Tag: nichi vendola

Sinistra e Libertà si spacca: non mi sorprende. Comunque, auguri alla lista Tsipras

A quanto pare, Sel è prossima alla scissione: una ventina di deputati e tre o quattro senatori si apprestano a lasciare Sel per volare fra le braccia di Renzi, sperando di essere rieletti. Avete capito bene: Renzi, neppure Bersani o Civati: Renzi. Il tutto alla vigilia del voto per le Europee, dove la lista Tsipras lotta sul decimale in più o in meno per prendere il quoziente e salvarsi: il che è l’evidente vigliaccata di gente che pensa solo a mantenersi il cadreghino sotto il sedere. Ma da Gennaro Migliore, non mi aspettavo di meglio.

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Rifondazione: un caso limite. Ovvero: l’autocritica questa sconosciuta

Dopo la “prima puntata” di alcuni giorni fa, in cui mi chiedevo provocatoriamente se la base della sinistra sia formata di deficienti, ecco la seconda puntata, in cui vi sottopongo il “caso studio” di Rifondazione Comunista.

C’è un partito il cui segretario ha condiviso con gli altri la scelta rovinosa di entrare nel governo con le elezioni del 2006, poi è stato il capo delegazione di quel partito nel governo, dove non ha combinato assolutamente nulla. Di conseguenza ha la piena responsabilità, insieme ai massimi dirigenti del partito della disfatta del 2008 per cui il partito ed i suoi alleati perdevano 2 elettori su 3 e restavano esclusi dal Parlamento.

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Nichi: detesto dirlo… ma te lo avevo detto

A quanto pare Nichi Vendola inizia a capire quale solenne cappellata ha fatto con l’accordo di luglio con Bersani e sta vigorosamente sterzando a sinistra: referendum sull’articolo 18 in compagnia di Fiom, Idv, Fds, rilancio dei matrimoni gay ecc. ecc. Ed inizia ad avere dei dubbi sula sua partecipazione alle primarie. Ma prendiamo il discorso dall’inizio: primarie di cosa? Personalmente non ho mai pensato che fossero una grande trovata (non a caso fu una idea di Prodi che non ne imbrocca una), ma, in ogni caso, questo sistema di scelta del candidato Presidente del Consiglio necessita di due presupposti:

a-che il sistema elettorale sia maggioritario e contenga l’indicazione del candidato premier

b-che le elezioni si facciano su coalizioni e che il premio tocchi alla coalizione.

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Se Grillo e Landini…

Si legge sui giornali di proposte della Fiom a Grillo per la formazione di una lista che raccolga i movimenti di protesta in un unico polo ed è di qualche giorno fa un appello di Giulietto Chiesta che andava in questo senso. Un mese fa era stato Di Pietro a proporre un accordo elettorale a Grillo, che ha respinto la proposta. Prima ancora ci aveva provato Pannella. Tutti tirano per la giacca il vincitore delle ultime amministrative, ma non tutti per gli stessi motivi, con le stesse proposte politiche e con la stessa credibilità. C’è chi pensa ad una aggregazione politica  permanente simile a Siryza, chi ad una vasta alleanza anti montiana e c’è chi pensa solo di prendere un tram per Montecitorio. Il Movimento 5 Stelle si trova ad un punto di svolta che determinerà la sua storia successiva, ha di fronte a sé tre scelte base (con alcune varianti interne a ciascuna).

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La politica, il Pci ed il Pd

Ho visto molti interventi assai aspri nei confronti di Nichi Vendola: accuse di basso opportunismo, tradimento, interessi personali e così via. Ho dovuto anche censurare tre post che esageravano, sfociando in apprezzamenti, epiteti, volgarità ed accuse da codice penale, per cui erano impubblicabili.  In tre anni di vita di questo blog l’ho fatto solo altre due volte e per due pezzi diversi. Personalmente non credo che il problema si ponga in termini di tradimenti o interessi personali, ma, più semplicemente, che Nichi stia facendo una scelta politica che io ritengo fortemente sbagliata, ma questo non impedisce che se ne possa discutere con toni pacati. Dopo di che è possibile che abbia ragione lui e torto io, staremo a vedere soprattutto quando si andrà alla definizione del programma, se tutto non si risolverà in una raccolta di chiacchiere prive di qualsiasi significato reale come sono sempre stati i “programmi” del centro sinistra in questi 18 anni. Ne riparleremo. Sia la lettera a Nichi che il pezzo precedente sulla riforma elettorale hanno suscitato qualche reazione irritata di alcuni militanti del Pd che hanno reagito difendendo il proprio partito, accusandomi di ingenerosità e di una certa astrattezza (si sa… gli estremisti sono brave persone, ma non sanno fare “politica”). Prima di rispondere a queste critiche –peraltro prevedibili e previste- voglio dire che ho un grande apprezzamento per la base del Pd, che sicuramente è  ancora il pezzo più numeroso di quel “popolo di sinistra” di cui mi sento parte e da sempre. Un po’ diverso è il discorso sul gruppo dirigente.

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Lettera aperta a Nichi Vendola. Caro Nichi ripensaci.

Caro Nichi,

leggo del tuo incontro con Bersani e del conseguente annuncio di una coalizione Pd-Udc-Sel. So che sei un politico accorto e poco incline ai colpi di testa, immagino che abbia fatto i tuoi calcoli politici e ti stia orientando in questo senso sulla base di essi. Come sempre rispetto le tue scelte, pur nel dissenso e non mi sogno di gridare al tradimento o di dare giudizi sprezzanti. Tuttavia, non credo che i giochi siano fatti e che tu abbia fatto scelte irreversibili. Vorrei dunque farti presente, con molta pacatezza, alcune considerazioni che mi sembrano utili anche nel caso tu volessi proseguire su questa strada.

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La vittoria di Vendola alle primarie.

La vittoria di Vendola alle primarie.

Nichi ce l’ha fatta e bene, ora possiamo sperare di mantenere la Puglia. Partita difficile -per le condizioni generali della sinistra in tutto il paese-però si può giocare. In fondo la lunga guerra contro Vendola si è risolta in un favore per lui, assicurandogli una esposizione mediatica che non avrebbe mai avuto altrimenti. La campagna elettorale a suo favore è stata proprio la campagna ostile che gli ha fatto D’Alema e dalla quale esce vincitore. E, allora, possiamo provare a vincere. Il candidato del PdL, lo scoloritissimo Palese ha lo stesso appeal della mucca Carolina.
Detto questo, facciamo qualche riflessione in più.

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Invito i miei amici pugliesi a sostenere Vendola.

Invito i miei amici pugliesi a sostenere Vendola.

Non mancano motivi di rimprovero a Nichi Vendola, sia per le scelte politiche nazionali (i modi ed i tempi della scissione da Rifondazione Comunista e l’infelice scelta alle elezioni europee), sia per il modo con cui a governato (sulla sanità avrebbe dovuto scegliere meglio assessore e collaboratori e, soprattutto, avrebbe dovuto vigilare). Non mi sembra di aver taciuto queste critiche nei mesi scorsi. Adesso però c’è da scegliere con chi andiamo allo scontro con la destra e non ho dubbi che la carta migliore che abbiamo a disposizione sia proprio Nichi.

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Grande vittoria: il compagno Vendola torna con noi! ….che tristezza ragazzi!

Grande vittoria: il compagno Vendola torna con noi!
….che tristezza ragazzi!

Si legge sulla stampa della storica decisione di Sinistra Ecologia e Libertà (il gruppo di Nichi Vendola) sta decidendo di tornare a fare cartello elettorale con Rifondazione Comunista e gli altri della “Federazione anticapitalista”. Ferrero esulta e si prepara a riabbracciare l’antico compagno.
Nel 2008, subito dopo la batosta elettorale e prima ancora che fosse indetto il congresso del partito che culminò nell’epico duello Vendola-Ferrero, scrissi una lettera a diversi dirigenti del partito (cui mi ero reiscritto, proprio a causa della sconfitta, per cercare di contribuire a salvarlo). In essa facevo questa semplice considerazione: nello schieramento dell’Arcobaleno  erano emerse due distinte aree politiche: una comunista, a dominante anticapitalistica (mezza Rifondazione e il Pdci) da un lato e una più genericamente libertaria ed ecologista (mezza Rifondazione, Verdi e Sd) dall’altra. Era evidente che si trattasse di due progetti politici diversi, forse alleabili, ma comunque diversi.

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