Tag: reddito di cittadinanza

Perché flat tax e reddito di cittadinanza non funzioneranno e peggioreranno tutto.

Iniziamo dalla flat tax: l’idea di base è questa: “abbassiamo fortemente le tasse dei super contribuenti, quelli da centinaia di milioni di euro in su, questo attirerà molti contribuenti stranieri il cui gettito colmerà e supererà la differenza fra il gettito attuale e quello che gli attuali contribuenti risparmieranno. Così la pressione fiscale pro capite diminuirà, riprenderanno i consumi e ci sarà la ripresa economica.

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Perché no al reddito di cittadinanza.

A quanto pare, dopo il M5s, Sel, il Pci (già Partito dei comunisti italiani) ora anche Berlusconi si pronuncia a favore del reddito di cittadinanza. Tanta convergenza appare un po’ sospetta, vi pare?  Magari varrebbe la pena di chiedersi se tutti intendano la stessa cosa. Tutti fanno riferimento “all’Europa” ma in Europa esistono sistemi abbastanza diversi e l’indicazione chiarisce poco. Qui non vogliamo passare in rassegna le diverse soluzioni adottate, ci limiteremo solo ad alcune osservazioni generali.

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Non c’è sinistra senza etica del lavoro.

Ieri, 1° maggio, passavo davanti al centro commerciale della mia zona (nel quale mi sono guardato bene dall’entrare, perché il 1° maggio non si fanno acquisti per una questione di principio), tutti gli esercizi erano aperti e si lavorava come ogni giorno. Il 1 maggio è ormai solo una vacanza per studenti (quelli che non fanno i precari), pubblico impiego e pochi altri: ha perso il suo valore simbolico, perché il lavoro non è più un valore.

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Guardiamoci dai facili comparativismi (tasse sulla casa e reddito di cittadinanza).

I giornali italiani, da circa un decennio, hanno scoperto l’uso delle comparazioni che usano a proposito ed a sproposito, in genere per sostenere una qualche tesi.  Voglio schierarmi a difesa del matrimonio gay? Pubblico una cartina d’Europa (o magari di Europa e Nord America) dalla quale si evince, senza possibilità di errore, che ormai il matrimonio gay c’è nella grande maggioranza dei paesi e che è l’Italia il paese arretrato che ancora non lo fa. Al contrario: voglio osteggiare il matrimonio Gay? Pubblico una cartina del Mondo con cui dimostro il contrario, anzi, come siano in maggioranza i paesi in cui l’omosessualità è reato e, magari, distinguo fra paesi in cui il matrimonio gay è pienamente riconosciuto e paesi in cui ci sono solo “unioni civili” in modo da dimostrare come la tesi del matrimonio gay è in realtà la scelta di una piccola minoranza di paesi. E così via.

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