Tag: renzi dopo il referendum

Renzi? Chapeau!

Quando un avversario è bravo occorre riconoscerlo e Renzi, indiscutibilmente ha delle qualità: è un combattente che non si arrende mai, è rapidissimo nel capire le situazioni e nel reagire, è un ottimo comunicatore e, se non ha visione strategica, non gli manca furbizia tattica e lo ha dimostrato una volta di più. Mi spiego.

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Barometro della crisi: lo scontro nel Pd e la proposta di Pisapia

L’occhio del ciclone è ora nel Pd che, come era prevedibile e previsto, è entrato in una fase di balcanizzazione acuta. Come avevamo previsto l’offensiva è partita dall’asse Mattarella-Franceschini (Areadem), trovando pronta rispondenza nella complessa area Bersani-Speranza-Bindi, mentre poco si sa delle intenzioni dell’inconsistente Cuperlo (per quello che vale), mentre i giovani turchi di Orfini e Orlando, per ora sono schierati con Renzi. D’Alema tenta (a nostro parere velleitariamente) di fare il pontiere.

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Referendum: l’amaro day after del Pd e lo spaesamento da sconfitta

Sono stato in trasmissione a La7 dove ho sentito Chicco testa dire cose che non  stanno in piedi: “è vero che Renzi ha perduto, ma ha un 40% che ne fa ancora il partito di maggioranza relativa, mentre il no è solo una confusa mescolanza di cose troppo diverse”. Come se il 40% delle europee fosse restato compatto intorno a Renzi. Cominciamo da questo.

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Soglie di vittoria: come analizzare il voto del 4 dicembre?

Come nelle altre occasioni, cerchiamo di capire il valore del voto del 4 dicembre non solo in riferimento a chi supererà il 50%, ma anche in riferimento all’ampiezza del consenso e delle sue particolarità (distribuzione territoriale, questione voti all’estero ecc). Nonostante questa volta ci siano solo due voci (Si e No) da valutare, a differenza delle elezioni dove ci sono i risultati delle due o tre coalizioni e degli 8 o 9 partiti che di solito partecipano, l’interpretazione di questo risultato deve tener conto di un notevole pluralità di punti di vista da considerare. Ovviamente il dato fondamentale sarà chi prende un voto più dell’altro e vince, ma c’è modo e modo di vincere (o di perdere).

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