Non c’è molto da dire su un personaggio come Priebke o sul suo complice Karl Haas, morto anche lui in tardissima età, nel 2004. A differenza del secondo, che collaborò con i servizi segreti americani e (anche se nessuno lo ricorda) con l’Ufficio Affari riservati del nostro Ministero dell’Interno, Priebke si limitò a collaborare con Odessa (l’organizzazione di solidarietà degli ex ufficiali delle Ss), ma non sembra che abbia mai offerto la sua opera a qualche servizio segreto. La Chiesa (che ha qualcosa da farsi perdonare in tema di salvataggio di criminali di guerra nazisti) ha giustamente rifiutato le esequie in uno dei suoi ambienti, trattandosi di persona che non ha mai espresso alcun pentimento per quel che ha fatto. Ora si pone il problema di dove seppellirlo.
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