Rajoy, rafforzato dalla crisi dei socialisti e dall’instabilità europea
Torna a scriverci dalla Spagna l’amico e brillante studioso Steven Forti, di cui avevamo proposto alcuni mesi fa, la recensione del suo recente libro su Ada Colau a Barcellona. Seguitelo nelle sue molteplici esperienze culturali, buona lettura e grazie a Steven! A.G.
La situazione politica spagnola dell’inizio di questo 2017 è ben diversa da quella di solo un anno fa. A gennaio del 2016 Mariano Rajoy sembrava un cadavere politico. In pochi scommettevano sul leader del Partito Popolare (PP): una formazione, colpita da continui scandali di corruzione, che aveva perso più di 3,5 milioni di voti nelle elezioni di dicembre 2015. Un governo di coalizione a sinistra non sembrava solo un miraggio – con Podemos che aveva superato il 20% e aveva mancato di un soffio il sorpasso ai socialisti – e la possibilità di mandare all’opposizione il PP e di aprire una nuova tappa per la Spagna era condivisa da gran parte della popolazione.