Angelo Zaccaria

La revolucion bonita

Viaggio a tappe nel Venezuela di Hugo Chávez

Questo volume è un’inchiesta sul campo, un tentativo di capire il Venezuela, un paese complesso e particolare oggi teatro di un’originale e innovativa esperienza politica. Le fonti sono le più disparate: osservazione diretta, interviste, chiacchierate di strada, conoscenze casuali, partecipazione a cortei, dibattiti, conferenze, comizi…
Il Venezuela, quinto esportatore mondiale di petrolio e quarta economia dell’America Latina, è un paese interno ai circuiti dell’economia globalizzata di mercato.

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