Tag: narendra modi

India: Modi vuole essere il “gendarme del mare”

Da New Delhi, Daniele Pagani. Altro giro insulare per il premier Indiano Narendra Modi che la settimana scorsa è partito alla volta di Mauritius, Seychelles e Sri Lanka. Senza dubbio la tappa più attesa era la vicina isola del sud che non riceveva la visita di un primo ministro indiano da 28 anni, da quando Rajiv Gandhi fu aggredito in aeroporto durante l’ispezione alla Guardia d’Onore (il filmato dell’epoca merita).

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India: Modi investe sulla grande industria

Da New Delhi, Daniele Pagani. Come da appuntamento, sabato all’ora di pranzo il Ministro delle Finanze indiano Arun Jaitley ha annunciato i punti salienti della legge di stabilità per l’anno finanziario 2015-2016. Una manovra che si propone di essere l’artefice del balzo in avanti e di raggiungere in un anno l’ambizioso obiettivo di una crescita dell’8.5 per cento. Un dato “in potenza” sul quale lo stesso Jatley, aldilà dei proclami, si sta muovendo con pochi azzardi. La Reserve Bank of India ha infatti ricevuto la missione di mantenere l’inflazione intorno al 6 per cento, una cifra ottimale per tassi di crescita superiori al sette. Se poi la crescita sarà maggiore, grasso che cola.

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India: finanziaria di armi e di sviluppo

Da New Delhi, Daniele Pagani. Sono in molti ad aspettare il fine settimana a Delhi, desiderosi di godersi una breve pausa nella monotona vita dell’impiegatizio. Questo vale in generale, ma specialmente per questo fine settimana. Alle undici di sabato, il Primo Ministro Narendra Modi presenterà al Parlamento lo Union Budget per l’anno 2015–2016, il secondo del suo governo.  Come in ogni finanziaria che si rispetti le aspettative dei ministeri sono alte e tutti sperano di ingrandire la porzione nel piatto. A giudicare dalle recenti dichiarazioni, però, sembra che a questo giro sarà il Ministro della Difesa Manohar Parrikar ad aggiudicarsi il “boccone del prete”.

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La Russia sempre più a est: grossi accordi con l’India.

“Più che una collaborazione classica questo è un nuovo livello di cooperazione: è la creazione di un nuovo settore industriale”. La dichiarazione, rigorosamente in russo, di Vladimir Putin si riferisce all’accordo sul nucleare firmato ieri con il governo indiano. L’intesa prevede una joint-venture tra le due nazioni, volta alla costruzione di nuovi reattori nucleari in India.

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India: con chi commerciare in Europa?

Summit G20, Australia. Tra una stretta di mano e l’altra, Narendra Modi ha trovato il tempo per una veloce chiacchiera con il presidente del Consiglio europeo Van Rompuy, ormai al tramonto del suo mandato. Il Primo Ministro belga, sfoggiando uno speranzoso sorriso, ha ricordato a Modi dell’esistenza del vecchio continente e di un discorso in sospeso in merito ad un possibile trattato di libero scambio commerciale.

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India: Modi, i sikh e i “1984 riots”

“Quando cade un grande albero, la terra trema”. India, 1984, poche ore dopo l’assassinio del Primo Ministro indiano Indira Gandhi, suo figlio Rajiv – e futuro premier – reagisce così all’improvvisa ondata di violenze e massacri contro la popolazione sikh. Tutto il Nord è in subbuglio, ma la capitale è l’epicentro del terremoto. Delhi è una città messa a ferro e fuoco da folle inferocite e armate: bastoni, catene, coltelli, spade e, soprattutto, cherosene.

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I viaggi di Modi e il tema dell’energia in India.

Non si può dire che Narendra Modi ed il suo team manchino dell’abilità di dare un tocco teatrale alla politica. Le visite estere del premier indiano hanno spesso un che di scenografico, dagli stravaganti vestiti tradizionali in Bhutan alla performance da percussionista in Giappone. La visita ufficiale negli Stati Uniti, però, all’insegna del digiuno per la festività indiana di Navratri, ha di gran lunga superato gli exploit precedenti. La teatralità del bagno di folla al Madison Square Garden sarà difficilmente ripetibile.

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Guardare ad est

Da New Delhi, Daniele Pagani

Look East, guardare ad Est. Nel 1991 il Primo ministro indiano Pamulaparti Venkata Narasimha Rao dava inizio al sistema di relazioni diplomatiche ed accordi commerciali che avrebbe portato l’India a rafforzare la sua posizione nello scacchiere asiatico. Principale obiettivo di questa mossa era il contrasto della crescente influenza del rampante e ambizioso vicino cinese. La Repubblica Indiana non sarebbe certo stata alla finestra mentre la Cina si ritagliava il ruolo di prima potenza dell’Asia. Da quel momento i governi indiani, indipendentemente dallo schieramento politico, non hanno mai abbandonato la Look East Policy, siglando accordi con molte delle nazioni asiatiche a loro volta interessate a non subire passivamente l’avanzata di Pechino. Il governo di Narendra Modi non fa eccezione, anzi, fa dell’attivismo a oriente un baluardo della sua strategia politica.

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