Tag: movimento cinque stelle

Ricominciamo con le riforme elettorali

Si torna a parlare di riforme elettorali e, questa volta, sotto la spada di Damocle di una pronuncia della Corte Costituzionale interpellata niente meno che dalla Cassazione. Infatti, la Cassazione ha accolto il ricorso presentato dagli avv. Aldo Bozzi e Felice Besostri, sollevando forti dubbi sulla logicità e costituzionalità delle dimensioni del premio di maggioranza e delle liste bloccate, che sottraggono all’elettore la possibilità di scegliere l’eletto. Se permettete, è una piccola soddisfazione anche per chi vi scrive che ha sempre sostenuto esattamente queste due tesi. Certo, bisognerà attendere ora il verdetto della Corte Costituzionale, ma, per ora, incartiamo questo successo parziale.

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La strategia di Grillo

Nelle settimane immediatamente successive al voto, Grillo ha avuto l’occasione straordinaria di far ballare il sistema politico al suono della sua musica. Bersani era pronto ad accettare (quasi) tutte le condizioni che gli avesse posto: legge anticorruzione, riforma Rai, abolizione del finanziamento pubblico dei partiti, reddito di cittadinanza, legge sul conflitto d’interesse. E con ogni probabilità, in un quadro di intesa, avrebbe anche accettato di concordare il nome del nuovo Presidente. Se Grillo gli avesse chiesto di fare la danza del ventre, Bersani ci si sarebbe messo il tutù. E non gli si chiedeva di entrare al governo o in maggioranza, ma semplicemente di astenersi (uscire dall’aula) al Senato.

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Ancora sulle candidature al Quirinale

Un paio degli interventi sul precedente articolo, osservano che non siamo noi a votare e scegliere il Presidente, per cui possiamo solo fare da spettatori o quasi. In generale l’osservazione sarebbe giustissima e non ho niente da obbiettare, ma siamo in un momento molto particolare, in cui una pressione proveniente dalla società civile può anche avere successo. In primo luogo è massicciamente entrata in Parlamento una forza politica che (al di là di tutte le critiche che possiamo muovergli) fa dell’apertura alla società civile la sua bandiera, anzi, si ritiene un pezzo di essa all’interno delle istituzioni. Bene: approfittiamone e vediamo se accolgono qualche nostro suggerimento (chè, di suggerimenti in tutta modestia si tratta e non di altro). In secondo luogo, nella confusione generale non si è ancora delineata una candidatura forte e cristallizzata contro la quale questi suggerimenti andrebbero inesorabilmente ad infrangersi.

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Cosa votare? La Camera

Chiedo scusa se non riesco a rispondere ai molti interventi che mi sollecitano su questo o quel problema, ma fra mail ed interventi sul blog  ho un certo arretrato e devo dare la precedenza agli studenti (siamo in periodo di chiusura tesi), per cui vi chiedo di aver pazienza se rispondo in ritardo e qualche volta non rispondo affatto. Molti (più per mail che nel blog) mi chiedono cosa votare e, soprattutto, cosa voterò. Sinceramente non ho ancora deciso e mi fa piacere discuterne con voi. In primo luogo, penso che la questione si ponga in termini diversi fra Camera e Senato (ed alla Regione per noi qui in Lombardia), per cui inizierò dalla Camera dicendo quello che NON mi convince in ciascuna delle opzioni possibili (ovviamente escludo a priori Monti o Berlusconi, su cui credo sia necessario spendere una parola) e dunque: Pd, Rivoluzione Civile, M5s, astensione, dispersione.

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Grillo e 5 stelle: le soluzioni di oggi saranno i problemi di domani

Invito tutti a leggere anche il post successivo in cui chiarisco alcune notizie che mi riguardano circolate in questi giorni.

Come i lettori di questo blog sanno (ed alcuni mi hanno rimproverato) seguo il M5s con aperta disponibilità al dialogo, dunque, non credo d’essere accusabile di pregiudizi ostili nei suoi confronti; questo, però, non significa che non  abbia critiche da fare e riserve da sciogliere e sarebbe sleale tacere le une e le altre. In particolare, ritorno sul punto delle soluzioni organizzative che il comico genovese ha dato al Movimento ed, in particolare, al ruolo che si autoassegna. Partiamo da questo.

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