Tag: potere

Populismo, Europa e Terza Repubblica

In Italia il sistema è crollato, ma forti segnali sismici si avvertono in Inghilterra (con la Brexit e la crisi del tradizionale bipartitismo), in Francia (con l’irruzione del Fn sulla scena), in Spagna e Belgio (con le ripetute crisi di governo, ripetuti scioglimenti del Parlamento ecc.), in Austria (con il successo di Hofer, anche se non eletto). E segnali più ridotti si avvertono in Finlandia (con i Veri Finlandesi), Olanda (con i populisti di Wilders) e persino in Germania (dove Afd prende quota).

Continua a leggere

Dal jolie temps alla crisi: paranoia e narcisismo nel presente.

Sabato 30 ho partecipato ad un seminario della Società di Psicanalisi Critica dedicato al tema della paranoia, introdotti da Franco Romanò e da Claudio Widmann e proprio le due relazioni mi hanno suggerito una serie di riflessioni che condivido con voi. Ovviamente parliamo del contesto occidentale ed in particolare europeo.

Continua a leggere

Il punto debole

Sottraendoci alla retorica della “Costituzione più bella del mondo” o a quella opposta della “Costituzione di stampo sovietico”, possiamo dire che  la Costituzione approvata nel 1948 ha mostrato di avere una architettura che ha retto bene alla prova e per oltre mezzo secolo, anche se non sono mancati aspetti discutibili, come il bicameralismo perfetto, l’inutile Cnel, l’articolo 7 sul Concordato, alcune formulazioni non chiarissime in materia di diritti sociali (ad es. il salario “familiare” di cui all’art. 36), ma, nel complesso, si è trattato di aspetti che non hanno inficiato sostanzialmente il funzionamento del modello.

Continua a leggere

Contro il complottismo.

Una delle mode culturali più in voga è quella del cd “complottismo”, cioè la tendenza a spiegare la storia mondiale –dalle massime sino nelle più minute vicende- come il prodotto di una qualche congiura ordita in centri lontanissimi ed onnipotenti. Se ne leggono di tutti i colori. Logge che raccolgono tutti i decisori della terra, Luigi Tenco ucciso per ordine della massoneria internazionale, le scie chimiche, l’installazione di microchip nella testa di ciascuno di noi per dirigerci come automi, Elvis Presley che non sarebbe morto ma che si sarebbe nascosto da qualche parte per paura di una vendetta del Ku klux klan e via di questo passo.

Continua a leggere

La morte di Andreotti

Andreotti è stato il più longevo fra i maggiori esponenti della Prima Repubblica e non solo per la veneranda età raggiunta, ma soprattutto per lo straordinario periodo di “durata politica”: sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel 1945, era Presidente del Consiglio 47 anni dopo. Mezzo secolo di ininterrotta presenza in primo piano, un primato sfiorato (ma non raggiunto) dal solo Fanfani. Ed è anche il più controverso fra i nostri uomini politici, al punto da ispirare un film di successo sulla sua figura. E’ facile prevedere che gli storici dell’Italia repubblicana continueranno a lungo a chiedersi se il “divo Giulio” sia stato un lungimirante statista o l’”anima nera” della Repubblica, un grande artista della realpolitik o solo il “grande Vecchio” di ogni trama ed ogni scandalo. E non mancherà neppure chi sosterrà che si è trattato del “Grande perseguitato” di una macchinazione ordita da lontano, costretto ad una lunga e defatigante lotta per difendersi dall’immagine di “amico della Mafia”.

Continua a leggere

Caduta delle dittature e assalto alla democrazia: un paradosso sul tema del potere.

Questo abbozzo di riflessione, limitata al terreno teorico – politico, ci è stata suggerita dal presentarsi, nella stretta attualità, di un apparente paradosso: mentre nel Nord-Africa cadono le dittature, tra rivoluzioni di “velluto” e incredibili bagni di sangue, in Italia si sta preparando l’ennesimo assalto alla democrazia, principalmente sul terreno della divisioni dei poteri, quella storica individuata dall’Illuminismo.
Questo perché, davvero, nella settimana prossima il tema della giustizia sarà affrontato, proprio nel nostro Paese, in quella direzione tentando di completare un antico sogno: l’immunità per “l’unto del signore” (perfezionando così un meccanismo di detenzione del potere in forma “personale”, quasi mutuato da quel tipo di forma del potere che sta crollando – appunto – in Nord Africa e che rimane in piedi nei paesi dell’ex-URSS) e la soggezione del potere giudiziario a quello politico.

Continua a leggere