Cari amici, in morte di Nolte, su cui si sono letti diversi articoli sui vari quotidiani (interessante quello di Antonio Carioti sul Coorriere della Sera) permettetemi di proporvi queste pagine che gli dedicavo nel mio “Abuso pubblico della storia” Guanda 2009. A.G.
Insieme a Furet ed a Renzo De Felice (di cui parleremo nel contesto italiano) Ernst Nolte è (stato) il maggior referente del revisionismo storiografico europeo.
Avevo intenzione di scrivere una recensione al libro di Gigi Borgomaneri “Li chiamavano terroristi. Storia dei Gap milanesi” Unicopli, Milano 2015 appena uscito e lo farò ben presto, ma curiosamente sono costretto a parlare prima di una imbarazzante, ma interessante polemica che esso ha suscitato.
Il sindaco di Predappio (che è del Pd) ha proposto di istituire un museo del fascismo nella sua città, ricevendo l’incoraggiamento di Renzi; ne è nata una prevedibile polemica che, sinora, non ha superato gli argomenti più scontati: “No perché sarebbe apologia del fascismo” “Si perché il fascismo fa parte della storia e lo si deve studiare scientificamente”.