Tag: procura di milano

Processo Ruby e scontro in Procura: mi sa che Berlusconi la fa franca.

Il giorno 20 giugno inizierà il processo d’appello per il caso Ruby, ma tutto potrebbe saltare in aria. Come si ricorderà, in primo grado il ri-Cavaliere (spiego: si è scoperto che è ancora Cavaliere non essendoci alcuna procedura di decadenza in atto) fu condannato a sette anni di reclusione. I margini per la difesa non sembravano molti e la speranza di una sentenza d’appello che rovesciasse quella di primo grado erano ridotte al lumicino.

Poi è esplosa la grana del caso Bruti Liberati – Robledo che è finita davanti al Csm ed è emerso un profilo di competenza del Pm, la Boccasini, ad occuparsi del caso. Il Csm, ovviamente, non si è occupato direttamente di questo profilo (che è materia per la Cassazione), ma del ricorso di Robledo che lamentava di essere stato escluso arbitrariamente dal caso. Bruti Liberati si è difeso sostenendo di aver escluso il suo vice perché questi aveva nei confronti di Berlusconi un giudizio pendente, presso il Tribunale di Brescia (competente per territorio per i giudizi che coinvolgano i magistrati milanesi).

Continua a leggere

Scandalo Expo: che facciamo contro la corruzione sistemica?

Partiamo da una considerazione: questa volta non c’entra  la giustizia ad orologeria al solito invocata da Berlusconi (chiedo scusa con uno degli interventori per non aver compreso l’ironia della sua affermazione), con disegni di condizionamento del potere politico, come il non toccare gli stipendi dei magistrati. Da questo scandalo chi ha da guadagnare è il M5s e chi ha da perdere più degli altri è il Pd, che potrebbe vedere deluse le sue aspettative di trionfo. E voi credete che la procura milanese possa avere di questi disegni?

Continua a leggere

Piazza Fontana: archiviata la doppia bomba

Leggo sul Corriere della Sera (28 aprile 2012) della decisione della Procura di Milano (dott. Armando Spataro e dott.ssa Grazia Pradella) di archiviare la denuncia presentata dai familiari delle vittime che chiedevano la riapertura delle indagini sulla strage di Piazza Fontana, sulla base degli elementi forniti da Paolo Cucchiarelli, cui si erano aggiunti altri elementi (sembra nuovi testi) trovati dal ten. Col. Massimo Giraudo.

1-IL LIBRO DI CUCCHIARELLI: MISTER X E LA DOPPIA BOMBA.

Sul libro di Paolo Cucchiarelli ho scritto sin dal momento in cui è uscito e non mi ripeterò in dettaglio: nonostante il poderoso recupero di elementi dimenticati, l’ipotesi centrale che rimetteva in gioco Valpreda, da un punto di vista logico non si mantiene in piedi. Per di più ci sono errori documentali stratosferici crudelmente segnalati da Adriano Sofri (come la bionda modella norvegese scambiata per il sosia di Valpreda!) e l’ipotesi che ci fossero 2 bombe in tutti gli attentati di quel giorno, 2 taxi, due sosia (due di tutto!), mi è sempre sembrata una cosa impossibile da prendere sul serio.  Soprattutto, mi lasciava a dir poco perplesso la presenza fra le fonti qualificanti di un misterioso “Mister X”, un fascista  che sa tutto che spiega tutto ma che non vuol essere nominato. I giornalisti ricorrono spesso a fonti anonime nel proprio lavoro, assumendosi la responsabilità di quel che riportano, ma questo è accettabile in un articolo di quotidiano o di settimanale, non in un libro con pretese storiografiche. La cosa, però, poteva avere un interesse processuale: sapere chi fosse Mister X ed ascoltarlo avrebbe potuto consentire una verifica totale o anche solo parziale delle sue affermazioni oppure, al contrario, smentirle e risolvere un potenziale depistaggio.

Continua a leggere