Tag: maggioritario

La diversa logica del maggioritario e del proporzionale.

I partiti italiani, con il passaggio al nuovo sistema elettorale, avrebbero dovuto passare da una logica maggioritaria ad una logica proporzionale, cercando in Parlamento le alleanze necessarie, questo non è accaduto. Perché? La risposta è molto semplice: perché un partito educato da un sistema maggioritario, ha un modo di essere e di pensare completamente diverso da quello di un partito che agisce in regime proporzionale: cambiano le strategie comunicative, la cultura politica, il rapporto con l’elettorato, soprattutto il modello organizzativo; passare da un modello all’altro non è affatto semplice ed indolore. Per capirlo vale la pena di analizzare la diversa logica dei due sistemi.

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Come funziona il Mattarellum: l’ennesima truffa delle oligarchie nazionali.

Uno degli argomenti  più ricorrenti a favore del Mattarellum che trova sorprendentemente consensi anche a sinistra e persino in ambienti M5s è quello per il quale in questo modo si elimina il fenomeno dei “nominati” senza ripristinare le aborrite preferenze. Per di più questo metodo avvicinerebbe l’eletto agli elettori. Vediamo nel merito di che si tratta.

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Il mito della governabilità.

A metà anni ottanta Bettino Craxi sollevò il problema della “governabilità”, prontamente soccorso dal prof. Giancarlo Miglio che, statistiche alla mano, dimostrò che l’Italia era un paese patologicamente instabile: la durata dei governi era fra le più basse d’Europa, il processo decisionale fra i più lenti, il Parlamento fra i meno produttivi quanto a  riforme di grande portata, mentre eccelleva per la produzione di interesse microsettoriale ecc.

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Lettera aperta al Ministro per le riforme Maria on. Elena Boschi.

Onorevole Ministro,

ho seguito lo scontro che Ella ha avuto in Parlamento con i senatori dei gruppi M5s e Sel, a proposito delle riforme istituzionali in corso d’opera. Ella ha comprensibilmente difeso il suo operato, negando che tali riforme costituiscano una svolta autoritaria caratterizzata da uno spirito illiberale. Al di fuori della polemica politica –in questo caso particolarmente accesa- vorrei sottoporLe pacatamente alcune considerazioni, a titolo puramente personale, come semplice cittadino e studioso della materia (come storico mi sono spesso occupato delle evoluzioni istituzionali del nostro paese, dal fascismo in poi). Naturalmente, non intendo attribuirLe alcun disegno autoritario e non metto in questione le intenzioni –sicuramente le migliori-, quanto piuttosto indicare alcune dinamiche oggettive che possano andare al di là delle intenzioni –sicuramente le migliori-.

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L’apertura di Grillo a Renzi sulla legge elettorale.

C’è stato molto stupore per l’invito del M5s a Renzi per aprire un confronto sulla legge elettorale e c’è anche diffidenza, ma sia l’una che l’altra cosa sono sbagliate. Che il M5s stesse approntando una sua proposta di legge elettorale, sin da gennaio, si sapeva. Ora la proposta, primo firmatario l’on. Danilo Toninelli, è pronta ed, ovviamente viene offerta alla discussione con le altre forze politiche. Non c’è dubbio che, in questo mutato atteggiamento, pesi anche il risultato elettorale che, in sé non è stato negativo (in fondo, il M5s ha consolidato la sua presenza oltre il 20% ed ha conquistato 17 seggi a Strasburgo che prima non aveva), ma sicuramente è stato molto diverso dalle attese.

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L’Italicum? Una pazzia incostituzionale

Segnalo una intervista che ho rilasciato per l’Espresso in cui spiego perchè l’Italicum falsa la rappresentanza più del “Porcellum”

di Luca Sappino

«L’Italicum falsa la rappresentanza più del Porcellum» dice Aldo Giannuli, professore e consulente («a titolo gratuito» rivendica) del Movimento 5 Stelle sulla legge elettorale: «definirla proporzionale è da analfabeti». L’Italicum appena approvato alla Camera e ora al giudizio del Senato, insomma, è «una pazzia in spregio della Corte», valuta Giannuli mettendo in serie «clausola di sbarramento, premio di maggioranza, doppio turno e liste bloccate». La proposta del Movimento, per cui Giannuli ha prodotto delle lezioni video, non è che sia tanto meglio: «anche quella ha un alto livello di disrappresentanza». Insomma: «non è la legge Giannuli». E poi, «poteva esser pronta prima», è vero, «anche se questo parlamento non avrebbe fatto una legge diversa». Parla anche delle espulsioni, Giannuli: «sono la conseguenza diretta» dice, «del meccanismo delle parlamentarie, che evidentemente non funziona». Ma non solo: «sono inevitabili, in un gruppo che ha dentro destra e sinistra».

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Proporzionale o maggioritario?

Riporto anche qui i contenuti della prima “pillola” sui sistemi elettorali, pubblicata in settimana sul blog di Beppe Grillo. Appuntamento nei prossimi giorni per le successive puntate.

Introduzione

“Buongiorno, a partire da oggi inizieremo un percorso di discussione di una proposta di riforma del sistema elettorale del M5S. La cosa avverrà in più incontri, dopo ogni incontro ci sarà una discussione, tanto sul blog di Beppe Grillo quanto se lo riterrete sul mio blog personale, dove io continuerò a scrivere articoli integrativi, e su La Cosa. Ci sarà quindi una consultazione on line con il voto su ogni punto e alla fine cercheremo di comporre una proposta organica.

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