Cerchiamo di vedere gli effetti dell’elezione di ciascuno dei sue candidati su un piano internazionale e partiamo da Macron. In una trasmissione su La7 cui ho partecipato lunedì scorso, Marta Dassù (studiosa serissima di politica internazionale che ho sempre apprezzato) faceva queste considerazioni: “Macron è un convinto europeista per cui rilancerà alla grande il progetto europeo, pur nella consapevolezza della necessità di rivedere i trattati, a settembre le elezioni tedesche confermeranno la grande coalizione europeista Cdu-Spd che si batte per continuare l’esperimento europeo, un mese fa l’Olanda ha confermato la guida europeista; ergo: rinascerà l’asse franco tedesco che farà ripartire il progetto europeo”. Secondo me la valente studiosa si è fatta prendere la mano dai desideri che ha scambiato per prospettive.
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