Tag: mani pulite

Scontro Renzi-Davigo: uno sguardo più ampio

Una settimana fa, il neo presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Piercamillo Davigo non si era ancora seduto sulla sua nuova sedia, che già dava fuoco alle polveri attaccando frontalmente la classe politica per il diffuso malcostume e, come era prevedibili, Renzi, che, chissà perché, si è sentito chiamare in causa, ha subito risposto per le rime (solito “spirito buzzurro” fiorentino). Siamo ad un nuovo tempo dell’ormai eterna saga “Politica contro Magistrati”? Ragioniamoci su.

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Sinistra e M5s non stanno messi bene, meno male che la destra sta messa peggio. Ovvero: se Atene piange…

A giudicare dalle candidature che iniziano a profilarsi il panorama è decisamente deprimente:

Torino, forse è quella che sta messa meglio: Fassino non è proprio l’ideale ma è il meno peggio che il Pd possa offrire, il M5s ha una candidata dignitosa anche se non celeberrima, a destra un candidato senza infamia e senza lode;

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L’isteria contro i 5stelle, Vendola, Azzollini, l’isteria dei 5 stelle. La politica ormai è barbarie.

Nel breve volgere di due settimane –o poco più- si sono verificati una serie di eventi che meritano un commento di costume. Abbiamo iniziato con il M5s escluso da tutte le presidenze e vice presidenze di commissione alla Camera, poi è venuto il rinvio a giudizio di Nichi Vendola per la questione Ilva di Taranto, poi è venuto il voto del Senato su Azzollini che ha scatenato un uragano dentro e fuori del Pd. Il tutto dà una rivoltante sensazione di degrado irrefrenabile.

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Dalla Prima alla Seconda Repubblica in Italia.

1- L’antefatto.

Il crollo della I repubblica avvenne fra il 1992 ed il 1993, ma la frana iniziò almeno cinque anni prima, nel 1987. Lo scioglimento anticipato delle Camere fece sì che, cinque anni dopo, si sarebbe creato l’“ingorgo istituzionale” per la coincidenza delle elezioni del Parlamento e del Presidente della Repubblica. E tutti iniziarono a manovrare in vista di quella scadenza, perché il nuovo Presidente sarebbe stato scelto dal Parlamento eletto nel 1992.

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Genesi del giustizialismo di sinistra.

Per tutti gli anni cinquanta e sessanta (per non dire prima) a sinistra era coltivata una fiera diffidenza nei confronti della magistratura: Togliatti, una volta, si lasciò andare a dire che un giudice era più pericoloso di un generale e, quando la stampa di destra attaccava un dirigente comunista, accusandolo di una qualche nefandezza, il Pci suggeriva sempre di ignorare sprezzantemente la cosa, senza dare querela, nella convinzione che il magistrato di turno avrebbe usato il caso solo per screditare ancor più il suo dirigente.

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Il Pd non finisce mai di stupirmi

Renzi o non Renzi, con il Pd non ci si annoia mai. Puoi pensare che questa volta abbia superato ogni limite ed invece no: la prossima volta andrà oltre. Una delle cose per cui non finirà mai di stupirmi è l’autolesionismo accoppiato all’assoluta incompetenza quando si parla di leggi elettorali. Nel 1993, l’allora Pds, sognò di fare il “colpo grosso” ed andare al governo per la liquefazione dei partiti di centro seguita a Mani pulite. Ma, siccome sapeva di non avere i consensi necessari, fece ricorso all’ortopedia elettorale del maggioritario, così da trasformare in una maggioranza assoluta di seggi la sua maggioranza relativa di voti.

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Napolitano e le intercettazioni: che sta succedendo?

Con la pubblicazione su “Panorama” di alcune indiscrezioni sulle telefonate fra Napolitano e Mancino, la polemica sulle intercettazioni è diventata incandescente e si torna a parlare di trame, di piani di destabilizzazione, di complotti ecc.  Per inciso: è strano come tante persone prontissime a gridare alla complottomania al grido di “dagli al dietrologo!” poi gridano al complotto ed al piano destabilizzante appena qualcosa le riguarda personalmente… La gente è strana! Ed allora, c’è un complotto o no? Come spesso ho avuto modo di dire, complotto è una parola che ormai non significa più niente e serve solo a confondere le idee. Parliamo in termini più appropriati: c’è o no una manovra politica o forse finanziaria dietro questa faccenda? Per rispondere alla domanda non possiamo fare a meno di notare diversi segnali di un crescente nervosismo negli ambienti altolocati di questo paese anche su sollecitazione esterna.

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