Tag: pannella

Che facciamo: amnistia, indulto, o lasciamo tutto come sta?

Alla sensibilità umana di chi ha scoperto all’improvviso che le carceri sono ridotte ad inferni, non crederemo mai. A luglio avevo scritto su questo blog che una delle manovre per salvare il Cavaliere sarebbe stata l’amnistia e, puntualmente, Pannella, Napolitano, Letta ecc, stanno recitando un copione prevedibilissimo. Chissà come mai, una situazione notissima da anni ed ignoratissima da altrettanto tempo, all’improvviso inumidisce l’augusto ciglio del Capo dello Stato… Dunque, la cosa non ci incanta.

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Se proprio vogliamo discutere di cosa fu il craxismo…. (3) “La Grande Riforma”

Se proprio vogliamo discutere di cosa fu il craxismo…. (3)
“La Grande Riforma”

Craxi fu certamente un grande animale politico dotato di grande istinto. Non di altrettanta riflessione teorica, però.
E questo gli giocò un brutto tiro, soprattutto quando fece troppo affidamento sul proprio fiuto politico, in materie in cui questo non basta.
Un grande disegno politico non nasce solo dall’intuizione, più o meno geniale, di un uomo, chiede molto altro.
E questo limite si coglie molto bene in quella che riteniamo la scelta politica più discutibile di Craxi: la cd “Grande Riforma” delle istituzioni, volta a trasformare la nostra in una “democrazia governante”.

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Se proprio vogliamo discutere di cosa fu il craxismo…Il modello di partito e la personalizzazione della politica.

Se proprio vogliamo discutere di cosa fu il craxismo… (2)
Il modello di partito e la personalizzazione della politica.

Rispetto alla classica concezione del partito di massa radicata a sinistra, Craxi aggiunse una non irrilevante novità: “sdoganò” il principio personalista. Sino a quel punto, la sinistra aveva anche coltivato il culto della personalità di alcuni suoi dirigenti, soprattutto i segretari di partito, ma questo era sempre attenuato dalla proclamata superiorità dell’istanza collettiva e la personalità del singolo leader era sempre contrappesata da forti elementi di direzione collegiale. Il carisma era spesso un carisma situazionale e non personale: Togliatti godeva di un particolare ascendent, e in quanto segretario del partito, sostenuto da un consenso organizzato dall’apparato. Forse, ad esprimere un carisma personale fu il solo Peppino Di Vittorio, il leggendario capo della Cgil.

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Berlusconi ed i processi: come ne usciamo?

Berlusconi ed i processi: come ne usciamo?

In tutta la storia della Repubblica non c’è mai stata una crisi istituzionale come quella che abbiamo sotto gli occhi e che cresce di giorno in giorno: il Presidente del Consiglio, sorretto dalla maggioranza parlamentare, è in aperto conflitto con il potere giudiziario, con il Presidente della Camera e con tutti gli organi di garanzia –dal Presidente della Repubblica alla Corte Costituzionale-.  Peraltro, non credo che in nessun paese ci sia un Capo del Governo sotto processo per corruzione e sostanzialmente indiziato di collusione con la Mafia.
Bisogna trovare una via di uscita, inteso che Berlusconi non ha alcuna intenzione di dimettersi neanche se c’è la rivoluzione e che non è probabile una sfiducia parlamentare.
La legge sulla “prescrizione veloce” ha un futuro incerto anche dal punto di vista costituzionale, e, in ogni caso, non servirebbe in caso di nuova istruttoria per le stragi del 1992-93.

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