Tag: napolitano

Elezioni si o no?

Sino ad una settimana fa, il dado sembrava tratto: elezioni a giugno (se non addirittura il 30 aprile) e la campagna elettorale era già iniziata con tanto di proclami. Persino Mattarella, salvo una flebile reiterazione della richiesta dell’impossibile armonizzazione dei sistemi elettorali di Camera e Senato, sembrava arreso all’inevitabilità dello scioglimento anticipato. 

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Commissione di inchiesta: Renzi se la prende troppo calda per essere solo una questione di banche di provincia.

La pausa natalizia, come era prevedibile, ha messo la sordina su tutta la politica interna ed in particolare sulla questione delle banche. Ora vedremo se la storia riparte, ma nel clima dei giorni precedenti alle feste, c’è stata poca attenzione ad una serie di avvenimenti più o meno piccoli che, messi in fila, meritano d’essere meditati.

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Il punto debole

Sottraendoci alla retorica della “Costituzione più bella del mondo” o a quella opposta della “Costituzione di stampo sovietico”, possiamo dire che  la Costituzione approvata nel 1948 ha mostrato di avere una architettura che ha retto bene alla prova e per oltre mezzo secolo, anche se non sono mancati aspetti discutibili, come il bicameralismo perfetto, l’inutile Cnel, l’articolo 7 sul Concordato, alcune formulazioni non chiarissime in materia di diritti sociali (ad es. il salario “familiare” di cui all’art. 36), ma, nel complesso, si è trattato di aspetti che non hanno inficiato sostanzialmente il funzionamento del modello.

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Napolitano, è un fratello della Ur Loggia ”Three eyes”?

La casa editrice “Chiarelettere”, nota per i libri di inchiesta, ha recentemente pubblicato un ponderoso volume (656 pagine) a firma di Gioele Magaldi intitolato “Massoni. La scoperta delle Ur-Lodges”. Magaldi è l’ex maestro venerabile della loggia “Monte Sion” di Roma e sarebbe appartenuto ad una delle Ur Logge di cui parla (la “Thomas Paine”); in realtà il libro sarebbe opera di un collettivo redazionale di sei elementi di cui Magaldi è il solo ad esporsi con il proprio nome ed, a questo volume, se abbiamo ben capito, ne seguiranno altri quattro.

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Dopo le dimissioni di Giorgio Napolitano: si decide lo sviluppo delle nostre istituzioni.

Con le dimissioni di Giorgio Napolitano (che certo non rimpiangeremo) si apre una fase decisiva per lo sviluppo delle nostre istituzioni. Ciascuno dei Presidenti che si sono succeduti in questo settantennio ha interpretato il proprio ruolo in modi molto diversi: più “notarile” e super partes De Nicola, Einaudi, Leone, Ciampi, più “interventista”, con gradazioni diverse, Gronchi, Segni, Saragat, Pertini, Cossiga, Scalfaro. In particolare da Pertini in poi la tendenza ad un Presidente “interventista” è costantemente cresciuta, salvo la parentesi di Ciampi.

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Ma che fine ha fatto il quindicesimo giudice della Corte costituzionale?

Come si sa, in settembre sono scaduti due giudici della Corte Costituzionale di designazione parlamentare ed, a novembre, due di nomina presidenziale. I secondi sono stati prontamente rinnovati da Napolitano, invece per i due di competenza del Parlamento, dopo oltre venti votazioni andate a vuoto, è stata eletta Silvana Sciarra, grazie ai voti determinanti del M5s, mentre è stata bocciata la candidata di Fi, la Bariatti, cui quei voti erano mancati.

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