Ancora il 15 novembre, la Mogherini (fa un certo effetto pensare che sia la “lady Pesc” della Ue) dichiarava di ritenere strategico il progetto di Southstream per la sicurezza energetica del continente, Ed altrettanto aveva detto Renzi qualche giorno prima. Dopo neppure due settimane, il progetto è saltato: prima è stata l’Eni a chiamarsi fuori, dopo la stessa Gazprom. Requiem per un gasdotto. Cosa ha determinato questo collasso?
Definire il caso Wikileaks l’”11settembre della diplomazia” come fa Frattini è forse esagerato, ma non lontano dalla verità. I toni dei giornali spesso sdrammatizzano (“tutto qui?”) ma la cosa in realtà è tutt’altro che irrilevante.
Intanto si tratta del primo “incidente diplomatico globale” della storia. Non un caso fra due o tre grandi potenze ma uno scontro imprevisto che mette in urto una grande potenza con tutto il resto del mondo. Non è cosa da nulla e non sappiamo nemmeno se questo non è che l’aperitivo, mentre l’arrosto deve ancora arrivare a tavola. E poi, almeno il profumo dell’arrosto già si sente: non si tratta solo di gossip e note di costume, confuse fra mille pettegolezzi ci sono alcune polpette avvelenate mica male!