Tag: medioriente

Gaza, una Guerra voluta da Israele, nel Mezzo di una Trattativa in Corso da Mesi

Puntuale e approfondita, come sempre, l’analisi proposta da Lorenzo Adorni sul conflitto in corso a Gaza.

Quando una crisi politica sconfina in un conflitto armato, prende il via il dibattito sulle responsabilità. Chi ha causato la guerra, chi “ha iniziato a sparare per primo”. Domande che frequentemente divengono retoriche prima ancora che vengano formulate. Sarebbe invece opportuno chiedersi cosa ha modificato la precedente situazione, causando il passaggio da una fase di stallo del conflitto a un’escalation militare, analizzando la situazione precedente alla crisi e cercando di comprendere cosa stesse accadendo.  Il lancio di missili dalla Striscia di Gaza verso Israele era sostanzialmente inalterato da due anni. Nel 2011 sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza verso il sud di Israele circa 700 missili causando 3 morti e 81 feriti. Nel 2012, precedentemente allo scoppio di questa crisi, i missili lanciati si attestavano già alla medesima cifra, causando 32 feriti e i 3 morti nell’attacco di Kiryat Malachi.

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L’Iran, la sua Politica Estera e il Programma Nucleare

Come sempre molto volentieri ospito questo articolo di Lorenzo Adorni sullo scenario mediorientale. Appuntamento a domani per un commento del voto in sicilia!

Il costante allarmismo per una possibile azione militare israeliana, contro gli impianti nucleari iraniani, ha caratterizzato il dibattito mediatico nei mesi appena trascorsi. In realtà sono fermamente convinto che così come oggi non è imminente un’azione militare contro Teheran, non lo sarà nemmeno nei prossimi mesi. La complessità della situazione richiederebbe un’analisi approfondita, su questioni specifiche come la politica estera iraniana (effettivo contesto all’interno del quale deve essere considerato e commisurato il programma nucleare iraniano), le caratteristiche specifiche di tale programma nucleare, nonché le strategie di contenimento attuate da Stati Uniti e Israele e le conseguenze che un Iran dotato delle tecnologia nucleare miliare causerebbe sulla scena politica internazionale. Per motivi di spazio suddivideremo questa analisi in più articoli. Oggi ci limiteremo a trattare alcuni aspetti fondamentali della politica estera iraniana, doverosa premessa ad ogni futura considerazione.

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Egitto: i movimenti sociali, la CIA e il Mossad.

Ringraziamo Dimitri Deliolanes che ci ha segnalato questo interessante articolo.

Egitto: i movimenti sociali, la CIA e il Mossad

di James Petras

I limiti dei movimenti sociali.

I movimenti sociali di massa che hanno obbligato Mubarak a ritirarsi rivelano nello stesso tempo la forza e la debolezza dei sollevamenti spontanei.
Da una parte, i movimenti sociali hanno dimostrato la propria capacità di mobilitare centinaia di migliaia di persone, forse milioni, per una lotta vincente che è culminata con la caduta del dittatore che i partiti di opposizione e le personalità preesistenti non hanno voluto o potuto far cadere.
D’altra parte, a causa della leadership politica nazionale, i movimenti non sono stati capaci di prendere il potere politico e trasformare in realtà le loro richieste. Ciò ha permesso alle alte cariche militari di Mubarak di prendere il potere e definire il post mubarakismo, garantendo la continuità e la subordinazione dell’Egitto agli Stati Uniti, la protezione della ricchezza illecita del clan Mubarak (70 miliardi di dollari), il mantenimento delle numerose imprese di propretà dell’élite militare e la protezione dei ceti alti.

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