Tag: neo liberismo

Sinistra e globalizzazione?

Il mutamento prodotto dalla globalizzazione è riconosciuto formalmente ma, in effetti, non compreso. Questo riguarda in particolare la sinistra che, agli inizi degli anni novanta, si è divisa fra l’ala che ha accettato l’egemonia culturale neo liberista, rinunciando ad ogni alterità politica rispetto alla destra, ed anche al più blando riformismo, e quella identitaria che ha mantenuto la sua opposizione al sistema capitalistico, ma senza alcun tentativo di capire le novità dell’ipercapitalismo finanziario.

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Il berlusconismo nella storia d’Italia

Lunedì 4 novembre 2013, alle ore 18, presso la Libreria Rizzoli, in Galleria Vittorio Emanuele II 7 a Milano, si terrà la presentazione del libro di di Giovanni Orsina “Il berlusconismo nella storia d’Italia”. Ve ne propongo la mia recensione, invitando i lettori interessati a partecipare alla presentazione, dove, con l’autore, interverranno Piero Ostellino e Michele Salvati.

“Il berlusconismo nella storia d’Italia”
di Giovanni Orsina.

Ora che (auspicabilmente) il Cavaliere si avvia ad uscire di scena, è di fondamentale importanza storicizzare il senso di questa stagione di vita repubblicana. Una lettura sbagliata della vicenda della Prima Repubblica, negli utili anni ottanta, preparò il disastro della seconda Repubblica, assai peggiore della Prima, spianando la strada proprio al Cavaliere.

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L’unica vera bolla è il feticismo neo liberista del denaro

Tre anni fa esplodeva la bolla finanziaria dei mutui, innescando la crisi da cui non siamo ancora usciti. Ma già pochi mesi dopo partiva la bolla dei future sulle commodities. Poi, in rapida successione, è iniziata la nuova bolla web (mentre, per il futuro, si profila una decisa bolla per l’oro ed alcune minori per argento e rame). E tutti hanno scambiato questa girandola per un segnale di ripresa dalla crisi, mentre il mercato delle materie prime ed il valutario sono caratterizzati da una volatilità senza precedenti che, ovviamente, non ha nulla a che fare con il rapporto fra domanda ed offerta, ma solo con i giochetti del frequent trade per cui la stessa partita di grano viene acquistata, venduta, ricomprata 6 volte in una giornata e, comunque, molto prima di essere prodotta. Ormai lo scambio prevalente non è quello denaro-merce-denaro –come era nella classica analisi del Capitale, ma denaro-denaro-denaro-denaro.

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Capire la corruzione in Italia. 6. Anni 2000: iper corruzione finanziaria.

Dopo le turbolenze del periodo 1992-1996 il sistema politico trovava un suo assestamento con nuovi partiti e schieramenti politici. Per la verità, la promessa di governi stabili di legislatura –che il sistema elettorale maggioritario avrebbe dovuto garantire- è stata sostanzialmente mancata: in  16 anni, dal 1994 ad oggi, si sono succeduti 9 governi  di durata media di circa 515 giorni per uno, considerato che nel periodo della prima repubblica la durata media fu di 352 giorni, siamo ad una maggiore durata che resta molto al di sotto dei 1.825 giorni che dovrebbe avere un governo di legislatura. In compenso, è cresciuto in modo esponenziale l’indice di distorsione del sistema elettorale, per cui il nostro Parlamento è uno dei meno rappresentativi del Mondo democratico: la coalizione di centro destra con circa il 45%  sul totale dei votanti (ed il 36% sul totale degli elettori) si è aggiudicato il 54% dei seggi, mentre 3 milioni e mezzo di elettoti ( il 9% circa dei votanti) è restato completamente privo di rappresentanza parlamentare.

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